venerdì 10 marzo 2017

parlare latino o dialetto?

Catania, si laurea in Lettere con una tesi scritta in latino

Gianluca Vindigni, studente del corso triennale in Filologia classica, ha conseguito il voto di 106 su 110. Al centro del lavoro il modo di scrivere di Giulio Cesare. "Analizzare una frase latina equivale a risolvere un'espressione matematica"



La laurea l'ha ottenuta con 106 su 110, ma la particolarità è che la sua tesi è stata scritta e esposta in latino. Lui è un giovane di Vittoria, Gianluca Vindigni, 26 anni, che è diventato dottore in Lettere classiche all'Università di Catania discutendo una tesi dal titolo "De C. Iulii Caesaris sermone commentatio critica". Relatore il professor Vincenzo Ortoleva. Il giovane era iscritto al corso di laurea specialistica in Filologia classica al dipartimento di Scienze umanistiche dell'Università di Catania. "Sono ancora emozionato - ha raccontato Gianluca a LiveUniCt - ho impiegato due anni e mezzo in più del dovuto, a causa del greco. Non credo di aver perso tempo, anzi l'ho impiegato per qualcosa che potesse servirmi e sono entusiasta degli sforzi fatti".

Pur avendo frequentato il liceo scientifico, questa passione, spiega, la deve al suo professore di Latino, Daniele Liberto, "che mi ha fatto innamorare della materia durante gli studi liceali. Fin dagli ultimi anni di scuola, desideravo iscrivermi in Lettere classiche, ma non avevo mai studiato il greco. Per questo motivo, dato che le lezioni private costavano troppo, ho deciso di studiarlo da autodidatta, svolgendo versioni ed esercizi grammaticali".

In vista della laurea è nata l'idea di scrivere la tesi in latino: "Proposi l'idea al mio relatore, il quale mi diede subito il proprio consenso". La tesi propone una personale analisi dell'usus scribendi di Cesare, non semplicemente con riferimento al lessico, bensì all'impiego delle strutture grammaticali latine operato dall'autore. "Per fare questo lavoro ho integrato le mie ricerche con alcuni appunti presi tra i banchi di scuola, che ho recuperato e inserito appositamente nella tesi".

Ma è davvero così importante oggi il latino? "E' una chiave d'accesso per il patrimonio lessicale e culturale europeo. E per noi siciliani è fondamentale, perché ci permette di capire ciò che noi spesso e volentieri pronunciamo inconsapevolmente in dialetto.


L'insegnamento del latino non va rimosso: analizzare una frase latina equivale a risolvere un'espressione matematica, conferisce una grandissima elasticità mentale". Infine, un progetto: "redigere un versionario di latino per i licei classici e scientifici, diviso in due volumi (biennio e triennio). Si sta occupando della supervisione un docente di Modica, Michele Blandino, e ho da poco completato il volume A. Lavoro al volume B, spero sia pronto in autunno".

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2017/03/09/news/catania_si_laurea_in_lettere_con_una_tesi_scritta_in_latino-160150817/ 

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