Il
Quotidiano Avvenire ha voluto dedicare un Articolo alla prima Messa celebrata dal Beato Paolo VI il
7 marzo 1965 con il Messale riformato italiano-latino a norma
dal Concilio Vaticano II e pubblicato il 12 marzo di quello stesso anno con l'imprimatur,
in Italia, del Cardinale Giacomo Lercaro, Presidente per la Liturgia della
Conferenza Episcopale Italiana.
L' illustre Teologo ( e Compositore ) Mons. Pierangelo Sequeri ha
scritto alcune “considerazioni” di circostanza.
Su Vatican Insider A. Tornielli ha invece sottolineato
la provvisorietà temporale del Messale del ’65 protagonista dell’anniversario.
Il titolo del lungo Articolo è eloquente: “Cinquant'anni fa la
prima versione del rito romano post-conciliare, introdotta in forma
sperimentale nel marzo 1965. È il primo abbozzo della riforma liturgica che
porterà al nuovo messale, entrato in vigore nel novembre 1969” .
L'Articolo di Tornielli reca però qualche inesattezza quando parla
di "nuovo rito" : in realtà il Messale del '65 sia
pur con alcuni tagli è ancora il Messale Romano che i Padri Conciliari tennero a tutelare.
E’ vero che la brevissima vita del Messale del '65 induce a
considerare la sua transitorietà prima dei cambiamenti radicali operati
dal Consilium ad exequendam Constitutionem de Sacra Liturgia ma
le dichiarazioni di alcuni protagonisti del Concilio fanno pensare
che dopo la pubblicazione del Messale del '65 la "riforma
liturgica conciliare" fosse stata ritenuta conclusa .
L’orientamento liturgico dei Padri Conciliari fu difatti ribadito
in occasione del primo Sinodo dei Vescovi quando la cosiddetta “messa
normativa” venne "bocciata" alla grande: con 43
non placet, moltissime e sostanziali riserve 62 juxta modum e 4
astensioni.
La determinazione dei 187 Padri Sinodali non bastò perchè appena un anno dopo
la stessa rifiutata "messa normativa" venne imposta
d'autorità come "Novus Ordo Missæ".
Non mortifichiamo dunque i ricordi di coloro che hanno vissuto quei momenti:
l’Ordo Missae di cinquant’anni fa, come si può chiaramente vedere
dalle due foto del Messale, era bilingue e, sostanzialmente, nella forma
tradizionale del Messale Romano.
http://blog.messainlatino.it/2015/02/50-anni-fa-la-prima-messa-in-lingua.html
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