venerdì 23 dicembre 2011

Kalenda 2011: canto latino, canto italiano e libretto della veglia e messa natalizia papale



Uno dei problemi nel cantare la Kalenda, cioè l'annuncio solenne della festa del Natale secondo il Martirologio Romano, che si usa per l'ufficio notturno (mattutino) oppure oggi al termine della veglia prima della Messa della Notte, è quello di calcolare la "luna", ovvero il giorno lunare dell'anno in corso. Anche io avevo calcolato male (non sono un asso in matematica, mai stato)... Comunque la luna per il 2011 è "undetricesima", cioè "ventinovesima".
Ecco qui sotto il testo, latino e italiano, per la Kalenda di questo imminente Natale, come la riporta il LIBRETTO DELLA MESSA DELLA NOTTE SANTA curato dall'Ufficio delle celebrazioni liturgiche del Pontefice. Alla Messa viene fatto precedere l'intero Ufficio delle letture cantato in gregoriano. Splendido.


Octavo Kalendas Ianuarii, Luna undetricesima,
innumeris transactis saeculis a creatione mundi, quando in principio Deus creavit caelum et terram, et hominem formavit ad imaginem suam; permultis etiam saeculis ex quo post diluvium Altissimus in nubibus arcum posuerat signum foederis et pacis; a migratione Abrahae, patris nostri in fide, de Ur Chaldaeorum saeculo vigesimo primo; ab egressu populi Israël de Aegypto, Moyse duce, saeculo decimo tertio; ab unctione David in regem anno circiter millesimo; hebdomada sexagesima quinta iuxta Danielis prophetiam; Olympiade centesima nonagesima quinta; ab Urbe condita anno septingentesimo quinquagesimo secundo; anno imperii Caesaris Octaviani Augusti quadragesimo secundo, toto orbe in pace composito, Iesus Christus, aeternus Deus aeternique Patris Filius, mundum volens adventu suo piissimo consecrare, de Spiritu Sancto conceptus   novemque post conceptionem decursis mensibus in Bethlehem Iudae nascitur ex Maria Virgine factus homo.
Nativitas Domini nostri Iesu Christi secundum carnem!

Venticinque dicembre, luna ventinovesima
Trascorsi molti secoli dalla creazione del mondo, quando in principio Dio aveva creato il cielo e la terra e aveva fatto l’uomo a sua immagine;
e molti secoli da quando, dopo il diluvio, l’Altissimo aveva fatto risplendere l’arcobaleno, segno di alleanza e di pace;
ventuno secoli dopo la partenza da Ur dei Caldei di Abramo, nostro padre nella fede;
tredici secoli dopo l’uscita di Israele dall’Egitto sotto la guida di Mosè;
circa mille anni dopo l’unzione di Davide quale re di Israele;
nella sessantacinquesima settimana,secondo la profezia di Daniele;
all’epoca della centonovantaquattresima Olimpiade;
nell’anno 752 dalla fondazione di Roma;
nel quarantaduesimo anno dell’impero di Cesare Ottaviano Augusto;
quando in tutto il mondo regnava la pace, Gesù Cristo, Dio eterno e Figlio dell’eterno Padre, volendo santificare il mondo con la sua venuta, essendo stato concepito per opera dello Spirito Santo, trascorsi nove mesi, nasce in Betlemme di Giuda dalla Vergine Maria, fatto uomo:
Natale di nostro Signore Gesù Cristo secondo la natura umana.

Qui di seguito due video: il primo con il canto dell'Annuncio di Natale in latino, dalla veglia natalizia dell'anno scorso in San Pietro (qui lo spartito con la musica), e il secondo video, con l'adattamento italiano della melodia gregoriana segnalatoci dall'autore, Giancarlo, che ringrazio.




Il testo secondo il Martirologio in italiano (CEI)
Venticinque dicembre, luna ventinovesima
Trascorsi molti secoli dalla creazione del mondo, quando in principio Dio creò il cielo e la terra e plasmò l’uomo a sua immagine; e molti secoli da quando, dopo il diluvio, l’Altissimo aveva fatto risplendere tra le nubi l’arcobaleno, segno di alleanza e di pace; ventuno secoli dopo che Abramo, nostro Padre nella fede, migrò dalla terra di Ur dei Caldei; tredici secoli dopo l’uscita del popolo d’Israele dall’Egitto sotto la guida di Mosè; circa mille anni dopo l’unzione regale di Davide; nella sessantacinquesima settimana secondo la profezia di Daniele; all’epoca della centonovantaquattresima Olimpiade; nell’anno settecentocinquantadue dalla fondazione di Roma; nel quarantaduesimo anno dell’impero di Cesare Ottaviano Augusto, mentre su tutta la terra regnava la pace, Gesù Cristo, Dio eterno e Figlio dell’eterno Padre, volendo santificare il mondo con la sua piissima venuta, concepito per opera dello Spirito Santo, trascorsi nove mesi, nasce in Betlemme di Giuda dalla Vergine Maria, fatto uomo: Natale di nostro Signore Gesù Cristo secondo la carne.


Testo preso da: Cantuale Antonianum http://www.cantualeantonianum.com/#ixzz1hLPQB0Vk
http://www.cantualeantonianum.com

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