sabato 10 ottobre 2015

la Chiesa è messa proprio bene….

Visti i tempi. Ed il tempo odierno ....



Insanae et vanae curae invadunt mentes nostras,
saepe furore replent corda, privata spe,
Quid prodest O mortalis conari pro mundanis,
si coelos negligas,
Sunt fausta tibi cuncta, si Deus est pro te.

Vane e folli preoccupazioni invadono la nostra mente
la pazzia ci riempie il cuore e ci deruba della speranza
O mortale, quale profitto dal mondo
se trascuri i cieli,
Se Dio è con te, ogni cosa ti sarà favorevole.


Il vescovo Vera Lòpez: “I gay sono i salvatori della Chiesa”

Raul VeraDavanti un uditorio che non superava le 80 persone, in un centro per pellegrini di Roma (Santa Teresa Couderc), il vescovo messicano Raúl Vera López ha affermato che gli attivisti delle lobby gay che si dichiarano cattolici e non condividono la retta dottrina, sono in realtà “los salvadores de la Iglesia” (“i salvatori della Chiesa”).
Monsignor Vera, che nel 2011 ha anche difeso la depenalizzazione dell’aborto, è stato il principale relato dell’evento chiamato “Ways of Love”, organizzato nei giorni scorsi tra l’altro dall’European Forum dei gruppi “cristiani” LGBT.
Il Forum ha promosso la creazione di una rete di attivisti LGBT di tutto il mondo (Stati Uniti, Germania, Cile, Kenya, e altri) denominato Global Network of Rainbow Catholics, che ha come suoi obiettivi immediati combattere le azioni e le parole dei vescovi afrcani durante il Sinodo della Famiglia, visto che al Sinodo preparatorio del 2014, i vescovi dell’Africa hanno svolto un ruolo importante nella difesa della famiglia naturale fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna.
Questo gruppo LGTB riceve finanziamenti dal Fondo Fastenopfer e da un importante fondazione degli Stati Uniti. La conferenza alla quale ha partecipato monsignor Raul Vera è stato tenuta sabato scorso, il giorno prima dell’apertura del Sinodo (che si concluderà il 25 ottobre), e mirava a presentare la prospettiva delle lobby gay. Nel suo discorso in lingua italiana, che è durato poco più di un’ora, il vescovo messicano ha spiegato alcune delle ragioni che, secondo lui, favoriscono le unioni omosessuali. Citando discutibilmente una serie di passi della Bibbia, in particolare il Vangelo di Matteo, il libro di Ezechiele e il Vangelo di Giovanni, il vescovo di Saltillo ha assicurato ai presenti che il Papa Francesco ha bisogno degli omosessuali perché “sono i salvatori della Chiesa”.
Per il vescovo messicano, il Santo Padre “ha gettato la dottrina e recuperato il Vangelo dell’amore e della misericordia” . Più volte nel suo discorso monsignor Vera ha definito assurdo qualificare le relazioni omosessuali come “intrinsecamente cattivi”, mettendosi così in netta contrapposizione rispetto al Catechismo della Chiesa Cattolica.
Come parte della sua dissertazione monsignor Vera ha presentato un video in spagnolo nel quale ha mostrato le testimonianze di attivisti gay del gruppo San Elredo della diocesi di Saltillo in Messico che hanno espresso il gradimento per la pastorale di “accoglienza” dell’ideologia delle lobby LGBT che questo vescovo pratica nella sua diocesi.
Con un atteggiamento di un po’ di disprezzo verso la famiglia naturale fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, monsignor Vera ha letto una lettera di un gay sposato con un altro uomo in Messico, e l’ha definita una lettera che offre un “bel contributo ed è profetica”. Il Vescovo ha anche detto che questi attivisti gay sono “profeti” da seguire in marcia “cambiare la Chiesa e il mondo”.
Nel mese di aprile di quest’anno, monsignor Vera ha deciso di mantenere al suo posto di sacerdote Adolfo Huerta Alemán, che ha dichiarato ad un giornale che teneva relazioni sessuali con frequenza e che se Dio “existía o no le valía ‘madres’”. Subito dopo un forte intervento del Vaticano sul caso, il sacerdote è stato rimosso.
In un altro esempio di disprezzo per il Magistero della Chiesa monsignor Raúl Vera ha assicurato che le persone omosessuali si formano nel vente materno ed ha chiamato “perversa” una donna che gli aveva espresso la sua preoccupazione per lo stile di vita gay del figlio.
C’è da ricordare che dopo che questo vescovo domenicano nella sua diocesi si era espresso a favore delle unioni omosessuali, alcuni fedeli hanno collocato un cartello presso la Cattedrale di Saltillo nella quale si leggeva “queremos un Obispo católico” (“vogliamo un vescovo cattolico”).
Matteo Orlando
http://www.lafedequotidiana.it/il-vescovo-vera-lopez-i-gay-sono-i-salvatori-della-chiesa/
Ma la cosa che colpisce, nelle parole del vescovo, è che in realtà negava le parole di papa Francesco, che parlando di matrimonio omosessuale prima di diventare Papa scriveva: “Non è semplicemente una lotta politica, ma il tentativo di distruggere il disegno di Dio”, e definiva il disegno di legge poi approvato in Argentina una “mossa del padre della menzogna, che cerca di confondere e ingannare i figli di Dio”. 
Se anche i vescovi si dimenticano del Papa (e lasciamo perdere le Scritture) la Chiesa è messa proprio bene…. 

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