1. Il dolore di qualunque persona non ci può lasciare insensibili.
2. È molto consolante il pensiero che tutto quello che con infinito affetto hai fatto per un tuo caro il Signore l’ha ritenuto fatto a sé. Non tanto per il merito (pure esso importante), ma per la gioia di aver fatto qualcosa per il Signore.
3. Il Catechismo della Chiesa Cattolica a proposito dei defunti dice che "la nostra preghiera per loro non solo può aiutarli, ma può anche rendere efficace la loro intercessione in nostro favore" (n. 958).
Pertanto la nostra preghiera, mentre alimenta una comunione di vita che ci è preziosa, ha una duplice efficacia: aiuta le loro anime a purificarsi, e giova a noi perché è come se aprissimo un varco tra noi e loro che ci permette di sentire quanto sia potente la loro intercessione davanti a Dio a nostro favore.
Dobbiamo sapere che le preghiere e i meriti della loro vita precedente stanno sempre in atteggiamento di supplica davanti a Dio per noi.
Pertanto la nostra preghiera, mentre alimenta una comunione di vita che ci è preziosa, ha una duplice efficacia: aiuta le loro anime a purificarsi, e giova a noi perché è come se aprissimo un varco tra noi e loro che ci permette di sentire quanto sia potente la loro intercessione davanti a Dio a nostro favore.
Dobbiamo sapere che le preghiere e i meriti della loro vita precedente stanno sempre in atteggiamento di supplica davanti a Dio per noi.
4. Portare un fiore sulle loro tombe è una testimonianza di fede nella comunione di vita che c’è tra noi e loro.
Sappiamo che ai nostri morti la vita non è tolta, ma trasformata, come dice la Liturgia della Chiesa.
Portare un fiore è un segno di affetto che senza dubbio è gradito a Dio ed è gradito anche ai nostri morti che dall’aldilà possono apprezzare il nostro gesto.
Sappiamo che ai nostri morti la vita non è tolta, ma trasformata, come dice la Liturgia della Chiesa.
Portare un fiore è un segno di affetto che senza dubbio è gradito a Dio ed è gradito anche ai nostri morti che dall’aldilà possono apprezzare il nostro gesto.
5. Ma indubbiamente vi sono altri fiori, ancor più preziosi che noi possiamo loro donare.
E questi fiori sono costituiti dalla celebrazione della S. Messa per loro e dalle altre opere di suffragio.
E questi fiori sono costituiti dalla celebrazione della S. Messa per loro e dalle altre opere di suffragio.
6. A questo proposito il Catechismo ricorda “la preghiera per i defunti di cui la Sacra Scrittura già parla: «Perciò Giuda Maccabeo fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato» (2 Mac 12,45)” (n. 1032).
E afferma che “fin dai primi tempi, la Chiesa ha onorato la memoria dei defunti e ha offerto per loro suffragi, in particolare il sacrificio eucaristico, affinché, purificati, possano giungere alla visione beatifica di Dio.
La Chiesa raccomanda anche le elemosine, le indulgenze e le opere di penitenza a favore dei defunti” (CCC 1032).
E afferma che “fin dai primi tempi, la Chiesa ha onorato la memoria dei defunti e ha offerto per loro suffragi, in particolare il sacrificio eucaristico, affinché, purificati, possano giungere alla visione beatifica di Dio.
La Chiesa raccomanda anche le elemosine, le indulgenze e le opere di penitenza a favore dei defunti” (CCC 1032).
7. Ti esorto a largheggiare più che puoi nel donare soprattutto questi fiori, che non diventano mai vecchi e il cui merito dura in eterno.
Padre Angelo
|
Nessun commento:
Posta un commento