Catena di preghiere a San Giuseppe
Appresi la devozione a San Giuseppe alla Querce, nei primi anni di sacerdozio. I Padri erano molto devoti, soprattutto perché, durante la guerra, lo Sposo della Vergine aveva protetto il Collegio dai bombardamenti. Le Suore poi avevano con lui un rapporto di assoluta familiarità: dalla sua statua miracolosa, che conservavano nei loro appartamenti, riuscivano a ottenere ogni grazia; se poi la grazia tardava a venire, mettevano il povero San Giuseppe fuori della finestra, al freddo, finché non le avesse esaudite.
Ripensavo in questi giorni al legame che unisce San Giuseppe alla Chiesa. Nel 1847 il Beato Pio IX estese a tutta la Chiesa la festa del suo Patrocinio, che era già celebrata in alcune diocesi (a Roma dal 1478) e presso alcuni ordini religiosi (fra i Barnabiti dal 1726) nella terza domenica dopo Pasqua (fu successivamente trasferita al terzo mercoledí dopo Pasqua e infine soppressa, nel 1955, da Papa Pio XII, che la sostituí con la festa di San Giuseppe Artigiano, assegnata al 1º maggio). Lo stesso Pio IX, l’8 dicembre 1870, dichiarò San Giuseppe Patrono della Chiesa universale.
Ebbene, stavo pensando che dovremmo forse “rammentare” a San Giuseppe, con la stessa santa sfacciataggine delle Suore della Querce, i suoi “doveri” verso la Chiesa. E pertanto vorrei proporre ai miei lettori una catena di preghiere a San Giuseppe perché protegga la Chiesa, di cui è Patrono, in un momento per lei così delicato. E propongo di farlo, aggiungendo al Rosario ogni giorno (o almeno una volta alla settimana, il mercoledì) la preghiera composta da Leone XIII e posta in calce all’enciclica Quamquam pluries del 15 agosto 1889, che mi sembra particolarmente indicata. Ne riporto il testo originale latino, insieme con le traduzioni italiana e inglese.
Ad te beáte Jóseph,
in tribulatióne nostra confúgimus,
atque, imploráto Sponsæ tuæ sanctíssimæ auxílio,
patrocínium quoque tuum fidénter expóscimus.
Per eam, quǽsumus,
quæ te cum immaculáta Vírgine Dei Genetríce
conjúnxit, caritátem,
perque patérnum,
quo Púerum Jesum ampléxus es, amórem,
súpplices deprecámur,
ut ad hereditátem,
quam Jesus Christus acquisívit Sánguine suo,
benígnus respí́cias,
ac necessitátibus nostris tua virtúte et ope succúrras.
Tuére, o Custos providentíssime divínæ Famíliæ,
Jesu Christi súbolem eléctam;
próhibe a nobis, amantíssime Pater,
omnem errórum ac corruptelárum luem;
propítius nobis, sospitátor noster fortíssime,
in hoc cum potestáte tenebrárum certámine
e cælo adésto;
et sicut olim Púerum Jesum
e summo eripuísti vitæ discrímine,
ita nunc Ecclésiam sanctam Dei ab hostílibus insídiis
atque ab omni adversitáte defénde:
nosque síngulos perpétuo tege patrocínio,
ut ad tui exémplar et ope tua suffúlti,
sancte vívere, pie émori,
sempiternámque in cælis beatitúdinem
ássequi possímus. Amen.
A te, o beato Giuseppe,
stretti dalla tribolazione ricorriamo
e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio,
insieme con quello della tua santissima Sposa.
Deh! Per quel sacro vincolo di carità,
che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio,
e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesú,
riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno,
la cara eredità
che Gesú Cristo acquistò col suo sangue,
e col tuo potere e aiuto soccorri ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido Custode della divina Famiglia,
l’eletta prole di Gesú Cristo;
allontana da noi, o Padre amantissimo,
la peste di errori e di vizi che ammorba il mondo;
assistici propizio dal cielo
in questa lotta contro il potere delle tenebre,
o nostro fortissimo protettore;
e come un tempo salvasti dalla morte
la minacciata vita del bambino Gesú,
cosí ora difendi la santa Chiesa di Dio
dalle ostili insidie e da ogni avversità;
e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio,
affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso
possiamo virtuosamente vivere, piamente morire,
e conseguire l’eterna beatitudine in cielo. Amen.
To you, O blessed Joseph,
do we come in our tribulation,
and having implored the help
of your most holy Spouse,
we confidently invoke your patronage also.
Through that charity,
which bound you
to the Immaculate Virgin Mother of God,
and through the paternal love,
with which you embraced the Child Jesus,
we humbly beg you graciously
to regard the inheritance
which Jesus Christ has purchased by his Blood,
and, with your power and strength,
to aid us in our necessities.
O most watchful Guardian of the Holy Family,
defend the chosen children of Jesus Christ;
O most loving father, ward off from us
every contagion of error and corrupting influence;
O our most mighty protector,
be propitious to us and from heaven assist us
in our struggle with the power of darkness;
and, as once you rescued the Child Jesus
from deadly peril,
so now protect God’s Holy Church
from the snares of the Enemy and from all adversity;
shield, too, each one of us
by your constant protection,
so that, supported by your example and your aid,
we may be able to live piously, to die holily,
and to obtain eternal happiness in heaven. Amen.
Assicuro la mia preghiera a San Giuseppe, alla fine del Rosario, almeno una volta a settimana. (spiego perchè almeno una volta a settimana: spesso recito il Rosario in Chiesa, dove NON ho il libretto delle preghiere appresso.... se sono a casa, invece, vi assicuro che, ogni volta, reciterò, fino a Pentecoste, la preghiera a San Giuseppe)
RispondiElimina....chissà, magari la stampo e la metto nel portafogli :-)