L’armatura che il cristiano deve indossare ogni mattina prima di affrontare il mondo
La Guerra … fa rumore
Sparatorie. Bombe. I segni della battaglia sono chiari. L’attacco è palese.
Ma
questa è una guerra diversa. Il nemico è silenzioso. Furtivo. Spesso
sconosciuto. Gli attacchi sopraggiungono nei momenti di debolezza,
disattenzione, tentazione. La moralità e la virtù sono messe sotto
pressione ed alla prova. Questa guerra riguarda il modo in cui
difendete voi stessi. Non servono bombe né pistole, ma una vera
armatura.
«Armor of God – L’armatura» di Dio è un
piccolo video realizzato dai Life Teen, un gruppo di ragazzi americani,
per evangelizzare, tradotto e sottotitolato in italiano a cura di È il Cielo che Regge la Terra
I consigli di s. Paolo per la lotta spirituale (Ef 6, 10-20)
«Per
il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza.
Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del
diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di
sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i
dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che
abitano nelle regioni celesti. Prendete perciò l’armatura di Dio, perché
possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver
superato tutte le prove. State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la
verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come
calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete
sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i
dardi infuocati del maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la
spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. Pregate inoltre
incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello
Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per
tutti i santi, e anche per me, perché quando apro la bocca mi sia data
una parola franca, per far conoscere il mistero del vangelo, del quale
sono ambasciatore in catene, e io possa annunziarlo con franchezza come è
mio dovere».
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