pubblicata da Enzo Gallo


Avete appena inteso, fratelli carissimi, ai due discepoli che camminavano sulla strada e che avendo perso la fede in Lui, parlavano nondimeno di Lui, il Signore è apparso senza tuttavia mostrarsi ad essi in modo da farsi riconoscere. Il Signore ha dunque realizzato all’esterno ciò che in essi si compiva interiormente agli occhi del loro cuore. In fondo al cuore, infatti, questi discepoli lo amavano, ma, ad un tempo, dubitavano; ora il Signore si trovava esteriormente presente presso di loro, ma non rivelava loro chi fosse. Egli offre la Sua presenza a loro che di Lui parlavano di Lui ma, poichè dubitavano, nasconde il Suo aspetto familiare.

Egli scambia qualche parola con essi, rimproverando loro la lentezza a comprendere, spiega loro i misteri della Sacra Scrittura che lo riguardavano e rimanendo ciò nonostante estranea la loro mente per mancanza di fede, fece finta di andare più avanti. Fingere in latino può anche voler dire modellare; è per questo noi chiamiamo figuli i modellatori di vasi. Gesù Cristo che è la Verità stessa non fece alcunché con doppiezza ma apparve esteriormente agli occhi corporei dei due discepoli, quale Egli era internamente agli occhi del loro cuore.

Enzo GalloMa occorreva metterli alla prova per vedere se pur non amandolo ancora come Dio, fossero almeno capaci di amarLo come viandante. Avendo la Verità camminato con loro, essi non potevano restare estranei all’amore: essi gli offrirono ospitalità come si fa per un viandante. Perché, peraltro, diciamo che gli offrirono ospitalità allorchè in Luca è scritto “ lo costrinsero” (Lc.24,29). Certamente questo esempio ben ci mostra che noi non dobbiamo solamente offrire l’ospitalità ai pellegrini ma piuttosto costringerli ad accettarla. I due discepoli preparano la mensa ed offrono di che mangiare e quel Dio che non avevano riconosciuto quando spiegava loro le Sacre Scritture lo riconoscono nella frazione del pane. Non è dunque nell’ascoltare i comandamenti di Dio che essi ricevettero luce ma nel metterli in pratica. [Non è scritto forse : Non sono giusti davanti a Dio quelli che ascoltano la legge, ma saranno riconosciuti giusti coloro che mettono in pratica la legge (Rm.2,13)] Chi vuole avere l’intelligenza di quello che ode deve affrettarsi a mettere in pratica quanto ha già potuto intendere.

Lunedì di PasquaLc.24,13-35 I discepoli di EmmausS.GREGORIO MAGNO
Homilia 23 in Evangelia
Breviario Romano, Letture dal Mattutino