Fondamentalmente
Devo confessare che quando l’ho saputo
mi è scappato un po’ da ridere. In un articolo su Nuova Europa dedicato
ai fondamentalismi cristiani è finito incluso anche il sito di
Samizdatonline. Dopo un elenco di persone e siti che conterrebbero
pericolosi riferimenti al cardinale Caffarra, monsignor Schneider e
Stanisław Grygiel, troviamo scritto questo:
Il cardinale Burke ha affermato che
nel caso dell’Amoris Laetitia, «non si tratta di magistero». Come dire:
non vincola nessuno. La sua intervista a Repubblica del 10 aprile 2016
ha trovato spazio, oltre che sui siti fondamentalisti tipo
Corrispondenza romana, Riscossa cristiana ecc., su una miriade di altri
siti di cattolici che si mostrano più o meno scandalizzati da papa
Francesco: lafedequotidiana, chiesaepostconcilio, apostatisisidiventa,
lamadredellachiesa, samizdatonline, si si no no, unavox,
ilgiudiziocattolico e moltissimi altri. Naturalmente anche sul sito di
Magister e su La bussola quotidiana; ma in questi due casi anche per
dovere di cronaca.
Intanto non si capisce se Samizdatonline
è più scandalizzato o meno scandalizzato. Scandalizzato così-così? Del
tipo “O mi mi signora Gina”? Naah, se siamo nell’elenco siamo certo nei
cattivi. Il che mi obbliga a qualche precisazione, dato che di
Samizdatonline sono, a causa della mia mancanza di riflessi nel tirarmi
indietro in tempo, presidente indegno ormai da qualche anno.
La nostra associazione è nata una
dozzina di anni fa per raccogliere quanti cercano di mantenere una
presenza cattolica su internet. E’ un’insalata mista di tante
sensibilità ma, come descritto anche nello statuto, “riconosce
l’autorevolezza morale dell’insegnamento della Chiesa Cattolica, come
formulato dal Magistero ed espresso dal Pontefice”. Sensibilità diverse,
ho detto: infatti nel giro delle nostre mailing list ci siamo tante
volte accapigliati in discussioni accese su questo o quell’argomento.
Ma, credeteci, riconoscendo sempre di avere per Madre la Chiesa.
Il nostro sito è un riflesso di questa
diversità: e se ora che i blog sono un poco passati di moda non
riusciamo neanche a mantenerlo tanto e gestire molti contributi
originali, non mi risulta che sia mai apparso in esso qualcosa di
“scandalizzato” nei termini riportati.
Mi dicono che il problema sono i link:
nella fattispecie, uno ad un articolo critico di Magister. Ossignùr! Chi
mantiene un sito sa bene la storia dei link: li metti, e poi li
dimentichi. Quelli sulla home page del mio blog metà sono morti, ed un
paio li dovrei effettivamente levare. Si sa: la gente cambia. Fino a
ieri Magister era un vaticanista riverito; ma da un po’ risulta alquanto
sgradito a certuni. Pare che il fondamentalismo sia come la lebbra:
basta il minimo contatto e ti si appiccica. Dovrebbero andare in giro
con un campanellino, quelli.
E qui apriamo una certa parentesi. Il
link a Magister c’è e io lo lascerei. Perché dice cose interessanti;
perché è spesso informato; perché non si limita a rimandare la velina
come fanno tanti altri. Devo vergognarmi di lui?
Samizadtonline è stata
fatta per parlare con chiunque; nel momento in cui abbiamo un Papa che
accoglie in Vaticano eretici espliciti come i luterani e imam musulmani,
mi sembrerebbe strano censurare chi si professa cattolico e fedele al
magistero, se pur non sono a volte d’accordo con quello che dice.
Devo dire che non sono avvezzo a
sentirmi dare del fondamentalista, anche se rientra nel novero degli
aggettivi che mi sono stati rivolti nel corso di innumerevoli
discussioni, spesso da mangiacristiani incalliti. Ero molto più abituato
ad “integralista”: era l’insulto comune con cui i mezzi di
comunicazione laicisti indicavano me e il movimento al quale appartengo.
Non solo da loro: anche da alcuni fratelli cattolici che vivevano e
vivono un’appartenenza al cristianesimo con una visione diciamo un poco
differente, quelli che uno di loro ha chiamato “cristiani adulti”; a
volte così adulti da non essere nemmeno più cristiani. Poiché
l’estensore dell’articolo ha, in passato, condiviso con me l’essere il
bersaglio di questo epiteto mi sarei aspettato un poco più di prudenza
prima di usare etichette da applicare a mo’ di francobollo su tutto ciò
che è reo di non attenersi pedissequamente ad una certa vulgata
contemporanea.
Come tutte le definizioni un po’ fasulle
e vaghe, “fondamentalista” va parecchio stretto a chiunque: a me tira
sul cavallo e prude un sacco. Vorrei rassicurare: qui si è
fondamentalmente fedeli alla Chiesa, quella che a sua volta ha come
fondamento gli apostoli e i profeti, avendo come pietra d’angolo lo
stesso Cristo Gesù. Non abbiamo intenzione di ereticizzarci o di
diventare scismatici.
Si cerca di essere cristiani al meglio che si può, e se questo significa essere perseguitati anche dai fratelli nella fede, oh beh, condividiamo il fardello con parecchi personaggi illustri: da d. Giussani a Padre Pio. Loro santi, noi indegni cristianelli che cercano il vero, il bello e il giusto: tenetene conto, voi giudici.
Berlicche socio di SamizdatOnLine
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