L'umiltà cristiana
Se si gira per internet è difficile trovare testi di qualità. Questo riguarda anche i siti e i blog religiosi. Spesso i loro autori si concentrano su aspetti che fanno "colpo" o usano un linguaggio abbastanza conflittuale forse solo per farsi notare. Con ciò non si rendono conto che perdono di vista uno degli elementi più importanti raccomandati del vangelo: l'umiltà.
Per questo motivo trovo diversi siti tradizionalisti cattolici addirittura ripugnanti, per il loro modo volgare di rivendicare dei supposti diritti. Quanto rilevo non è una pura questione di forma ma, veramente, di sostanza.
Non esiste, infatti, nessuna differenza tra un sindacalista e uno dei signori di questi blog che, in nome di un diritto, rivendica il latino nella messa o una forma cultuale e una prassi quale esisteva in un certo periodo del Cattolicesimo. Una certa tradizione cristiana non si difende così ma si finisce per affossarla totalmente, quello che sicuramente faranno!
Per mostrare la totale differenza e distanza tra questi signori e la vera alternativa, allego il filmato di un prete greco ortodosso che, più di dieci anni fa, si lamentava per i problemi sociali ed ecclesiali del suo paese. Noterete la profonda differenza tra lui e tanti altri. Una differenza assolutamente interessante e importante!
Ecco fose la fonte della citazione fatta dal sacerdote ortodosso: scrive infatti l'abbé Chautard, «a sacerdote santo corrisponde un popolo fervente; a sacerdote fervente un popolo pio; a sacerdote pio un popolo onesto; a sacerdote onesto un popolo empio».
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