mercoledì 23 dicembre 2015

Anche io ho aperto la mia personale porta santa: quella della mia cameretta

Anche io ho aperto la mia personale porta santa: quella della mia cameretta, 

mi auguro che vada bene lo stesso, 

del resto chi siamo noi per giudicare una porta?!? 

Tutte le porte sono uguali davanti a Dio!!!



Può essere definita e utilizzata come "Porta Santa" quella di un luogo non consacrato?

Riprendo il pertinente commento di un lettore. Dovremmo fare la stessa osservazione per l'analoga iniziativa riguardante le carceri. (cfr. Quando la cella è una Porta Santa. Le iniziative giubilari nelle carceri italiane). Del resto nelle carceri era stato già profanato quel primo Giovedì Santo 2013... 

Papa Bergoglio ha aperto la "porta santa" all'ostello Caritas. [qui]
Questa "porta santa" non è la porta di una chiesa: luogo sacro della Presenza e della preghiera. Si associa, dunque, la "porta santa" ad un edificio non cultuale, non adibito alla liturgia, non consacrato a Dio ma adibito al servizio del prossimo.

A me sembra che le porte sante nei giubilei appartengano alle Chiese per una scelta non casuale: si entra in un luogo simbolico e consacrato per "elevare" la propria vita spiritualizzandola [ritrovandone la giusta rotta o rafforzarsi nel perseguirla]..

Entrare in un Ostello per quanto attraverso una sedicente "porta santa" ha un significato simbolico rovesciato: si entra con un pretesto religioso per proiettarsi in una dimensione orizzontale e sociologica.

A me pare assai significativo che questo particolare (uno dei mille imposti), con il quale si continua ad orizzontalizzare il Cattolicesimo, non sia quasi per nulla stato evidenziato, neppure nei siti cosiddetti tradizionalisti.

Non è un ingenuo. Usa i simboli della liturgia ma li rovescia e quest'apertura di una "porta santa" in un Ostello ne è l'ulteriore prova! (Pietro C.)

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2015/12/puo-essere-definita-e-utilizzata-come.html

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