Sant'Antonio padre dei Monaci
L'abate Antonio predisse all'abate Amun: « Tu farai molti progressi nel timor di Dio ». Poi lo condusse fuori dalla cella e gli mostrò una pietra: « Mettiti a ingiuriare questa pietra », gli disse, « e colpiscila senza smettere ». Quando Amun ebbe terminato, sant'Antonio domandò se la pietra gli avesse risposto qualcosa. « No », disse Amun. « Ebbene! anche tu », aggiunse l'anziano, « devi raggiungere questa perfezione e pensare che non ti si fa nessuna offesa ».
Alcuni fratelli di Scete vollero vedere l'abate Antonio. Salirono su una barca, e li trovarono un anziano che anche lui voleva andare da Antonio, ma i fratelli non ne sapevano niente. Seduti sulla barca conversavano sui detti dei padri, sulle Scritture e sui loro lavori manuali. L'anziano invece stava in silenzio. Giunti al porto, si accorsero che anche l'anziano andava dall'abate. Arrivati da Antonio, questi disse:
«Avete trovato un buon compagno di strada in questo anziano! ». E al vecchio: « E tu ti sei trovato con dei buoni fratelli, Padre! ». L'anziano rispose: « d'accordo, ma la loro casa non ha porte: entra chi vuole nella stalla e slega l'asino! ». Parlava così perché i fratelli dicevano tutto quello che passava loro per la testa.
L'abate Antonio disse all'abate Pastor: « La grande opera dell'uomo è di gettare la colpa su se stesso dinanzi a Dio e attendersi la tentazione sino all'ultimo soffio della sua vita».
L'abate Antonio scrutava la profondità dei giudizi di Dio; e domandò: «Signore perchè alcuni muoiono dopo breve vita, mentre altri giungono all'estrema vecchiezza? Perché alcuni mancano di tutto, e altri abbondano di ogni bene? Perchè i malvagi sono ricchi, e i buoni schiacciati dalla povertà? ». Una voce gli rispose: « Antonio, occupati di te stesso: questi sono i giudizi di Dio e non ti è utile capirli! ».
Le tentazioni di Sant'Antonio Abate |
17 GENNAIO
SANT’ ANTONIO ABATE
Antifona d'Ingresso Sal 91,13-14
Il giusto fiorirà come palma, crescerà come cedro del Libano,
piantato nella casa del Signore, fiorirà negli altri del nostro Dio.
piantato nella casa del Signore, fiorirà negli altri del nostro Dio.
Colletta
O Dio, che hai ispirato a sant'Antonio abate di ritirarsi nel deserto, per servirti in un nuovo modello di vita cristiana, concedi anche per noi per sua intercessione di superare i nostri egoismi per amare te sopra ogni cosa. Per il nostro Signore ...
Prima Lettura Mi 6,6-8
Ti è stato insegnato ciò che il Signore richiede da te.
Dal libro del profeta Michèa
Dal libro del profeta Michèa
Con che cosa mi presenterò al Signore, mi prostrerò al Dio altissimo? Mi presenterò a lui con olocausti, con vitelli di un anno? Gradirà il Signore le migliaia di montoni e torrenti di olio a miriadi? Gli offrirò forse il mio primogenito per la mia colpa, il frutto delle mie viscere per il mio peccato? Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono e ciò che richiede il Signore da te: praticare la giustizia, amare la pietà, camminare umilmente con il tuo Dio. Parola di Dio.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 15
Rit. Sei tu, Signore, l'unico mio bene.
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore,
senza di te non ho alcun bene».
Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore,
senza di te non ho alcun bene».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
anche di notte il mio cuore mi istruisce.
Io pongo sempre innanzi a me il Signore,
sta alla mia destra, non posso vacillare.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena nella tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.
Canto al Vangelo Cf Mt 19,21
Alleluia, alleluia. Se vuoi essere perfetto, dice il Signore,
dona ai poveri quello che possiedi, poi vieni e séguimi. Alleluia.
Vangelo Mt 19,16-21
Se vuoi essere perfetto, và, vendi quello che possiedi, poi vieni e séguimi.Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, un tale gli si avvicinò a Gesù e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?». Egli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Ed egli chiese: «Quali?». Gesù rispose: «Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso». Il giovane gli disse: «Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?». Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, và, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi». Parola del Signore.
Sulle Offerte
PREFAZIO ( Messale Ambrosiano)
E’ veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo,
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Ti innalziamo il sacrificio di lode
nella festa dell'abate sant'Antonio
che, acceso dal tuo amore,
seppe accogliere l'invito del vangelo
con impegno totale e con gioia profonda.
Spinto dalla tua grazia a seguire Cristo
con cuore libero e puro,
fece dono ai poveri di ogni suo bene.
Superando con la forza dell'animo
la debolezza del corpo,
visse in perfetta comunione con te, o Padre,
nell'aspra solitudine del deserto.
Uniti a lui e a tutte le creature beate del cielo,
cantiamo l'inno della gloria senza fine: Santo, Santo, Santo, ...
Antifona alla Comunione Mt 19,21 «Se vuoi essere perfetto,
va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e seguimi», dice il Signore.
Dopo la Comunione O Signore, che hai reso vittorioso sant'Antonio abate nel duro scontro con il potere delle tenebre, concedi anche a noi, per la forza redentrice del tuo sacramento, di riportare vittoria contro le insidie del maligno. Per Cristo nostro Signore.
S. ANTONII
Abbatis
III classis
Introitus Ps. 36, 30-31
Os justi meditábitur sapiéntiam, et lingua ejus loquétur judícium: lex Dei ejus in corde ipsíus. Ps. ibid., 1 Noli aemulári in malignántibus: neque zeláveris faciéntes iniquitátem. V/. Glória Patri.
Oratio
Intercessio nos, quaésumus, Dómine, beáti Antónii Abbátis comméndet: ut, quod nostris méritis non valémus, ejus patrocínio assequámur. Per Dóminum.
Léctio libri Sapiéntiae. Eccli. 45, 1-6
Dilectus Deo et homínibus, cujus memória in benedictióne est. Símilem illum fecit in glória sanctórum, et magnificávit eum in timóre inimicórum, et in verbis suis monstra placávit. Glorificávit illum in conspéctu regum, et jussit illi coram pópulo suo, et osténdit illi glóriam suam. In fide et lenitáte ipsíus sanctum fecit illum, et elégit eum ex omni carne. Audívit enim eum, et vocem ipsíus, et indúxit illum in nubem. Et dedit illi coram praecépta, et legem vitae et disciplínae.
Graduale Ps. 20, 4-5 Dómine, praevenísti eum in benedictiónibus dulcédinis: posuísti in cápite ejus corónam de lápide pretióso. V/. Vitam pétiit a te, et tribuísti ei longitúdinem diérum in saéculum saéculi. Allelúja, allelúja. V./ Ps. 91, 13 Justus ut palma florébit: sicut cedrus Líbani multiplicábitur. Allelúja.
+ Sequéntia sancti Evangélii secúndum Lucam. Luc. 12, 35-40
In illo témpore: Dixit Jesus discípulis suis: Sint lumbi vestri praecíncti, et lucérnae ardéntes in mánibus vestris, et vos símiles homínibus exspectántibus dóminum suum, quando revertátur a núptiis: ut, cum vénerit, et pulsáverit, conféstim apériant ei. Beáti servi illi, quos, cum vénerit dóminus, invénerit vigilántes: amen dico vobis, quod praecínget se, et fáciet illos discúmbere, et tránsiens ministrábit illis. Et si vénerit in secúnda vigília, et si in tértia vigília vénerit, et ita invénerit, beáti sunt servi illi. Hoc autem scitóte, quóniam si sciret paterfamílias, qua hora fur veníret, vigiláret útique, et non síneret pérfodi domum suam. Et vos estóte paráti: quia qua hora non putátis, Fílius hóminis véniet.
Offertorium Ps. 20, 3 et 4 Desidérium ánimae ejus tribuísti ei, Dómine, et voluntáte labiórum ejus non fraudásti eum: posuísti in cápite ejus corónam de lápide pretióso.
Secreta
Sacris altáribus, Dómine, hóstias superpósitas sanctus Antónius Abbas, quaésumus, in salútem nobis proveníre depóscat. Per Dóminum.
Communio Luc. 12, 42 Fidélis servus et prudens, quem constítuit dóminus super famíliam suam: ut det illis in témpore trítici mensúram.
Postcommunio Protegat nos, Dómine, cum tui perceptióne sacraménti beátus Antónius Abbas, pro nobis intercedéndo: ut et conversatiónis ejus experiámur insígnia, et intercessiónis percipiámus suffrágia. Per Dóminum.
BENEDICTIO EQUORUM ALIORUMVE ANIMALIUM
V. Adiutórium nostrum in nómine Dómini.
R. Qui fecit caelum et terram.
V. Dóminus vobiscum.
R. Et cum spíritu tuo.
Orémus Deus, refúgium nostrum, et virtus: adésto piis Ecclesiæ tuæ précibus, Auctor ipse pietátis, et præsta; ut, quod fidéliter pétimus, efficáciter consequámur. Per Christum Dóminum nostrum. R. Amen.
Orémus Omnípotens sempitérne Deus, qui gloriosum beátum Antónium, váriis tentatiónibus probátum, inter mundi hujus túrbines illæsum abíre fecísti: concéde fámulis tuis; ut et præcláro ipsíus proficiámus exémplo, et a præséntis vitæ perículis ejus méritis et intercessióne liberémur. Per Christum Dóminum nostrum. R. Amen.
Orémus
Bene + dictionem tuam, Dómine, hæc animália accípiant: qua córpore salvéntur, et ab omni malo per intercessiónem beáti Antónii liberéntur. Per Christum Dóminum nostrum. R. Amen.
Et aspergantur aqua benedicta.
Riporto anche la benedizione-che-evita-di-benedire, tratta dal Nuovo Benedizionale, in cui si cerca quanto possibile di evitare di benedire direttamente le cose e perfino gli animali, (la teologia che ci sta dietro è: bisogna benedire Dio che ci offre i suoi doni, non bisogna benedire i doni.
Evidentemente questa interpretazione della benedizione, tipicamente giudaica e laicale, non è quella intesa dalla Chiesa latina, che invece conosce e usa da sempre anche la benedizione di Dio sulle cose, persone, e azioni, seguendo la prassi biblica sacerdotale-aronitica)
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
1073. Il ministro, con le braccia allargate se sacerdote o diacono con le mani giunte se laico, pronuncia la preghiera di benedizione.
O Dio, fonte di ogni bene, che negli animali ci hai dato un segno della tua provvidenza e un aiuto nella fatica quotidiana, per intercessione di sant’ Antonio Abate fa' che sappiamo servirci saggiamente di essi, riconoscendo la dignità e il limite della nostra condizione umana. Per Cristo nostro Signore. R. Amen.
1074. Oppure: O Dio, che tutto hai disposto con meravigliosa sapienza e all'uomo fatto a tua immagine hai conferito il dominio su tutte le creature, stendi la tua mano perché questi animali ci siano di aiuto e sollievo nelle nostre necessità, e fa' che in un armonioso rapporto con la creazione, impariamo a servire e amare te sopra ogni cosa. Per Cristo nostro Signore. R. Amen.
1075. Quindi il ministro, se lo ritiene opportuno, asperge persone e animali con l'acqua benedetta, dicendo queste parole o altre simili:
Ravviva in noi, o Padre, nel segno di quest'acqua benedetta l'adesione a Cristo, primizia della creazione nuova e fonte di ogni benedizione.
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