venerdì 3 marzo 2017

salire piuttosto che a durare


portigrigi Vivere e sopravvivere. 

Ci sono virtù che permettono di vivere (il lavoro, l’onestà, la moderazione e tutte le forme di rispetto del Codice sociale); ce ne sono altre che permettono di sopravvivere (la grandezza d’animo, il distacco, e tutti i sentimenti che si richiamano all’eroismo ed alla nobiltà). Ma è più opportuno valutare la parola «sopravvivere» nel senso di vivere al di sopra piuttosto che in quello di vivere dopo. È più importante guadagnare in altezza che preoccuparsi d’immortalità personale. Per troppi «credenti» l’immortalità dell’anima non è altro che un indefinito prolungamento della vita temporale, senza la minima mutazione di livello. Evita questa confusione: pensa a salire piuttosto che a durare e sappi assumerti i rischi che ti aspettano sulle vette. L’immortalità ti sarà data in sovrappiù alla fine della tua ascesa, ma non abbandonerai mai la pianura se penserai troppo alla ricompensa che ti attende sulle cime.

(Gustave Thibon, L’uomo maschera di Dio, SEI, Torino 1971, p. 73)

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