mercoledì 2 gennaio 2013

santissimo nome di gesù

3 GENNAIO
SANTISSIMO NOME DI GESÙ




Iesu dulcis memoria
Dans vera cordis gaudia
Sed super mel et omnia
Eius dulcis praesentia.
Nil canitur suavius
Nil auditur iucundius
Nil cogitatur dulcius
Quam Jesus Dei Filius.

Iesu, spes paenitentibus
Quam pius es petentibus
Quam bonus Te quaerentibus
Sed quid invenientibus?
 
Iesu dulcedo cordium
Fons vivus lumen mentium
Excedens omne gaudium
Et omne desiderium.
Nec lingua valet dicere
Nec littera exprimere
Expertus potest credere
Quid sit Iesum diligere.
 
Iesu Rex admirabilis
Et triumphator nobilis
Dulcedo ineffabilis
Totus desiderabilis.
 
 
Mane nobiscum Domine
Et nos illustra lumine
Pulsa mentis caligine
Mundum reple dulcedine.
Quando cor nostrum visitas
Tunc lucet ei veritas
Mundi vilescit vanitas
Et intus fervet Caritas.
 
Iesum omnes agnoscite
Amorem eius poscite
Iesum ardenter quaerite
Quaerendo in ardescite.
Iesu flos matris Virginis
Amor nostrae dulcedinis
Tibi laus honor numinis
Regnum beatitudinis.
 
Iesu summa benignitas
Mira cordis iucunditas
In comprehensa bonitas
Tua me stringit Caritas.
Iam quod quaesivi video
Quod concupivi teneo
Amore Iesu langueo
Et corde totus ardeo.
 
O Iesu mi dulcissime
Spes suspirantis animae
Te quaerunt piae lacrymae
Et clamor mentis intimae.
Sis, Iesu, nostrum gaudium,
Qui es futurus praemium:
Sit nostra in te gloria
Per cuncta semper saecula.Amen.

1 ant. Gli porrai nome Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati.

SALMO 19   Preghiera per la vittoria del Re-Messia
Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato (At 2, 21)

Ti ascolti il Signore nel giorno della prova, *
ti protegga il nome del Dio di Giacobbe.
Ti mandi l'aiuto dal suo santuario *
e dall'alto di Sion ti sostenga. 

Ricordi tutti i tuoi sacrifici *
e gradisca i tuoi olocausti.
Ti conceda secondo il tuo cuore, *
faccia riuscire ogni tuo progetto. 

Esulteremo per la tua vittoria, †
spiegheremo i vessilli
in nome del nostro Dio; *
adempia il Signore tutte le tue domande. 

Ora so che il Signore salva
il suo consacrato; †
gli ha risposto dal suo cielo santo *
con la forza vittoriosa della sua destra. 

Chi si vanta dei carri e chi dei cavalli, *
noi siamo forti
nel nome del Signore nostro Dio.
Quelli si piegano e cadono, *
ma noi restiamo in piedi e siamo saldi. 

Salva il re, o Signore, *
rispondici, quando ti invochiamo.

Signore, il re gioisce della tua potenza, *
quanto esulta per la tua salvezza!
 
Hai soddisfatto il desiderio del suo cuore, *
non hai respinto il voto delle sue labbra. 

Gli vieni incontro con larghe benedizioni; *
gli poni sul capo una corona di oro fino.
 
Vita ti ha chiesto, a lui l'hai concessa, *
lunghi giorni in eterno, senza fine. 

Grande è la sua gloria per la tua salvezza, *
lo avvolgi di maestà e di onore;
lo fai oggetto di benedizione per sempre, *
lo inondi di gioia dinanzi al tuo volto. 

 
Perché il re confida nel Signore: *
per la fedeltà dell'Altissimo
non sarà mai scosso. 
Alzati, Signore, in tutta la tua forza; *
canteremo inni alla tua potenza.

1 ant. Gli porrai nome Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati.

2 ant. Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori: e tra questi il primo sono io.

SALMO 53, 1-6. 8-9   Invocazione d'aiuto
L'anima mia è turbata e che devo dire? Padre, salvami da quest'ora? Ma per questo sono giunto a quest'ora! Padre glorifica il tuo nome ! (Gv 12, 27-28)

Dio, per il tuo nome, salvami, *
per la tua potenza rendimi giustizia.
Dio, ascolta la mia preghiera, *
porgi l'orecchio alle parole della mia bocca; 

poiché sono insorti contro di me gli arroganti †
e i prepotenti insidiano la mia vita, *
davanti a sé non pongono Dio. 

Ecco, Dio è il mio aiuto, *
il Signore mi sostiene. 

 
Di tutto cuore ti offrirò un sacrificio, *
Signore, loderò il tuo nome perché è buono;
da ogni angoscia mi hai liberato *
e il mio occhio ha sfidato i miei nemici.

2 ant. Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori: e tra questi il primo sono io.

3 ant. Chiunque invocherà il nome del Signore, sarà salvo.

SALMO 148   Glorificazione di Dio Signore e Creatore
A colui che siede sul trono e all'Agnello lode, onore, gloria e potenza nei secoli dei secoli (Ap 5, 13).

Lodate il Signore dai cieli, *
lodatelo nell'alto dei cieli. 
Lodatelo, voi tutti, suoi angeli, *
lodatelo, voi tutte, sue schiere. 

Lodatelo, sole e luna, *
lodatelo, voi tutte, fulgide stelle.
Lodatelo, cieli dei cieli, *
voi acque al di sopra dei cieli.

Lodino tutti il nome del Signore, *
perché egli disse e furono creati.
Li ha stabiliti per sempre, *
ha posto una legge che non passa. 

Lodate il Signore dalla terra, *
mostri marini e voi tutti abissi,
fuoco e grandine, neve e nebbia, *
vento di bufera che obbedisce alla sua parola, 

monti e voi tutte, colline, *
alberi da frutto e tutti voi, cedri,
voi fiere e tutte le bestie, *
rettili e uccelli alati. 

I re della terra e i popoli tutti, *
i governanti e i giudici della terra, 

i giovani e le fanciulle, †
i vecchi insieme ai bambini *
lodino il nome del Signore: 

perché solo il suo nome è sublime, †
la sua gloria risplende sulla terra e nei cieli. *
Egli ha sollevato la potenza del suo popolo. 

E' canto di lode per tutti i suoi fedeli, *
per i figli di Israele, popolo che egli ama.

3 ant. Chiunque invocherà il nome del Signore, sarà salvo.

Donami, Signore, un cuore semplice.
Che tema il tuo nome.

prima lettura
Dagli Atti degli Apostoli. 3,1-16
Dio ha glorificato il suo Figlio Gesù.
Un giorno Pietro e Giovanni salivano al tem­pio per la preghiera verso le tre del pomeriggio. Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita, e lo ponevano ogni giorno pres-so la porta del tempio detta «Bella» a chiedere l'elemosina a coloro che entravano nel tempio. Questi, vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tem­pio, domandò loro l'elemo-sina. Allora Pietro fissò lo sguardo su di lui insieme a Giovanni e disse: «Guarda verso di noi». Ed egli si volse verso di loro, aspettandosi di ricevere qualche cosa. Ma Pietro gli disse: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!». E presolo per la mano destra, lo sollevò. Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono e balzato in piedi camminava; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio. Tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio e riconoscevano che era quello che sede­va a chiedere l'elemosina alla porta Bella del tem­pio ed erano meravigliati e stupiti per quelli» che gli era accaduto.
Mentr'egli teneva Pietro e Giovanni, tutto il popolo fuori di sé per lo stupore accorse verso di loro al portico detto di Salomone. Vedendo ciò, Pietro disse al popolo: «Uomini d'Israele, perché vi meravigliate di questo e continuate a fissare come se per nostro potere e nostra pietà avessimo fatto camminare quest'uomo? Il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glo­rificato il suo servo (cfr. Es 3,6.15; Is 52,13) Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mente egli aveva deciso di liberarlo; voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, avete chiesto che vi fosse graziato un assassino e avete ucciso l'autore della vita. Ma Dio l'ha risuscitato dai morti e di questo noi siamo testimoni. Proprio per la fede riposta in lui, il nome di Gesù ha dato vigore a quest'uomo che voi vedete e conoscete; la fede in lui ha dato a quest'uomo la perfetta guari­gione alla presenza di tutti voi.

responsorio cfr. Lc 1,31; Mt 1,21b; Lc 2,21b
Ecco concepirai un figlio, Io darai alla luce e lo chiamerai Gesù:
* egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati.
Gli fu messo nome Gesù, come era stato chia­mato dall'angelo
prima di essere concepito nel grembo della madre.
Egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati.

Oppure: prima lettura
Dalla lettera ai Colossesi di san Paolo, apostolo 3,6-10.12
Camminate in Cristo ab­bondando nell'azione di grazie
Camminate nel Signore Gesù Cristo, come l'avete ricevuto, ben radicati e fondati in lui, saldi nella fede come vi è stato inse­gnato, abbondando nell'a­zione di grazie.
Badate che nessuno vi inganni con la sua filoso­fia e con vuoti raggiri ispi­rati alla tradizione uma­na, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo.
È in Cristo che abita cor­poralmente tutta la pie­nezza della divinità, e voi avete in lui parte alla sua pienezza, di lui cioè che è il capo di ogni Principato e di ogni Potestà.
Con lui infatti siete stati sepolti insieme nel batte­simo, in lui anche siete stati insieme risuscitati per la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscita­to dai morti.

responsorio At 4,12; Sal 21,23
In nessun altro nome c'è salvezza; non vi è altro nome dato agli uomini sotto il cielo,
* nel quale è stabilito che possiamo essere salvati.
Ti loderò in mezzo all'assemblea, annunziando ai miei fratelli il tuo nome,
nel quale è stabilito che possiamo essere salvati.

seconda lettura
Dagli «Opuscoli» attribuiti a san Tommaso d'Aquino, sacerdote e dottore della Chiesa.
(Opusc. 60, Sull'umanità di Gesù Cristo nostro Signore, ed. Lanci, 1562, p. 417).
Il nome di Gesù è grande e potente.
«Gli fu messo nome Gesù» (Lc 2,21). Si noti che alle persone eccezionali viene generalmente dato un nome che richiama qualche loro particolarità: a volte è il tempo che lo suggerisce — come quando si da il nome di un santo a chi è nato nel giorno della sua festa —, altre volte è la parentela o qualche altra circostanza. Ma quando il nome è dato da Dio, esprime sempre qualche dono elargito dalla Grazia divina alla persona cui viene dato il nome; così fu detto ad Abramo: «Ti chiamerai Abramo perché ti ho costituito padre di una moltitudine di popoli» (Gen 17,5), e a Pietro fu detto: «Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa» (Mt 16,18). Poiché dunque Cristo, in quanto uomo, fu investito dalla Grazia della missione salvifica per tutto il genere umano, fu giusto che gli si ponesse nome Gesù, che significa «salvatore».
Occorre aggiungere che questo nome di Gesù è grande e molto potente. E' infatti rifugio per chi si pente, guarigione per chi è malato, soccorso per chi lotta, esaudimento per chi prega, perché conferisce il perdono dei peccati, la grazia della salute, la vitto­ria nella tentazione, la forza e la fiducia di ottenere la salvezza.
Riguardo al primo punto sta scritto: «Scrivo a voi, figlioli, perché vi sono rimessi i peccati in virtù del nome del Signore» (1 Gv 2,12), e «Tutti i profeti gli rendono testimonianza» (At 10,43). Così Agostino diceva: «Che cosa è Gesù se non 'il salva­tore'? Dunque proprio per quel che tu sei, sii per me 'Gesù'! No, Signore, non considerare il male che è in me al punto da dimenticare il bene che è in te». Ma bisogna considerare che questo nome viene imposto nel giorno della circoncisione, per signifi­care che sono salvati quelli che sono circoncisi spi­ritualmente, come dice san Bernardo: «E necessa­rio, fratelli, che noi siamo circoncisi, per poter così ricevere il nome che è salvezza: essere circoncisi evidentemente non secondo la lettera, ma in spirito ». Quanto al terzo punto sta scritto: «II nome del Signore è una torre fortissima» (Prov 18,10), e; «Nel mio nome cacceranno i demo­ni» (Mc 16,17), e ancora: «Il discepoli tornarono pieni di gioia dicendo: Signore, anche i demoni si sottomettono a noi nel tuo nome» (Lc 10,17). Perciò Pietro Crisologo osserva: «La potenza del nome di Gesù scacciò dagli oppressi ogni potenza diaboli­ca». Quanto al quarto punto sta scritto: «Qualunque cosa chiederete al Padre nel mio nome, ve la darà» (Gv 16,23). Agostino commenta così: «'Nel mio nome': questo nome è Cristo Gesù, e Cristo signifi­ca 're', Gesù significa 'salvatore'». E' dunque nel nome del Salvatore che noi indirizziamo a Dio tutte le nostre richieste, e tuttavia Egli è il nostro Sal­vatore non solo quando realizza ciò che chiediamo, ma anche quando non lo fa: si mostra infatti Salvatore proprio quando non esaudisce le richieste che vede contrarie alla salvezza. Così un medico sa riconoscere se i desideri del malato giovano o nuoc­ciono alla sua salute, e pertanto, proprio per procu­rargli la salute, non esaudisce un desiderio nocivo a colui che lo esprime.
Ricordiamo le significative parole di san Bernardo sulla circoncisione di Cristo e sull'imposi­zione del suo nome: «E' un grande e ammirabile mistero: il bambino viene circonciso e gli viene dato nome 'Gesù'. Che significa la coincidenza di questi due fatti? Riconosci in Cristo il mediatore tra Dio e gli uomini, che fin dalla sua nascita congiunge il divino con l'umano, il terrestre con il celeste. Nasce da una donna, ma ella riceve il frutto della fecondità senza sciupare il fiore della verginità; è avvolto in poveri panni, ma intorno ad essi risuona il canto di lode degli angeli; è deposto in un'oscura mangia­toia, ma lo manifesta al mondo una stella sfolgoran­te dal cielo». Così la circoncisione prova la verità della natura umana assunta da Cristo, e il «nome che è al di sopra di ogni nome» (Fil 2,9) indica la gloria della sua maestà.

responsorio Sal 5,12; 88,16-17
Gioiscano quanti in te si rifugiano, esultino senza fine. Tu li proteggi e in te si allieteranno
* quelli che amano il tuo nome.
Cammineranno, o Signore, alla luce del tuo volto,
ed esulteranno tutto il giorno nel tuo nome,
quelli che amano il tuo nome.

oppure: seconda lettura
Dalle «Lettere» del beato Enrico Seuze, sacerdote. (Lett. 26, ed. K. Bellumore, Stuttgart 1907, pp. 479 s.).
Mettimi come sigillo sul cuore.
Dio, l'Eterno, chiede all'anima un luogo dove riposare: «Mettimi come sigillo sul tuo cuore» (Ct 8,6). Vi mando perciò queste lettere affinchè abbiate in ogni momento qualcosa che sazi la fame della vostra anima, qualcosa che rinnovi e infiammi il vostro cuore e la vostra mente nel dolce amore della soave e amorosa Sapienza eterna. Finché non ci è possibile la visione senza veli, l'abbraccio senza più ostacoli frapposti e la continua penetrazione di Lui, il massimo che possiamo avere nel tempo è questo: pensare al nostro amato, sì, ricordarci veramente dell'Unico che abbiamo scelto di amare, rivolgere a Lui il nostro cuore, parlare spesso di Lui, leggere la sua parola densa di amore, far passare per Lui ogni nostra opera, non pensare ad altri che a Lui. I nostri occhi lo contemplino amorosamente, le nostre orec­chie si aprano alle sue parole, il cuore, i sensi e la mente lo abbraccino. Quando lo offendiamo, implo­riamolo; quando ci mette alla prova, accogliamolo; quando si nasconde, cerchiamo Lui, il diletto, senza mai desistere prima di averlo di volta in volta ritrova­to; e quando lo troviamo, teniamolo con noi con tutta la nostra tenerezza e con una santa condotta di vita.
Sia che stiamo fermi sia che camminiamo, sia che mangiamo sia che beviamo, sempre deve esse­re impresso nel nostro cuore l'aureo nome di Gesù. Se non possiamo fare altro, almeno incidiamo nella nostra anima la sua immagine contemplandola assiduamente; sia sempre sulle nostre labbra il suo dolce nome, dobbiamo esserne così presi durante il giorno da sognarlo durante la notte. Diciamo insie­me al profeta, con un sospiro che sale dal profondo del cuore: «O Dio amato, o Sapienza bellissima, dolcissima, trascendente, come sei buono con l'a­nima che Ti cerca (ctr. Lam 3,25) e che Te solo desidera!».
Ecco, questo è il migliore esercizio che possia­te praticare, dato che il culmine di tutte le pratiche ascetiche è la preghiera assidua e ciò che è ad essa finalizzato. Che altro si fa in paradiso se non con­templare e amare, amare e lodare l'amato? E perciò, quanto più imprimiamo nel nostro cuore il divino diletto, quanto più spesso lo contempliamo e lo abbracciamo con le braccia della nostra anima, tanto più amorosamente saremo accolti dal suo abbraccio nella beatitudine eterna.

responsorio Sal 51,11; 105.47
Spero nel tuo nome, Signore, * perché è buono, davanti ai tuoi fedeli.
Fa' che ci gloriamo della tua lode e proclamia­mo il tuo santo nome,
perché è buono, davanti ai tuoi fedeli.

seconda lettura Dai «Discorsi» di san Bernardino da Siena, sacer­dote (Sermo 49, art. 1)
II nome di Gesù, grande fondamento della fede
Questo è quel santissimo Nome che fu tanto desi­derato dagli antichi padri, atteso con così grande trepidazione, sospirato con cosi grandi gemiti, in­vocato con così tanti sospiri, richiesto con così abbondanti lacrime, ma che è stato donato miseri­cordiosamente nel tempo della grazia. Nascondi, ti prego, il nome di potenza, non si senta il nome di vendetta, si trattenga il nome di giustizia. Dacci il nome di misericordia, risuoni nelle mie orecchie il nome di Gesù, perché allora veramente la tua voce è dolce e il tuo volto è leggiadro (cfr. Ct 2,14). Grande fondamento della fede è dunque il nome di Gesù, che forma i figli di Dio. Infatti la fede della religione cattolica consiste nella conoscenza ra­diosa di Gesù Cristo, che è luce dell'anima, porta della vita, fondamento della salvezza eterna. Chi non possiede o chi abbandona tale conoscenza, è come chi cammina senza luce nel buio della notte e va di corsa a occhi chiusi per sentieri pericolosi. Brilli pure per l'eminenza della ragione: ma finché segue il proprio intelletto nel comprendere i mi­steri celesti, seguirà una guida cieca, oppure sarà come chi vuole costruire una casa trascurando le fondamenta, o come chi vuole passare per il tetto ignorando la porta. Questo fondamento è dunque Gesù, luce e porta (cfr. Gv 8,12; 10, 9). Lui si manifesta via (cfr. Gv 14, 6) agli erranti; lui ha dato a tutti la luce della fede, per la quale chi non conosceva Dio ha potuto cercarlo, chi lo cer­cava ha potuto credere in lui, chi ha creduto ha potuto trovarlo.
Questo fondamento sostiene la Chiesa, edificata nel nome di Gesù. Il nome di Gesù è lo splendore di chi annuncia il Vangelo, per il fatto che fa splendere luminosamente, fa annunciare e risuo­nare la sua parola. La luce della fede si è diffusa in tutto il mondo con un'ampiezza, una rapidità e un fervore straordinari da dove credi che questo sia venuto se non dalla predicazione di Gesù? Dio non ci ha forse chiamati alla sua ammirabile luce (cfr. 1 Pt 2, 9) con la luminosità e la dolcezza di questo nome? Così illuminati e in questa luce vedendo la luce (cfr. Sal 35, 9), giustamente l'Apostolo può dire: «Un tempo eravate tenebre, ora invece siete luce nel Signore: comportatevi come i figli della luce» (Ef 5,8).
O nome glorioso, nome che dona grazia, nome che suscita amore e virtù! Grazie a te si abbandona la via del crimine, grazie a te si vincono i nemici, gra­zie a te gli infermi sono liberati, i tribolati riac­quistano forza e serenità. Tu, onore dei credenti, maestro degli evangeliz-zatori, forza di chi fatica, sostegno di chi è in difficoltà. Al tuo fervore infuo­cato e ardente i desideri si riaccendono, le pre­ghiere vengono esaudite, le anime contemplative si inebriano e per mezzo tuo sono glorificati tutti coloro che sono coronati nella gloria celeste. Concedi anche a noi, dolcissimo Gesù, per questo tuo santissimo nome, di regnare insieme con loro.

responsorio (Cfr.Sal 5,12; 88,16b )
Gioiscano quanti in te si rifugiano, Signore, esultino senza fine.
Tu li proteggi e in te si alliete­ranno, * Quanti amano il tuo nome.
Cammineranno, Signore, alla luce del tuo volto
ed esulteranno tutto il giorno nel tuo nome. 
Quanti amano il tuo nome.

Lectio altera
Ex Sermónibus sancti Bernardíni Senénsis presbýteri (Sermo 49, cap. 1: Opera Omnia, IV, 495ss.)
Magnum fidei fundamentum Nomen Iesu
Hoc quidem est illud sanctíssimum Nomen quod tantum fuit ab antíquis pátribus desiderátum, tantis anxietátibus exspectátum, tantis languóribus prolongátum, tantis suspíriis invocátum, tantis lácrimis postulátum, sed témpore grátiæ misericórditer est donátum. Abscónde, quæso, nomen poténtiæ, non audiátur nomen vindíctæ, teneátur nomen iustítiæ. Da nobis nomen miseri-córdiæ, sonet nomen Iesu in áuribus meis, quia tunc vere vox tua dulcis et fácies tua décora.
Magnum ígitur fídei fundaméntum nomen Iesu effíciens fílios Dei. Fides enim cathólicæ religiónis consístit in notítia Iesu Christi et lúmine, qui est lumen ánimæ, óstium vitæ, fundaméntum salútis ætérnæ. Hanc si quis non habúerit aut relíquit, véluti sine lúmine per ténebras noctis vadit et clausis óculis per discrímina præcipitánter incédit, et quantacúmque ratiónis eminéntia fúlgeat, ducem séquitur cæcum, dum ad intelligénda secréta cæléstia próprium séquitur intelléctum, aut, fundaménto neglécto, constrúere nítitur domum, aut, óstium prætermísso, vult intráre per tectum. Fundaméntum ígitur istud Iesus est, lumen et óstium, qui se viam monstratúrus errántibus, fídei lumen exhíbuit ómnibus, per quam posset Deus ignótus requíri, quæsítus credi, créditus inveníri. Fundaméntum hoc susténtat Ecclésiam in Iesu nómine fabricátam. Nomen Iesu est splendor prædicántium, eo quod luminóse splendére, annuntiáre et audíre fáciat verbum suum. Et unde putas in toto orbe tanta et tam súbita atque fervens fídei lux, nisi de prædicáto Iesu? Nonne et huius nóminis luce ac sapóre Deus nos vocávit in admirábile lumen suum? Quibus illuminátis et in lúmine isto vidéntibus lumen mérito Apóstolus dicat: «Erátis aliquándo ténebræ, nunc autem lux in Dómino: ut fílii lucis ambuláte».
O ígitur nomen gloriósum, o nomen gratiósum, o nomen amorósum et virtuósum! Per te crímina relaxántur, per te adversárii superántur, per te infírmi liberántur, per te patiéntes in adversitáti-bus roborántur et iucundántur! Tu credéntium honor, tu prædicántium doctor, tu operántium roborátor, tu deficiéntium sustentátor. Igneo fervóre et calóre tuo desidéria inardéscunt, postuláta suffrágia impetrántur, inebriántur ánimæ contemplántes atque per te glorificántur omnes in cælésti glória triumphántes. Cum quibus, dulcíssime Iesu, per hoc sanctíssimum nomen tuum conregnáre nos fácias.
Responsorium   Cf. Ps 5, 12; 88, 16b-17a
Omnes qui sperant in te, Dómine, læténtur, in ætérnum exsúltent. Obumbrábis eis, et gloriabúntur in te, * Qui díligunt nomen tuum.
Dómine, in lúmine vultus tui ambulábunt, et in nómine tuo exsultábunt tota die.                
Qui díligunt nomen tuum.
Oratio  Deus, qui salútem humáni géneris in Verbi tui incarnatióne fundásti, da pópulis tuis misericórdiam quam depóscunt, ut sciant omnes non esse, quam Unigéniti tui, nomen áliud invocándum. Qui tecum.

orazione    O Dio, nell'incarnazione del tuo Verbo hai posto fondamento all'opera della salvezza del genere umano: concedi la tua misericordia al popolo che la implora, perché tutti riconoscano che non c'è altro nome da invocare per essere salvati, se non quello del tuo unico Figlio. Egli è Dio,
 
 
Lodi mattutine
inno

Gesù, Re ammirabile,
glorioso vincitore,
dolcezza inesprimibile
che avvince il desiderio:

se i tuoi fedeli visiti,
la verità risplende,
svilisce ciò che è vano,  
ravviva il vero amore.

Nei cuori sei dolcezza,
sei luce nelle menti,
da te perenne gioia
si attinge, e desiderio.

Te Salvatore credano
e nel tuo amore sperino
le genti, che cercandoti
del gaudio tuo arderanno.

Risuoni te la voce,
esprima te la vita,
i nostri cuori t'amino
adesso ed in eterno.

Salmi e cantico del giorno, oppure della domenica, 1 setti­mana, celebrando come festa.
1 ant. Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, là sono io in mezzo a loro.
2 ant. Qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio.
          Se mi chiederete qualcosa nel mio nome, la farò.
3 ant. Qualunque cosa facciate in parole o in opere,
          tutto fate nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, rendendo grazie a Dio Padre.

lettura breve Tit 2,11-14    E' apparsa la grazia di Dio, apportatrice di sal­vezza per tutti gli uomini, che ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo, nell'atte­sa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo, il quale ha dato se stesso per noi, per riscat­tarci da ogni iniquità e formarsi un popolo puro che gli appartenga, zelante nelle opere buone.

responsorio breve
Sperino in te * quelli che hanno conosciuto il tuo nome.
Sperino in te quelli che hanno conosciuto il tuo nome.
Tu non hai abbandonato quelli che ti cercano, o Signore,
quelli che hanno conosciuto il tuo nome.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Sperino in te quelli che hanno conosciuto il tuo nome.

Ant. al Ben. Gesù possiede un sacerdozio che non tramonta; perciò può salvare perfeltamente quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, essendo egli sempre vivo per intercedere a loro favore.

Oppure:  Ha consegnato se stesso per liberare il popolo e ottenere un nome eterno.


INVOCAZIONI  Rivolgiamoci a Dio nostro Padre e vivamente preghia­molo:
Concedi a noi la grazia di unirci al tuo Figlio.

Hai aperto al mondo, o Padre, le vie della pace,
- perdonandoci, per i meriti di Gesù Cristo, i nostri peccati.

Ci hai scelti e chiamati,
- perché sotto il tuo sguardo prepariamo un mondo nuovo.

Hai voluto che il tuo Verbo s'incarnasse,
- perché Gesù sia nostra speranza e nostra vera gioia.

Ci hai chiamati nella tua vigna,
- per essere ministri del tuo Vangelo.

Ci hai resi tutti fratelli,
- per custodirci e difenderci.

Tu permetti che noi soffriamo solitudine e angustie,
- per meglio prepararci a una morte serena.

Hai risuscitato da morte il tuo Figlio,
- per riunirci un giorno nel suo regno glorioso.

Hai voluto che Maria, Madre di Gesù, fosse anche nostra madre,
- perché, per sua intercessione, siano più efficaci le nostre preghiere.

Padre nostro.

orazione      O Dio, che hai costituito salvatore del genere umano l'unigenito tuo Figlio e hai voluto che si chiamasse Gesù, concedici di godere in cielo la visione di colui del quale veneriamo in terra il santo Nome. Per il nostro Signore.

NONA  O Dio, che ci chiami a celebrare la tua lode nell'ora stessa in cui gli apostoli salivano al tempio, accogli la nostra preghiera nel nome del tuo Figlio e dona la tua salvezza a coloro che lo invocano. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Oratio   Deus, qui salútem humáni géneris in Verbi tui incarnatióne fundásti, da pópulis tuis misericórdiam quam depóscunt, ut sciant omnes non esse, quam Unigéniti tui, nomen áliud invocándum. Qui tecum.

VESPRI
INNO

Gesù, gloria degli angeli,
sei canto che consola,
parola sei creatrice,
dolcezza infondi ai cuori.

Ha fame chi ti gusta,
e ha sete chi a te beve:
non cessa di cercare
chi prova il tuo amore.

O Gesù Salvatore,
speranza dei viventi,
t'implora a te anelando
il grido che in noi supplica.

Con noi resta, Signore,
tu luce sei che illumina:
le nostre nebbie dissipa 
e al mondo dà la gioia.

Fiore nato da Vergine,
amore tenerissimo,
al nome tuo sia lode
nel regno dei beati.


1 ant. Gli Apostoli se ne andarono dal sinedrio
           lieti di essere stati oltraggiati per amore del nome di Gesù.

Sal. 112. Sia lodato il nome del Signore
Lodate, servi del Signore, *
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore, *
ora e sempre. 

Dal sorgere del sole al suo tramonto *
sia lodato il nome del Signore.
Su tutti i popoli eccelso è il Signore, *
più alta dei cieli è la sua gloria. 
Chi è pari al Signore nostro Dio
che siede nell'alto *
e si china a guardare nei cieli e sulla terra? 

Solleva l'indigente dalla polvere, *
dall'immondizia rialza il povero, 
per farlo sedere tra i principi, *
tra i principi del suo popolo. 
Fa abitare la sterile nella sua casa *
quale madre gioiosa di figli.

1 ant. Gli Apostoli se ne andarono dal sinedrio
           lieti di essere stati oltraggiati per amore del nome di Gesù.

2 ant. Ogni giorno, nel tempio e in casa,
       gli Apostoli non cessavano di insegnare e di portare il lieto an­nuncio che Gesù è il Cristo.

Sal. 134. La lode del Signore opera meraviglie

Lodate il nome del Signore, *
lodatelo, servi del Signore,
voi che state nella casa del Signore, *
negli atri della casa del nostro Dio. 

Lodate il Signore: il Signore è buono; *
cantate inni al suo nome, perché è amabile.
Il Signore si è scelto Giacobbe, *
Israele come suo possesso. 

Io so che grande è il Signore, *
il nostro Dio sopra tutti gli dèi. 

Tutto ciò che vuole il Signore lo compie, †
in cielo e sulla terra, *
nei mari e in tutti gli abissi. 

Fa salire le nubi dall'estremità della terra, †
produce le folgori per la pioggia, *
dalle sue riserve libera i venti. 

Egli percosse i primogeniti d'Egitto, *
dagli uomini fino al bestiame.
Mandò segni e prodigi in mezzo a te, Egitto, *
contro il faraone e tutti i suoi ministri. 

Colpì numerose nazioni *
e uccise re potenti:

Seon, re degli Amorrèi, Og, re di Basan, *
e tutti i regni di Cànaan. 

Diede la loro terra in eredità a Israele, *
in eredità a Israele suo popolo.

Signore, il tuo nome è per sempre; *
Signore, il tuo ricordo per ogni generazione.

Il Signore guida il suo popolo, *
si muove a pietà dei suoi servi.

Gli idoli dei popoli sono argento e oro, *
opera delle mani dell'uomo.
Hanno bocca e non parlano; *
hanno occhi e non vedono;

hanno orecchi e non odono; *
non c'è respiro nella loro bocca.
Sia come loro chi li fabbrica *
e chiunque in essi confida.

Benedici il Signore, casa d'Israele; *
benedici il Signore, casa di Aronne;
benedici il Signore, casa di Levi; *
voi che temete il Signore, benedite il Signore.

Da Sion sia benedetto il Signore *
che abita in Gerusalemme.

2 ant. Ogni giorno, nel tempio e in casa,
     gli Apostoli non cessavano di insegnare e di portare il lieto an­nuncio che Gesù è il Cristo.

3 ant. Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra.
Cant. Fil 2,6. Cristo servo di Dio.
Cristo Gesù, pur essendo di natura divina, *
non considerò un tesoro geloso
la sua uguaglianza con Dio; 

ma spogliò se stesso, †
assumendo la condizione di servo *
e divenendo simile agli uomini;

apparso in forma umana, umiliò se stesso †
facendosi obbediente fino alla morte *
e alla morte di croce.

Per questo Dio l'ha esaltato *
e gli ha dato il nome
che è al di sopra di ogni altro nome;

perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi †
nei cieli, sulla terra *
e sotto terra; 

e ogni lingua proclami
che Gesù Cristo è il Signore, *
a gloria di Dio Padre.

3 ant. Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra.

lettura breve 2 Ts 1,11-12      Dio vi renda degni della sua chiamata e porti a compimento, con la sua potenza, ogni vostra vo­lontà di bene e l'opera della vostra fede, perché sia glorificato il nome del Signore nostro Gesù in voi e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e del Signore Gesù Cristo.

responsorio rreve
Magnificate con me il Signore, * ed esaltiamo insieme il suo nome.
Magnificate con me il Signore, ed esaltiamo insie­me il suo nome.
Diamo lode al nome del Signore, vittorioso sul male, perché è santo,
ed esaltiamo insieme il suo nome.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Magnificate con me il Signore, ed esaltiamo insieme il suo nome.

Ant. al Magn. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e santo è il suo nome.

intercessioni     Invochiamo umilmente Gesù Cristo nostro Signore, che in modo mirabile ci ha chiamati alla fede  del suo nome e l'ha diffusa per tutta la terra:
Rivolgi alla maggior gloria del tuo nome tutte le nostre opere.

Signore Gesù, che ci hai chiamati a lavorare per l’ avvento del tuo regno,
- fa' che non siamo indegni della nostra vocazione.

Signore Gesù, a noi che siamo membri della tua Chiesa,
- concedi di morire all'amor proprio, per seguirti nella via regale della croce.

Signore Gesù, che nel divin sacrificio ci nutri del tuo Corpo e del tuo Sangue,
- ottienici da esso la forza di seguirti nella povertà e nei sacrifici.

Signore Gesù, che ci hai chiamati a servirti secondo l'esempio dei santi,
-   fa' che siamo degni operai nel collaborare nella vigna della tua Chiesa.

Signore Gesù, che ci hai chiamati all'osservanza dello spirito delle beatitudini,
- concedi che sempre viviamo e operiamo nel tuo nome.

Signore Gesù, che insistentemente c'inviti all'amore fraterno,
- fa' che accendiamo in ogni persona il fuoco della tua carità.

Signore Gesù, che vuoi tutti salvi,
- concedi a noi e a tutti gli uomini di appartenerti in vita e in morte.

Padre nostro.

orazione  O Dio, che hai costituito salvatore del genere umano l'unigenito tuo Figlio e hai voluto che si chiamasse Gesù, concedici di godere in cielo la visione di colui del quale veneriamo in terra il santo Nome. Per il nostro Signore.

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