venerdì 30 dicembre 2011

Vescovo brasiliano parla chiaro: "N.O.: da Natale darò solo la Comunione in ginocchio. Vietato negarLa ai fedeli che si inginocchiano"


 





Le fotografie sono della Novena
alla Madonna del Rosario
di san Nicandro Garganico
30 Sett. 2011

Un altro bell'esempio di applicazione della "Riforma della Riforma" sull'esempio di Benedetto XVI: un Vescovo brasiliano da Natale in Cattedrale la S. Comunione si potrà ricevere solo in ginocchio. Il prelato però va oltre: nella lettera pastorale aggiunge che è un abuso gravissimo negare la S. Comunione ai fedeli che si inginocchino per riceverLa: anche laddove le Conferenze Episcopali abbiano concesso la possibilità di riceverLa in piedi, si tratta appunto solo di possibilità, restando in vigore il diritto dei fedeli di inginocchiarsi per comunicarsi.
Dovrebbero leggersi meglio i documenti della Congregazione quei simpatici fratacchioni capuccini che a San Remo -un posto tra tanti- hanno negato con cafona platealità la S. Comunione ad un fedele inginocchiato.

Roberto di Messainlatino


Il sito Salvem a Liturgiam! ha pubblicato una lettera di S. E. monsignor Antonio Keller, Vescovo di Frederico Westphalen, in Brasile, sulla distribuzione della Santa Comunione.

Il Vescovo ricorda la necessità che il fedele sia in stato di grazia per ricevere il Corpo di Cristo e ha condotto una chiara distinzione tra il pane comune, nutrimento del corpo, e il pane eucaristico, Corpo, Sangue, Anima e Divinità del Signore, per nutrire l'anima.
Il prelato fa cenno anche all'obbligo di mantenere il digiuno nell'ora precedente, e raccomanda l'osservanza delle modalità dei gesti e il modo di ricevere la Santa Eucaristia.
La lettera ha annunciato che, da Natale in Cattedrale il vescovo distribuirà ai fedeli la S. Comunione sempre in ginocchio su un inginocchiatoio, come nella foto.

Non meno interessante è questo paragrafo dalla lettera del vescovo Keller:
"La negazione della Santa Comunione ai fedeli a causa della posizione in ginocchio, dovrebbe essere considerata una grave violazione di uno dei diritti più fondamentali dei fedeli cristiani, e cioè quello di essere assistiti dai loro pastori attraverso sacramenti (CDC, Canone 213). Anche in luoghi dove la Congregazione ha approvato che la Comunione si possa ricevere in piedi secondo gli adeguamenti ammessi dalle Conferenze Episcopali ... [la Congregazione] ha stabilito che ai fedeli che scelgono di comunicarsi in ginocchio non potrà essere negata la Santa Comunione per tale motivo (Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Lettera del 1 luglio 2002, Notitiae (2002) 582-585). "

Fonte: Acción Litúrgica
via:
http://blog.messainlatino.it/2011/12/vescovo-brasiliano-parla-chiaro-no-da.html

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