La Cassazione dà ragione
a p. Manelli: i beni restano
ai suoi fedeli
L’altro giorno mi arriva un messaggio, che ho taciuto. Riguarda i Francescani dell’Immacolata e il sequestro dei loro beni, quasi tutti immobili (conventi, case religiose etc), atto dovuto da parte della procura di Avellino a seguito della denuncia di due anonimi cornuti (sempre Francescani rinnegati e rinnegatori del Fondatore e della Regola) che accampando le accuse più strampalate e vergognose, ne avevano dichiarato l’appropriazione indebita e chissà quali abusi e mercimoni da parte dei Francescani fedeli alla Regola. Ma come la stessa Regola prevedeva, i religiosi non potevano intestarsi alcun bene, intestatari erano i sostenitori laici della benemerita e sventurata Congregazione. Insomma, robe che sapete e delle quali spesso ho scritto.
La procura di Avellino, vagliati i fatti e le accuse, scagionò completamente padre Manelli e dispose che i beni dei suoi frati fossero dissequestrati (qui). I soliti cornuti rinnegati, sotto anonimato, giacché è noto che il demonio così come i suoi servi mai lasciano tracce e firme, prima negarono sui giornali che tale disposizione era stata data e anzi incrementarono le calunnie (leggi qui) contro i fraticelli fedeli salvo dover rettificare in fretta e furia il giorno dopo (vedi foto notizia falsa, accanto); fecero di più, i rinnegati: ricorso in Cassazione perché venisse annullata la sentenza di Avellino favorevole a Manelli. Ed è qui la notizia, quella del messaggio che vi dicevo, che testuale vi cito:
«Proprio perché sei tu ti do una notizia in anteprima. Ma non va diffusa. Uscirà in grande stile sentenza alla mano. Vinto anche il ricorso in Cassazione sui beni. Inammissibile la richiesta di Sarno l’avvocato del Papa praticamente perché è quello nominato dai commissari. I beni dei Francescani dell’Immacolata restano alle associazioni che hanno sempre sostenuto la Congregazione. Non c’era dunque nulla di losco. Ti ricordi quel giornalista? Poveri con 30 milioni di beni! E che ci vuole a fare 30 milioni di immobili in tutto il mondo, radio e televisione e casa editrice? Sono stati dati dai benefattori e dai parenti in tanti anni di vita della Congregazione e Padre Stefano per mantenere la povertà francescana con l’assenso di san Giovanni Paolo II li affidò alle associazioni di laici. Pure a Padre Pio li davano. Mo’ staranno inferociti si butteranno ancora di più sulle trasmissioni delle lavannare con qualche suora spogliata pagata!».
Come accenna il messaggio, mica si erano limitati al ricorso (appena perso) in Cassazione, i rinnegati. Infatti, i commissari imposti da Santa Marta e dunque l’avvocato Sarno che rappresenta Bergoglio avevano aperto anche un altro procedimento parallelo: presso il tribunale civile di Avellino. Chiaramente anche questo lo persero su tutta la linea: il tribunale civile dava pienissima ragione a padre Manelli e rigettava la richiesta di nuovo sequestro dei beni della sua Congregazione.
In pratica: ad oggi tre sentenze della Repubblica Italiana hanno invariabilmente dato ragione a padre Stefano Manelli, torto ai rinnegati suoi avversari e ai pretoriani mandati dalla corte di Santa Marta e ordinato il dissequestro dei loro beni. Tre sentenze tutte a favore di Manelli! Ma le calunnie a mezzo stampa, anche queste invariabilmente, continuano…
Possono adesso dunque padre Manelli e “li boni frati”, i tanti laici loro sostenitori, brindare? No, no perché in questa storia per stessa ammissione di Bergoglio c’è in mezzo Satana, come con non poche inquietanti contraddizioni ammise col volto scuro il papa medesimo: «Io, io ho ordinato che voi foste commissariati, io ho ordinato che non celebraste più messa in latino, io ho voluto tutto questo…» e pochi secondi dopo, sempre più cupo in volto aggiunge, facendo sobbalzare non pochi: «lo capite che è satana che vi perseguita? È lui che vi vuole distruggere, vi odia perché voi nel vostro carisma, nella regola avete messo il voto mariano… e lui odia la Madonna e odia voi».
Ormai è filtrato quanto io avevo sempre saputo e detto, da prima che diventasse papa, e le testimonianze in tal senso aumentano, pubblicamente (vedi qui): Bergoglio ha un carattere tremendo, in Vaticano c’è un clima simile a quello che c’era sotto i generali in Argentina, di “terrore” è stato scritto da più parti e mormorano sempre di più in curia. Sì, Bergoglio è fatto così, è più forte di lui. E non accetta di perdere. E in cassazione ha perso, oggi.
Molti laici sostenitori dei Francescani dell’Immacolata – e si immagina anche padre Manelli in cuor suo – proprio adesso che è arrivato il meglio, s’aspettano il peggio: e si teme che siccome il papa, perché Sarno rappresentava lui, ha perso anche il ricorso in cassazione, adesso possa cercare rivalsa sui poveri Francescani dell’Immacolata: anzitutto, come aveva fatto balenare in caso di “sconfitta”, distruggendone la Regola, sminuendo e forse sopprimendo il voto mariano e ordinando che rimuovano dal saio i simboli del loro carisma kolbiano, ossia la medaglietta miracolosa dell’Immacolata. Riducendoli a comuni Francescani, possibilmente pronti a secolarizzarsi come tutti gli altri.
Ma infatti, già di Ognissanti mi era giunto nella posta questo messaggio, che vi copio pari pari:
«ULTIMA ORA: c’è stata una riunione dei superiori dei francescani dell’Immacolata, presente Pellettieri, assente Manelli, con il nuovo supervisore nominato dal vescovo di Roma, e i risultati sono stati questi: lui ha fatto delle proposte a cui loro devono dare risposta. O dentro o fuori. Le proposte sono state:1) eliminare il primo voto Mariano costitutivo e renderlo FACOLTATIVO.2) Eliminare il titolo di CORREDENTRICE3) Eliminare la medaglia miracolosa dalla veste dei frati (segno SUPERSTIZIOSO!!!)4) Eliminare il voto di povertà (ai FRANCESCANI!!!)5) Si concedono dispense SOLO a chi volesse sposarsi. No a chi volesse rifondare.Risultato: ADDIO FRANCESCANI DELL’IMMACOLATA.P.s. La riunione c’è stata il 29: FESTA DI SAN MICHELE ARCANGELO».
I dolori arrivano adesso.
Ma i Francescani dell’Immacolata, i laici loro sostenitori, padre Manelli non hanno mai confidato né nei tribunali umani né in alcuna altra cosa o gerarchia terrena: la loro sola unica vera speranza è nella fede e nella preghiera, il solo unico tribunale è davanti a Dio, il solo avvocato che hanno è Maria. E in effetti anche l’avvocato per i tribunali umani, Tuccillo, l’hanno dovuto pagare con una colletta tra i simpatizzanti laici, perché non avevano un euro per pagare le parcelle. Altri invece, i rinnegati, hanno soldi abbastanza per inventarsi cause. Perse.
Per adesso, nell’immediato, aspettiamoci gli spettacolini sconci orchestrati sui media dai ribelli con “testimonianze” artefatte di sporadiche improbabili suore spogliate da un ventennio che si contraddicono a vicenda pur di calunniare i confratelli fedeli. Tanto si sa: se tutte le 400 suore che son rimaste dentro i monasteri dicono che si trovano benissimo è perché “sono plagiate”. Del resto Lucifero è il principe della menzogna, il patrono dei calunniatori e il “nemico dei Francescani dell’Immacolata” manelliani, come dice il papa.
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