Il Vescovo Schneider: “In epoche di crisi, Dio si serve dei piccoli”
Ancora una volta attingiamo dalle fonti estere ciò che si muove nell'orbe cattolico. Su Onepeterfive,
Mons. Athanasius Schneider dagli U.S. A. - Il resoconto di Maike
Hickson, 21 ottobre 2016 e, di seguito, una breve relazione del vescovo.
Il 20 ottobre, Sua Eccellenza il Vescovo Athanasius Schneider ha onorato
ancora una volta con la sua visita i canonici regolari del New
Jerusalem e il loro priorato dell’Annunciazione della Beata Vergine
Maria in Charles Town, in West Virginia. Vi ha celebrato una messa bassa accompagnata
da bei canti intonati da un coro. Alla celebrazione erano presenti
anche famiglie numerose e il Vescovo Schneider ha dato la prima
comunione a un bambino. Dopo la santa messa, Sua Eccellenza ha fatto un
breve discorso parlando a braccio.
Il Vescovo Schneider: “In epoche di prova e di crisi, lo Spirito Santo utilizza … i piccoli nella Chiesa…”
Questa breve relazione è stata intima e molto ben accolta dai fedeli,
alcuni dei quali desideravano presentare e hanno potuto farlo questioni
molto pressanti al santo vescovo che li ha ascoltati più tardi
conversando di persona con loro fuori dalla Chiesa. È sempre molto
emozionante osservare l’umiltà e la grande amabilità del Vescovo
Schneider – specialmente nei confronti dei piccoli –, nonché la sua
profonda fede e il suo amore per i peccatori. La sua fiducia nell’aiuto
della Madre di Dio è sempre viva. Egli ribadisce anche che bisogna
sempre parlare in modo caritatevole e rispettoso con i membri della
Chiesa cattolica con cui ci possiamo trovare in completo e giustificato
disaccordo.
Inoltre, in un colloquio privato con me e mio marito dopo la santa
messa, il Vescovo Schneider ha esortato i cattolici a firmare la recente
Dichiarazione di fedeltà agli immutabili insegnamenti della chiesa sul matrimonio e alla sua immutabile disciplina. A tal fine, pubblichiamo qui il link all’appello,
che è stato firmato non solo dallo stesso Vescovo Schneider, ma anche
dal Cardinal Carlo Caffarra e dal Cardinal Raymond Burke, oltre a un
numero di altri firmatari che ha raggiunto il numero di seimila persone.
Dopo la pubblicazione di questa dichiarazione – che rifiuta le
alterazioni all’insegnamento morale tradizionale della Chiesa cattolica
sul matrimonio e sulla famiglia presenti nell’esortazione post-sinodale Amoris Laetitia – molti sacerdoti e teologi l’hanno firmata. C’è da sperare che essa possa diventare – come il precedente Appello filiale
che è stato firmato da più di un milione di cattolici – un segno onesto
e perseverante della fedeltà di molti cattolici in tutto il mondo.
Oltre a questo documento, il Vescovo Schneider rivolge a noi fedeli che
dobbiamo far fronte alla crisi e alle confusioni attuali all’interno
della Chiesa cattolica altre raccomandazioni. Nel suo breve discorso
dopo la messa del 20 ottobre, ci ha raccomandato di mantenerci saldi
nella fede e fiduciosi, consapevoli del fatto che la Chiesa è nelle mani
di Dio, Che è più forte di qualsiasi papa o vescovo. Pertanto, secondo
Schneider, Nostro Signore si servirà ancora una volta dei piccoli della
Chiesa come canali di grazia e di rinnovamento. Questo prelato magnanimo
e caritatevole ci esorta a continuare ad essere caritatevoli nei
confronti dei nostri avversari e di mantenere il senso della comunione
tra i membri del Corpo Mistico di Cristo, quando qualcuno dei suoi
membri più forti può aiutare quelli più deboli.
Leggete il testo completo di questo discorso, registrato e trascritto da
me con il permesso di diffonderlo pubblicamente da parte di Sua
Eccellenza il Vescovo Athanasius Schneider. Ho cercato di fare il mio
meglio per riportare le sue parole con la massima fedeltà ed esattezza,
anche se alcune di esse non sono riuscita a decifrarle.
* * *
Vescovo Athanasius Schneider
Charles Town, West Virginia, 20 ottobre 2016
Cari fratelli e sorelle,
Sono felicissimo di vedere che sono presenti anche bambini, molti
bambini, gente giovane, famiglie: ciò è davvero un segno di rinnovamento
autentico della Chiesa e ci può dare veramente fiducia e speranza nel
clima di confusione di cui siamo testimoni tanto all’esterno come
all’interno della Chiesa. Continuiamo quindi ad aver fede e fiducia,
quella fede sovrannaturale nel fatto che la Chiesa è nelle mani di Dio.
La Chiesa non è nelle nostre mani. La Chiesa non è nelle mani del papa o
dei vescovi. La Chiesa è nelle mani di Dio. Egli è il Capo. Egli è la
testa della Chiesa. Rinnoviamo questa fede, perché la Chiesa è
essenzialmente una realtà sovrannaturale, anche se ha anche il suo lato
umano e visibile.
Forse, in quest’epoca di crisi, ci concentriamo troppo sulla parte umana
della Chiesa, nella quale possiamo osservare le debolezze e il
tradimento; ma la realtà invisibile, mistica, sovrannaturale della
Chiesa è più grande e più forte. E nessuna fragilità o tradimento umani
potranno distruggere la Chiesa, neanche se provengono dai membri più
alti della gerarchia. Così è sempre stato in duemila anni di storia
della Chiesa. Quindi, quando recitiamo nel Credo: “Credo la Chiesa, una,
santa, cattolica, apostolica” dobbiamo rinnovare la nostra fede nel
fatto che la Chiesa è un’opera di Dio. E ovviamente, in epoche di prova e
di crisi, lo Spirito Santo usa di solito i piccoli della Chiesa, quelli
che non sono in posizioni di potere – mi riferisco al potere
amministrativo. È stato così sempre. Dio sceglie sempre i piccoli,
quelli che appartengono alla Nostra Signora, i servi di Dio.
Nostro Signore si è fatto piccolo quando è stato bambino; Nostro Signore
ha scelto come apostoli dei semplici pescatori; Nostro Signore, nella
Sua preghiera, ringrazia il Padre di aver scelto i piccoli per rivelare
loro i misteri del Regno. E questa è una verità che si riferisce alla
realtà soprannaturale della Chiesa, perché siamo il Corpo Mistico di
Cristo. Manteniamolo forte il Corpo Mistico di Cristo, nel quale siamo
tutti connessi gli uni agli altri, in modo vivo, in modo veramente
sovrannaturale e reale. Con questa connessione, ogni membro della Chiesa
aiuta l’altro. Siamo realmente come un corpo vivente, le cui parti sono
connesse, e anche la Chiesa lo è. A volte una parte del Corpo di Cristo
è debole, e può essere quella composta dalle persone che si trovano al
potere, dalla gerarchia; quindi lo Spirito Santo usa i piccoli tra
quanti formano parte del Suo corpo per rafforzare quanti si trovano
visibilmente al potere. Credo che sia ciò che lo Spirito Santo opera in
tutti i tempi. E così anche voi, miei fratelli e sorelle, e i piccoli, i
bambini piccoli e innocenti con le loro preghiere, coi loro sacrifici
sono quelli che rinnovano la Chiesa. Queste grazie si verificano quando
la santa messa viene celebrata con riverenza, con fede, con dignità, in
questi luoghi in cui Nostro Signore viene veramente adorato come Dio
durante la santa comunione – interiormente ed esteriormente –, in questi
luoghi avviene il vero rinnovamento della Chiesa. Questo è il potere
dello Spirito Santo. E persino le alte gerarchie della Chiesa non
possono fermarlo. Nemmeno il papa può fermarlo, perché si tratta
dell’opera dello Spirito Santo. E il papa è più debole dello Spirito
Santo: è solo un debole ministro di Cristo.
Così, rinnoviamo realmente la nostra fede sovrannaturale profonda e
preghiamo e facciamo sacrifici per il papa e per i vescovi affinché
possano ricevere nuove forze, nuovi doni dello Spirito Santo, in
particolare il dono del coraggio, della fortezza, di testimoniare la
fede, difenderla, e orientare le loro vite a Cristo. Vi prego di pregare
per loro, e affinché Dio mandi un numero sempre maggiore [parole
incomprensibili] di pastori della Chiesa a tutti i livelli, che abbiano
il coraggio degli apostoli e che diano le loro vite per questa verità e
per il bene delle anime.
Così, miei cari fratelli e sorelle, ricordiamoci che quest’epoca – come
tutte le epoche di crisi e di prova – è un’epoca di grazie speciali. E
chiedete a Nostro Signore di rafforzare la vostra fede, la fede
sovrannaturale, e di rendervi orgogliosi della fede cattolica.
Conoscete la vostra fede. Avete il Catechismo. Avete il Catechismo di
Baltimora, il Catechismo tradizionale e sapete che questa è la fede.
Avete Nostro Signore qui, nella santa messa e nella santa comunione;
avete i santi; avete la speranza. Siate quindi grati a Dio e orgogliosi
della fede cattolica.
Non vi lasciate confondere da nessuno, e dite sempre: “So in Chi credo”.
Come ha affermato San Paolo? “Io so”. E per questa mia fede cattolica
sono pronto a soffrire quando non è così [parole incomprensibili] … e
questo è il nostro tesoro, miei cari fratelli e sorelle. La fede
cattolica, Nostro Signore nell’Eucaristia, e quando abbiamo Nostro
Signore nell’Eucaristia abbiamo tutto: questo è il nostro mistero, e per
questo siamo le persone più ricche del mondo.
Sia lodato Nostro Signore Gesù Cristo, ora e per sempre. Amen.
[Traduzione a cura di Chiesa e post concilio]
[Traduzione a cura di Chiesa e post concilio]
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