Santi Martiri Nigeriani che seguite l'agnello appena nato, pregate per noi!
"Sarete odiati da tutti a causa del mio nome.
Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato"
Vangelo di oggi, 26 dicembre: Mt 10,17-22
Santo Stefano, il primo martire, la cui memoria è collocata a ridosso del Natale non è lì per caso: sta a ricordarci continuamente che il Bambino di Betlemme è fonte di contraddizione, e tanti - ai suoi tempi e ai nostri - tentano di chiudere la bocca a lui e ai suoi testimoni. Il bambino Gesù che è nato è fin da subito minacciato e insidiato dall'"enorme drago" dell'Apocalisse, che vuole ingoiarlo insieme a sua Madre, la Vergine fatta Chiesa.
Ancora bombe islamiche hanno insanguinato una comunità in preghiera, nella notte del 25 dicembre. Qui la notizia dell'ANSA. La parrocchia cattolica di Santa Teresa, nella capitale della Nigeria, è stata assaltata con autobombe durante la Messa natalizia, 19 - per ora - i morti accertati. Anche altre comunità cristiane, non cattoliche, hanno subito vergognosi attacchi durante la preghiera. In tutto 32 i caduti.
Nuovi martiri, per i quali vi invito non tanto a pregare, ma ad invocarli subito, sperando che anche la Santa Sede nei suoi comunicati, sappia con coraggio riprendere le parole scandalose di perdono di Santo Stefano mentre veniva lapidato per la sua testimonianza a Cristo: "Signore, non imputare loro questo peccato!" (At 7,60). Preghiamo, allora, perchè Dio perdoni quanti compiono queste scelleratezze e li converta; e come San Paolo fu conquistato da Santo Stefano, così questi fondamentalisti di oggi possano essere conquistati a Cristo dalle loro vittime innocenti.
Martirio di s. Stefano
Testo preso da: Cantuale Antonianum http://www.cantualeantonianum.com/#ixzz1hZlZXrK6
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