Non c'era posto per loro neppure
sulla
facciata della Basilica di San Pietro
"Diede alla luce il suo
figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché
non c'era posto per loro nell'albergo...." (Lc.2,7)
"non
c'era posto per loro nell'albergo" queste parole che ripetiamo ogni anno,
quasi meccanicamente, ci ricordano anche della vera posizione sociale della
Sacra Famiglia di Nazareth. Gesù non nasce nella miseria, come spesso la nuova
pastorale lascia intendere; non nasce povero di mezzi senza soldi e non nasce
affatto come immigrante perchè, il migrante - lo dice il termine stesso - è
colui che decide di cambiare posto, migrare appunto, vuoi perchè costretto (qui
subentra l'episodio dopo la nascita per fuggire dalla strage, ma è un altro
articolo che faremo), vuoi perchè ha dei sogni che vuole realizzare, Gesù non
nasce in queste condizioni. Lo dice il Vangelo:
"In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse
il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando
era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città.
Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla
città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata
Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era
incinta..." (Lc.2,1-5).
La motivazione, perciò, non è quella che la moderna pastorale
vuole a tutti i costi imporre. Gesù nasce altrove perchè Giuseppe dovette
andare a regolarizzare la sua Famiglia, per
il censimento. Qui, in questa situazione avviene il parto. E
Giuseppe si prodiga non a chiedere la carità, ma a cercare un albergo e di
consegua, chi cerca un posto in
albergo, lo fa perchè ha dei soldi che può spendere.
Questo è l'aspetto storico ed oggettivo, materiale e reale della
situazione, poi è naturale che per noi subentra anche l'aspetto teologico, il
simbolismo, quel "vedere" oltre i fatti reali ed oggettivi per
trovarvi IL MISTERO di un Dio che pur essendo Re nasce in una condizione di
povertà assoluta perchè "non
c'era posto per loro nell' albergo".
Un mistero che non è l'arcano quale vedrebbe certo gnosticismo o
club di esclusivisti dentro il quale possono accedere solo persone
"illuminate", no! Il mistero, nel concetto cristiano e biblico è
aperto a tutti ma non per essere svelato quanto piuttosto per essere accolto
così come è ben sapendo che il suo pieno di-svelamento lo avremo solo quando
saremo morti in grazia di Dio e avremo raggiunto quel "luogo" di cui
Gesù ci dice chiaramente: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio
e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti.
Se no, ve l'avrei detto. Io vado a
prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un
posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono
io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via» (Gv. 14,1-4).
Il Vangelo ci svela dunque la via di questo posto, la cui
preparazione, inizio, sta in questa nascita misteriosa: "non c'era posto per loro nell' albergo"....
E' interessante il discorso che san Giovanni Paolo II fece nel
1981, disse:
".... e il Verbo era Dio . . . tutto è stato fatto per mezzo
di lui e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. E il Verbo
si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1, 1.3.14). “. . . Non
c’era posto per loro nell’albergo” (Lc 1, 7). “Venne fra la sua gente ma i suoi
non l’hanno accolto. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui,
eppure il mondo non lo riconobbe” (Gv 1, 11.10).
Vi prego, fratelli e
sorelle, abitanti dell’Urbe e dell’Orbe, di meditare oggi sulla nascita, nella
stalla di Betlemme, del Figlio eternamente nato. (..) Dio da
Dio, Luce da Luce? Perché nella notte, quando è nato da Maria Vergine, non
c’era posto per loro nell’albergo? Perché i suoi non l’hanno accolto? Perché il
mondo non l’ha riconosciuto? Il Mistero della notte di Betlemme dura senza
intervallo. Esso riempie la storia del mondo e si ferma alla soglia di ogni
cuore umano..." (Messaggio Urbi et
Orbe - Natale 1981)
Il Mistero di tutto ciò si ferma dunque alla soglia di ogni cuore
umano: come ci comporteremo noi? Ci sarà posto per Lui nel nostro
"albergo" che è il cuore? Ma qui non c'entrano nulla gli immigranti,
qui c'entra LA CONVERSIONE: anche loro, anche i poveri devono accogliere Gesù,
devono aprire questa porta. O accogliamo Gesù o lo rifiutiamo, tutto il resto e
tutte le altre discussioni sull'accoglienza dell'altro bisognoso, dipenderanno
dal come avremo prima accolto Gesù, o se lo avremo rifiutato,
Ciò a
cui stiamo assistendo è un vero RIBALTAMENTO delle priorità. La Gerarchia che sta ribaltando queste priorità sta mettendo a
rischio la salvezza degli uomini. E' Gesù che dice: "Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la
porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me" (Ap. 3,20). La
conseguenza di questa apertura sarà poi determinante per la nostra vita nel
mondo: o con Gesù o senza Gesù.
Non a
caso sempre Gesù ammonisce: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita,
osserva i comandamenti» (Mt.19,7),
e ancora più esplicitamente: «Se mi
amate, osserverete i miei comandamenti (..) Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva,
questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi
manifesterò a lui» (Gv.14,15 -21), e insiste nel capitolo successivo: «Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel
mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore... » (Gv.15,10).
La
conseguenza di queste affermazioni, la sua pastorale autentica la ritroviamo
infatti nella predicazione degli Apostoli: «Da questo sappiamo d'averlo conosciuto: se osserviamo i suoi
comandamenti ... Chi dice: «Lo
conosco» e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui» (1Gv.2,3-4), e cosa succede se ribaltiamo le questioni se non
obbediamo a questi comandamenti? Lo
spiega sempre l'apostolo «..e
qualunque cosa chiediamo la riceviamo da lui perché osserviamo i suoi
comandamenti e facciamo quel che è gradito a lui... Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio
ed egli in lui. E da questo conosciamo che dimora in noi: dallo Spirito che ci
ha dato» (1Gv.3,22-24)
La pastorale è questa: se non c'era posto per Lui, per la Sacra
Famiglia nell'albergo, non dobbiamo fermarci alle motivazioni ma prendere il
fatto per riversarlo alle possibilità del nostro cuore, alle scelte che noi
possiamo fare, ossia, aprire questa porta del nostro cuore e far entrare Gesù
con la Sacra Famiglia perchè senza di Lui non potremo fare nulla, e ciò che
faremo senza di Lui, è tutto inutile, è privo della Grazia, è privo della
Divina Presenza, è filantropia, è opportunismo, è politica, è ideologia....
Dice ancora l'Apostolo: «Da
questo conosciamo di amare i figli di Dio: se amiamo Dio e ne osserviamo i
comandamenti... perché in questo consiste l'amore di Dio,
nell'osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.» (1
Gv. 5,2-3), e insiste l'Apostolo pure nella seconda Lettera: «..E in questo sta
l'amore: nel camminare secondo i suoi comandamenti. Questo è il comandamento
che avete appreso fin dal principio; camminate in esso ...» (2Gv.6).
Sette volte, e soltanto leggendo Giovanni troviamo ben sette volte
il termine comandamenti, perchè tanta insistenza? La risposta, anche questa, la
troviamo nelle sue parole: conosciamo
di amare i figli di Dio SE AMIAMO DIO OSSERVANDO I SUOI COMANDAMENTI. Non
si scappa. La moderna pastorale oggi in nome di un altro dio ha messo via da
parte questa priorità, o peggio, l'ha proprio ribaltata: si ama il prossimo
anche senza amare Dio e senza osservare i suoi comandamenti non comprendendo,
però, che questo amore poggia sulla sabbia, è falso, è illusorio e addirittura, dice l'Apostolo " E' UN
BUGIARDO" e la verità non abita in lui.
In ogni
Natale che riviviamo noi credenti, non attendiamo semplicemente di rivivere il
"compleanno" di Gesù,
l'attesa che auspichiamo è la seconda venuta definitiva, quella gloriosa. L'Avvento che viviamo in questo tempo di grazia
ci sollecita ad aprire in fretta questa porta del nostro cuore per far entrare
solo Colui che è degno di abitare nel nostro cuore! Perchè senza di Lui non
possiamo fare nulla, e ciò che faremo senza di Lui è menzogna.
Ma cosa c'entra il titolo: Non
c'era posto per loro neppure sulla facciata della Basilica di San Pietro?
E' di
questi giorni la notizia inquietante di una iniziativa blasfema nei confronti
dell'utilizzo della facciata della Basilica di San Pietro. Un uso profano
consentito e concesso dall'alta Gerarchia. Per
tutta la notizia vi invitiamo a leggere qui perchè è ricca
anche di dettagli, mentre noi abbiamo voluto prepararvi ai fatti premettendo
quanto c'era (e c'è) di più importante da riflettere sul senso di questo
"posto" e di quale porta dobbiamo aprire, al di la poi di ogni
considerazione sui fatti riguardanti i giochi di luci e immagini proiettate sulla
facciata della Basilica nel giorno dell'Immacolata e nel giorno dell'apertura
della Porta Santa.
Questa
iniziativa è blasfema perchè la Porta Santa e la porta stessa simboleggiata
dalla grande ed imponente Basilica petrina, non sono fine a se stesse o porte
accessibili a tutti senza nulla dare in cambio ... lo abbiamo letto sopra, la
condizione di accesso, la chiave di accesso è la CONVERSIONE AI
COMANDAMENTI DI DIO, altrimenti è
solo menzogna e quindi è blasfemia. Infatti, il termine blasfemia significa
oltraggio, ingiuria, MENZOGNA, mentire oltraggiando aspetti divini ....
Per la
Sacra Famiglia, per l'Immacolata, per Gesù Bambino non c'è posto per le
immagini proiettate sulla facciata della Basilica, non c'è posto perchè
altrimenti si rischia di offendere coloro che non credono in Dio e che NON
vogliono credere e dunque è diventato obbligatorio rispettare IL RIFIUTO A DIO
o chi lo rifiuta....
per questo parliamo di iniziativa blasfema alla quale si sono prestate le alte
Gerarchie della Chiesa Cattolica.
Iniziativa costata MILIARDI DI
EURO sovvenzionati dalla Banca Mondiale che è nemica della Chiesa, nemica di
Cristo, magari anche proprietaria - metaforicamente parlando - di quegli
alberghi che duemila anni fa rifiutarono di proposito di ospitare la Sacra
Famiglia.... e il gioco al massacro continua, anche oggi "non c'è posto
per loro nelle immagini della propaganda climatica"
Tutto
in linea con il proclama del nuovo vescovo di Padova: rinunciamo alle nostre tradizioni in nome della pace .... vedi qui .... Eccellenza, cominci lei a rinunciare alla
tradizione che lo ha portato su quella cattedra padovana, e si ...!
Tutto in linea con la nuova
pastorale che non parla più di COMANDAMENTI divini quale chiave d'accesso alla
volontà di Dio e dalla quale deriva poi ogni successo - se usata veramente -
nei confronti del soccorso ai poveri ed agli indigenti, agli immigranti e ai
diseredati ....
L'autentico
cattolico sa perfettamente che la vera condizione per comportarci da veri
amanti e rispettosi della natura è quella di partire da Cristo e non il
contrario. Fare gli ambientalisti senza Cristo non apre la nostra porta a Lui,
ma ci allontanerà sempre di più. Lo show è intitolato Fiat Lux: Illuminating Our Common Home [Fiat Lux. Illuminiamo la nostra
casa comune]. “Fiat Lux” è il primo comando di Dio all’inizio della creazione:
“Sia la luce”. Mentre la Chiesa presenta Gesù Cristo come la luce
del mondo, le organizzazioni secolari recanti nomi pagani stanno letteralmente
“oscurando” la Chiesa attraverso il loro stupefacente spettacolo di luce. San
Paolo ammonisce i Corinzi a guardarsi da satana che “si maschera da angelo di
luce” (2 Cor 11,14).
È come
se gli organizzatori si sostituissero simbolicamente a Dio e creassero ex novo
il mondo secondo la propria immagine e somiglianza. Vogliamo far
osservare che mentre una stella (leggi Matteo) illuminando la notte si fermò
sulla stalla per far riconoscere che EGLI era la Luce, qui hanno bisogno
dell'oscurità, delle tenebre, per mettere in luce i loro progetti senza Dio.
PERCHE' AVETE PAURA? chiese Gesù, perchè non avevano fede... e perchè confidavano
solo nell'uomo.
Concedeteci
due parole in conclusione, a riguardo del grande bluff sulla questione
climatica. Il nostro ragionamento non sarà scientifico perchè
non ne abbiamo le competenze, ma non siamo così stolti da non riuscire a
comprendere quanto ci stanno prendendo in giro - suggeriamo gli interventi de La Bussola vedi qui - e chi nella
chiesa ha ceduto ai compromessi perchè si è lasciato catturare dalla frangia
catastrofista, anch'essa priva di prove scientifiche semplicemente perchè
nessuno ha, oggettivamente parlando, delle prove scientifiche. E qui non
c'entra nulla l'infallibilità o l'oltraggio, qui la scelta del Papa è
discutibile perchè non fondata sul Magistero della Chiesa nè sulla Scrittura (e
lo riconosce anche il Papa Francesco nella sua Laudato sì).
Il Papa
Francesco nella sua enc. Laudato sì ha omesso di citare TUTTI i riferimenti del
Vangelo nel quale si parla del rapporto di Dio con la natura. Il Papa pur
parlando di catastrofismi non cita la "tempesta sedata", leggiamo il
passo: Nel frattempo si sollevò una gran tempesta di vento e gettava le
onde nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul
cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: “Maestro, non
t’importa che moriamo?”. Destatosi, sgridò il vento e disse al mare: “Taci,
calmati!”. Il vento cessò e vi fu grande bonaccia. Poi disse loro: “Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?” (Mc.4,35-41).
L'aspetto
interessante è che il fatto termina con una domanda molto interessante: “Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?”, perchè Papa Francesco ha omesso questo episodio
in una enciclica che parla degli eventi climatici e naturali? Eppure
in questo episodio c'era proprio quel condimento necessario A NON AVERE PAURA
degli eventi naturali che viviamo ....
Non
vogliamo forzare alcuna risposta all'omissione del Papa, ma aggiungiamo un
altra domanda simile che Gesù rivolge ai suoi: «Quando il Figlio dell’uomo ritornerà, troverà
ancora la fede sulla terra?» (Lc
18, 8)
Domanda
da un milione di euro!! Abbiamo bisogno della fede istante per istante, momento
per momento, giorno dopo giorno, per questo Gesù dice anche: "Non affannatevi dunque per il domani, perché il
domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena" (Mt.6,34),
il che non vuol dire che dobbiamo campare alla giornata, sprecare cibo, acqua,
risorse naturali, disboscare, inquinare ecc.... Siamo sempre lì, LE
PRIORITA' attraverso le quali poi avremo le conseguenze come abbiamo spiegato
sopra, ma di questo il Papa ha
taciuto nell'enciclica ecologista.
E
invece, dice Gesù, com’è bello, com’è reale, che, avendo così bisogno
della fede, la fede sia grazia di Dio, sia dono di Dio e
che va richiesta, è la priorità per fare poi il resto. Gratia facit fidem, dice
san Tommaso: la grazia crea la fede, e non soltanto quando la fede inizia, ma la
grazia crea la fede istante per istante, momento per momento, giorno dopo
giorno, terremoto dopo terremoto, cataclisma dopo cataclisma. Per questo nella
Tradizione popolare e devozionale della Chiesa si benedicevano i campi da
coltivare, le case, i cibi, l'acqua, i fiumi perchè non straripassero e quando
il cataclisma irrompeva, non si perdeva la grazia della fede, al contrario, la
fede si rafforzava e si ricostruiva benedicendo Iddio....
E
del resto è sempre Gesù che insegna: « Che
giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria
anima? E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria
anima? Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione
adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando
verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi» (Mc.8,36-38)
Come è potuto accadere che ci siamo allontanati da tutto ciò? Come
può accadere che un Papa oggi scriva una enciclica sui cataclismi ed ometta
però l'episodio in cui Gesù ci insegna LE PRIORITA' che dobbiamo coltivare per
far fronte alle calamità naturali?
Non
abbiamo risposte e non le vogliamo dare perchè vogliamo ancora fidarci di Dio,
vogliamo fidarci dello Spirito Santo, vogliamo fidarci dell'Immacolata la cui
profezia del trionfo del Suo Cuore Immacolato sappiamo essere alle porte ...
vogliamo fidarci del fatto che i Vangeli ci insegnano come da certi mali
derivino dei beni più grandi, ma questa fede appunto non ci priva di dire dove
si annida il male, di scovarlo ed evitarlo, combatterlo quando addirittura ci
viene imposto sotto forma di nuova pastorale, una pastorale che sta ribaltando
le priorità della fede e che scende a patti, a compromessi con il "nuovo
ordine mondiale" - vedi qui - nel quale, ovviamente, non c'è
posto per la Sacra Famiglia, non c'è posto per il Divino Bambino, le cui porte
del cuore sono chiuse.
Per
dirla con San Giovanni Paolo II: "Noi uomini, chinati ancora una volta,
sul mistero di Betlemme, possiamo soltanto pensare con dolore quanto abbiano
perso gli abitanti della “Città di Davide”, perché non hanno aperto la
porta"...Noi gridiamo perché Cristo
abbia posto nell’intera vasta Betlemme del mondo contemporaneo; perché sia
concesso il diritto di cittadinanza a Colui che è venuto nel mondo... Il mondo,
che non accetta Dio, cessa di essere ospitale nei confronti dell’uomo! (Messaggio Urbi et Orbe - Natale
1981)
Sia lodato Gesù Cristo +
http://www.cooperatoresveritatis.net/it/non-cera-posto-per-loro-neppure-sulla-facciata-della-basilica-di-san-pietro
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