giovedì 13 dicembre 2012

s. giovanni della croce

14 DICEMBRE
SAN GIOVANNI DELLA CROCE,
SACERDOTE, DOTTORE DELLA CHIESA
INVITATORIO Ant. Venite, adoriamo Gesù Cristo, unica Parola del Padre.

Ufficio delle letture
INNO 
Dove ti nascondesti,
in gemiti lasciandomi, o Diletto?
Come il cervo fuggisti
dopo avermi ferito
ti uscii dietro gridando: eri fuggito.

O boschi e selve ombrose
piantate dalla mano dell'Amato!
O prato verdeggiante
di bei fiori smaltato!
Ditemi se attraverso voi è passato.

Mille grazie spargendo
passò per questi boschi con snellezza,
e, mentre li guardava,
solo con il suo sguardo
adorni li lasciò d'ogni bellezza.

Scopri la tua presenza,
mi uccida la tua vista e tua bellezza,
sai che la sofferenza
di amore non si cura
se non con la presenza e la figura.

O fonte cristallina,
se in questi tuoi sembianti inargetati
formassi all'improvviso
gli occhi desiati,
che tengo nel mio interno disegnati!

Godiam, l'un l'altro, Amato,
in tua beltà a contemplarci andiamo,
sui monti e la collina, dove acqua pura sgorga;
dove è più folto dentro penetriamo.

È in te, Signore, la sorgente della vita.
Alla tua luce vediamo la luce.

PRIMA LETTURA Dalla lettera di san Paolo ai Colossesi 1, 12-29
Ringraziamo con gioia il Padre che ci ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce. E' lui infatti che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto, per opera del quale abbiamo la redenzione, la remissione dei peccati. Egli è immagine del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura; poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potestà. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui. Egli è anche il capo del corpo, cioè della Chiesa; il principio, il primogenito di coloro che risuscitano dai morti, per ottenere il primato su tutte le cose. Perché piacque a Dio di fare abitare in lui ogni pienezza e per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose, rappacificando con il sangue della sua croce, cioè per mezzo di lui, le cose che stanno sulla terra e quelle nei cieli. E anche voi, che un tempo eravate stranieri e nemici con la mente intenta alle opere cattive che facevate, ora egli vi ha riconciliati per mezzo della morte del suo corpo di carne, per presentarvi santi, immacolati e irreprensibili al suo cospetto: purché restiate fondati e fermi nella fede e non vi lasciate allontanare dalla speranza promessa nel vangelo che avete ascoltato, il quale è stato annunziato ad ogni creatura sotto il cielo e di cui io, Paolo, sono diventato ministro. Perciò sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa. Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio presso di voi di realizzare la sua parola, cioè il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi, ai quali Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo ai pagani, cioè Cristo in voi, speranza della gloria. E' lui infatti che noi annunzia-mo, ammonendo e istruendo ogni uomo con ogni sapienza, per rendere ciascuno perfetto in Cristo. Per questo mi affatico e lotto, con la forza che viene da lui e che agisce in me con potenza.

RESPONSORIO Mt 17, 5; Eb 1, 1-2
Questi è il mio Figlio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. * Ascoltatelo.
Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
Ascoltatelo.

SECONDA LETTURA Dal «Cantico spirituale» di san Giovanni della Croce, sacerdote (Strofe 36-37)
La conoscenza del mistero nascosto in Cristo Gesù
Per quanto siano molti i misteri e le meraviglie scoperte dai santi dottori e intese dalle anime sante nel presente stato di vita, tuttavia ne è rimasta da dire e da capire la maggior parte e quindi c`è ancora molto da approfondire in Cristo. Questi infatti è come una miniera ricca di immense vene di tesori, dei quali, per quanto si vada a fondo, non si trova la fine; anzi in ciascuna cavità si scoprono nuovi filoni di ricchezze.
Perciò san Paolo dice del Cristo: «In Cristo si trovano nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza» (Col 2, 3) nei quali l'anima non può penetrare, se prima non passa per le strettezze della sofferenza interna ed esterna. Infatti, a quel poco che è possibile sapere in questa vita dei misteri di Cristo non si può giungere senza aver sofferto molto, aver ricevuto da Dio numerose grazie intellettuali e sensibili e senza aver fatto precedere un lungo esercizio spirituale, poiché tutte queste grazie sono più imperfette della sapienza dei misteri di Cristo, per la quale servono di semplice disposizione.
Oh, se l'anima riuscisse a capire che non si può giungere nel folto delle ricchezze e della sapienza di Dio, se non entrando dove più numerose sono le sofferenze di ogni genere riponendovi la sua consolazione e il suo desiderio! Come chi desidera veramente la sapienza divina, in primo luogo brama di entrare veramente nello spessore della croce!
Per questo san Paolo ammoniva i discepoli di Efeso che non venissero meno nelle tribolazioni, ma stessero forti e radicati e fondati nella carità, e così potessero comprendere con tutti i santi quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità e conoscere l'amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza per essere ricolmi di tutta la pienezza di Dio (cfr. Ef 3, 17). Per accedere alle ricchezze della sapienza divina la porta è la croce. Si tratta di una porta stretta nella quale pochi desiderano entrare, mentre sono molti coloro che amano i diletti a cui si giunge per suo mezzo.

Responsorio 1 Cor 2, 9-10
Occhio non vide, orecchio non udì, né mai entrò in mente umana,
* ciò che Dio ha preparato per quelli che lo amano.
A noi fu rivelato, per mezzo del suo Spirito,
ciò che Dio ha preparato per quelli che lo amano.

Oppure: Dal «Cantico spirituale» di san Giovanni della Croce, sacerdote (Strofe 5, 1.4)
La bellezza di Dio partecipata alle creature per il Verbo
Le creature, come afferma S. Agostino, danno testimonianza della grandezza e perfezione divina. Dio intatti ha creato tutte le cose con grande facilità e prestezza e ha lasciato in esse qualche orma del suo essere, non solo traendole dal nulla all'esistenza, ma anche dotandole di innumerevoli grazie e virtù, abbellendole di ordine mirabile e di stretta dipendenza le une dalle altre, operando tutto questo per mezzo della sua Sapienza, che è il Verbo suo Unigenito Figlio, mediante il quale le ha create. Secondo quanto afferma san Paolo, il Figlio di Dio è lo splendore della gloria del Padre e l'immagine della sua sostanza (Eb 1,3). È dunque da osservare che Dio con la sola immagine di suo Figlio guardò tutte le cose, dando loro l'essere naturale, comunicando molte grazie e doni naturali, facendole perfette e rifinite secondo le parole del Genesi (1,3): Dio guardò tutte le cose che aveva fatto ed erano molto buone. Vederle molto buone equivale a farle molto buone nel Verbo, suo Figlio. Guardandole, non soltanto comunicò loro l'essere e le grazie naturali, ma con questa immagine di suo Figlio le lasciò rivestite di bellezza, comunicando loro l'essere soprannaturale. Ciò accadde quando Egli si fece uomo, innalzando questo alla bellezza di Dio e per conseguenza in lui tutte le creature, poiché, facendosi uomo, si unì con la natura di tutte quelle. Perciò il medesimo Figlio di Dio dice: Quando sarò alzato da terra, trarrò a me tutte le cose. E così, in questa glorificazione dell'Incarnazione del Figlio suo e della sua resurrezione secondo la carne, Dio abbellì le creature non solo in parte, ma le lasciò rivestite completamente di bellezza e dignità.

RESPONSORIO
Non mi rifiuterai, o Signore, ciò che mi hai dato in Cristo; * in lui mi hai dato tutto ciò che amo.
Miei sono i cieli, mia è la terra, miei sono i popoli, miei i giusti e i peccatori, miei sono gli Angeli, mia la stessa Vergine Madre.
In lui mi hai dato tutto ciò che amo.
 
Lectio altera
Ex Cántico spiritáli sancti Ioánnis a Cruce presbýteri (Red. B, str. 36-37, Edit. E. Pacho, S. Juan de la Cruz, Obras completas, Burgos, 1982, pp. 1124-1135)
Agnitio mysterii absconditi in Christo Iesu
Licet plura mystéria et mirabília sancti doctóres detéxerint et ánimæ devótæ in huiúsmodi vitæ statu cognóverint, adhuc tamen illis pótior pars enuntiánda, immo et intellegénda restat.
Quare profúnde fodiéndum est in Christo, qui est instar fodínæ abundántis, plúrimos thesaurórum sinus habéntis, ubi quantumcúmque alte quis fodit, eórum finem vel términum numquam invéniet. Immo, in quólibet sinu novæ novárum divitiárum venæ hic et illic reperiúntur.
Hanc ob causam de eódem Christo apóstolus Paulus dixit: In quo sunt omnes thesáuri sapiéntiæ et sciéntiæ Dei abscónditi. Quos thesáuros íngredi nequit ánima, nec ad illos pertíngere valet, nisi prius densitátem labórum transíerit et ingréssa fúerit, intérius exteriúsque patiéndo, nísique prius plúrima a Deo benefícia intellectuália et sensibília recéperit diutúrnaque spirituális præcésserit exercitátio.
Hæc ómnia quippe inferióra sunt et dispositiónes ad sublímia penetrália cognitiónis mysteriórum Christi, quæ est ómnium altíssima sapiéntia quæ in hac vita obtinéri possit.
O útinam tandem hómines agnóscerent esse omníno impossíbile perveníre ad densitátem divitiárum et sapiéntiæ Dei nisi ingrediéndo prius densitátem labórum, multiplíciter patiéndo, ita ut ánima solámen ac desidérium suum repónat. Quam vero ánima quæ concupíscit divínam sapiéntiam, vere prius optat intráre densitátem crucis.
Quaprópter sanctus Paulus Ephésios adhortabátur ne defícerent in tribulatiónibus, et ut fortíssimi essent et in caritáte radicáti et fundáti, ut possent comprehéndere cum ómnibus sanctis, quæ sit latitúdo, et longitúdo, et sublímitas, et profúndum: scire étiam supereminéntem sciéntiæ caritátem Christi, ut impleréntur in omnem plenitúdinem Dei.
Quia porta per quam in huiúsmodi divítias eius sapiéntiæ íngredi potest, crux est, eadémque porta angústa est, et dum plures delícias áppetunt quæ per ipsam pertíngi valent, paucórum ádmodum est ipsam íngredi desideráre.

Responsorium   1 Cor 2, 9-10
R/. Oculus non vidit, nec auris audívit, nec in cor hóminis ascéndit, *
Quæ præparávit Deus iis qui díligunt illum.
V/. Nobis autem revelávit Deus per Spíritum. *
Quæ præparávit Deus iis qui díligunt illum.
ORAZIONE O Dio, che hai guidato san Giovanni della Croce alla santa montagna che è Cristo, attraverso la notte oscura della rinuncia e l'amore ardente della croce, concedi a noi di seguirlo come maestro di vita spirituale, per giungere alla contemplazione della tua gloria. Per il nostro Signore.

Celebrazione vigiliare
Ant. Venite, saliamo sul monte del Signore,
il monte che Dio ha scelto a sua dimora, e dove risiedono solo l'onore e la gloria di Dio.

Cantici: come nel Comune della Dedicazione della Chiesa.

VANGELO Dal Vangelo secondo Giovanni 12, 35-36a. 44 b-50
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Ancora per poco tempo la luce è con voi. Camminate mentre avete la luce, perché non vi sorprendano le tenebre; chi cammina nelle tenebre non sa dove va. Mentre avete la luce credete nella luce, per diventare figli della luce. Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io come luce sono venuto nel mondo, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho annunziato lo condannerà nell'ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me, ma il Padre che mi ha mandato, egli stesso mi ha ordinato che cosa devo dire e annunziare. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico come il Padre le ha dette a me».

ORAZIONE O Dio, che hai guidato san Giovanni della Cro¬ce, alla santa montagna che è Cristo, attraverso la notte oscura della rinuncia e l'amore ardente della croce, concedi a noi di seguirlo come maestro di vita spirituale, per giungere alla contemplazione della tua gloria. Per il nostro Signore.

Deus, qui sanctum Ioánnem presbýterum perféctæ sui abnegatiónis et crucis amatórem exímium effecísti, concéde ut, eius imitatióni iúgiter inhæréntes, ad contemplatiónem glóriæ tuæ perveniámus ætérnam. Per Dóminum.
 
Lodi mattutine
INNO
O fiamma d'amor viva,
che soave ferisci
dell'alma mia nel più profondo centro!
Poiché non sei più schiva,
se vuoi, ormai finisci;
rompi la tela a questo dolce incontro!

O cauterio soave!
O deliziosa piaga!
O blanda mano! o tocco delicato,
che sa di vita eterna,
e ogni debito paga!
Morte in vita, uccidendo, hai tu cambiato!

O lampade di fuoco,
nel cui vivo splendore
gli antri profondi dell'umano senso,
che era oscuro e cieco,
con mirabil valore
al lor Diletto dan luce e calore!

Quanto dolce e amoroso
ti svegli sul mio seno,
dove solo e in segreto tu dimori!
Nel tuo spirar gustoso,
di bene e gloria pieno,
come teneramente mi innamori!

1 ant. Veramente tu sei un Dio misterioso, Dio di Israele, salvatore.
2 ant. Tutto è vostro, ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.
3 ant. Con cantici spirituali cantate e inneggiate al Signore con tutto il vostro cuore.

LETTURA BREVE 2 Cor 3, 17-18 II Signore è lo Spirito e dove c'è lo Spirito del Signore c'è libertà. E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione dello Spirito del Signore.

RESPONSORIO BREVE
Brillerà fra le tenebre la tua luce, * e la tua oscurità sarà come il meriggio.
Brillerà fra le tenebre la tua luce, e la tua oscurità sarà come il meriggio.
Il Signore riempirà la tua anima di splendore.
E la tua oscurità sarà come il meriggio.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Brillerà fra le tenebre la tua luce, e la tua oscurità sarà come il meriggio.

Ant. al Ben. Mentre avete la luce credete nella luce, per diventare figli della luce.

Oppure: II Signore venne per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre
e nell'ombra della morte e dirigere i nostri passi sulla via della pace.

INVOCAZIONI Supplichiamo Cristo, Capo e Sposo della Chiesa, che oggi ci allieta con la festa di san Giovanni della Croce, e diciamo insieme: Tu sei il re della gloria, o Cristo.

Unica Parola del Padre, pronunciata dal principio nel silenzio eterno e incarnata nella pienezza dei tempi nel seno della Vergine
- concedi che ascoltiamo nell'intimo del cuore le tue parole per custodirle e manifestarle nelle opere.

Sapienza del Padre, che ci hai rivelato l'immensità del tuo amore nell'annientamento dell'Incarnazione e della Croce
- concedi che i redenti con il tuo Sangue rimangano uniti intimamente a te.

Perfetta immagine del Padre, nella quale ci sono rivelati e donati tutti i misteri della carità eterna
- concedi che, condotti dal tuo Spirito, e trasformati di gloria in gloria giungiamo all'inaccessibile tua luce.

Gaudio immenso del Padre, nel quale Egli guarda benigno tutti gli uomini
- concedi che siamo perfetti e misericordiosi come il Padre celeste.

Primogenito di ogni creatura, per il quale il Padre creò e redense con sapienza e amore l'universo
- concedi che passiamo dalle cose visibili all'invisibile tua bellezza, perché, fatti voce di ogni creatura, glorifichiamo il tuo nome.

Padre nostro.

ORAZIONE O Dio, che hai guidato san Giovanni della Croce, alla santa montagna che è Cristo, attraverso la notte oscura della rinuncia e l'amore ardente della croce, concedi a noi di seguirlo come maestro di vita spirituale, per giungere alla contemplazione della tua gloria. Per il nostro Signore.
 
Deus, qui sanctum Ioánnem presbýterum perféctæ sui abnegatiónis et crucis amatórem exímium effecísti, concéde ut, eius imitatióni iúgiter inhæréntes, ad contemplatiónem glóriæ tuæ perveniámus ætérnam. Per Dóminum.
 
Ora media
Terza
Ant. Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.

LETTURA BREVE Ef 4,23-24
Dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente e rivestire l'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera.

Crea in me, o Dio, un cuore puro.
Rinnova in me uno spirito saldo.

Sesta
Ant. Chi s'accosta a Dio deve credere, perché il giusto vive mediante la fede.

LETTURA BREVE Rm 5, 1-2
Giustificati per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo; per suo mezzo abbiamo anche ottenuto, mediante la fede, di accedere a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio.

Vivo nella fede del Figlio di Dio.
Che mi ha amato e ha dato se stesso per me.

Nona
Ant. Nel silenzio e nella speranza sta la vostra forza.

LETTURA BREVE Rm 8, 24-25
Nella speranza noi siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se visto, non è più speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe ancora sperarlo? Ma se speriamo quello che non vediamo, lo attendia¬mo con perseveranza.

Buono è il Signore con chi spera in Lui.
Con l'anima che lo cerca.

ORAZIONE O Dio, che hai guidato san Giovanni della Croce, alla santa montagna che è Cristo, attraverso la notte oscura della rinuncia e l'amore ardente della croce, concedi a noi di seguirlo come maestro di vita spirituale, per giungere alla contemplazione della tua gloria. Per il nostro Signore.

Deus, qui sanctum Ioánnem presbýterum perféctæ sui abnegatiónis et crucis amatórem exímium effecísti, concéde ut, eius imitatióni iúgiter inhæréntes, ad contemplatiónem glóriæ tuæ perveniámus ætérnam. Per Dóminum.
 
Vespri
INNO
Giovanni, da secoli .
t'invocano santo;
da secoli ammirano
il divo tuo incanto.

Nel mite ed austero
di croce mistero
vivesti ineffabile
con Cristo Gesù.

Oh! Torna dai secoli
di gloria fulgente;
richiama ogni gente
a fede e virtù.

O Padre amorevole
del novo Carmelo
che il candido vertice
nasconde nel Cielo:

Fra l'ombre e i perigli
sorreggi i tuoi figli;
li guida per gli ardui
sentieri lassù.

LETTURA BREVE 1 Cor 13, 8-10.12-13; 14, la
La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà, e la scienza svanirà. La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto. Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità! Ricercate la carità.

RESPONSORIO BREVE
Forte come la morte è l'amore. *
Le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma del Signore.
Forte come la morte è l'amore. Le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma del Signore.
Chi ci separerà dall'amore di Cristo?
Le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Forte come la morte è l'amore. Le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma del Signore.

Ant. al Magn. Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato, siano con me dove sono io
e l'amore con il quale mi hai amaro sia in essi e io in loro.

INTERCESSIONI Glorifichiamo Dio Padre, che per Gesù Cristo suo Figlio diletto, ci ha donato lo Spirito Santo, perché, partecipi della natura divina, siamo testimoni della sua carità nella Chiesa. Preghiamo insieme e diciamo: Per intercessione di San Giovanni della Croce, ascoltaci Signore.

Da' alla tua Chiesa una fede così viva che porti tutti gli uomini a cercarti
- e a giungere all'intima unione con te.

A tutti quelli che ti cercano con cuore sincero
- concedi la vera speranza che ottiene quanto spera.

Effondi su di noi la carità divina,
- perché possiamo mettere amore dove non c'è amore.

Ai membri della Famiglia carmelitana concedi di imitare Maria Vergine
- e di essere come lei docili alle mozioni dello Spirito Santo.

Concedi ai nostri fratelli defunti la piena purificazione,
- perché possano quanto prima elevare il canto dell'amore con i tuoi santi.

Padre nostro.

ORAZIONE O Dio, che hai guidato san Giovanni della Croce, alla santa montagna che è Cristo, attraverso la notte oscura della rinuncia e l'amore ardente della croce, concedi a noi di seguirlo come maestro di vita spirituale, per giungere alla contemplazione della tua gloria. Per il nostro Signore.

Oratio
Deus, qui sanctum Ioánnem presbýterum perféctæ sui abnegatiónis et crucis amatórem exímium effecísti, concéde ut, eius imitatióni iúgiter inhæréntes, ad contemplatiónem glóriæ tuæ perveniámus ætérnam. Per Dóminum.
 
 
14 DICEMBRE
SAN GIOVANNI DELLA CROCE
(m)

sacerdote e dottore

Ant. d'Ingresso  Gal 6,14          Non ci sia per me altra gloria che nella croce di nostro Signore Gesù Cristo: per mezzo suo il mondo è stato crocifisso per me, e io lo sono per il mondo.
Colletta     O Dio, che hai guidato san Giovanni della Croce alla santa montagna che è Cristo, attraverso la notte oscura della rinuncia e l'amore ardente della croce, concedi a noi di seguirlo come maestro di vita spirituale, per giungere alla contemplazione della tua gloria. Per il nostro Signore...

Deus, qui sanctum Ioánnem presbýterum perféctæ sui abnegatiónis et crucis amatórem exímium effecísti, concéde ut, eius imitatióni iúgiter inhæréntes, ad contemplatiónem glóriæ tuæ perveniámus ætérnam. Per Dóminum.

Prima Lettura  1 Cor 2,1-10° Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi  
Fratelli, quando sono venuto tra voi, non mi sono presentato ad annunziarvi la testimonianza di Dio con sublimità di parola o di sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso. 
   Io venni in mezzo a voi in debolezza e con molto timore e trepidazione; e la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio. 
   Tra i perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo che vengono ridotti al nulla; parliamo di una sapienza divina, misteriosa, che è rimasta nascosta, e che Dio ha preordinato prima dei secoli per la nostra gloria.
   Nessuno dei dominatori di questo mondo ha potuto conoscerla; se l'avessero con-osciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. Sta scritto infatti: «Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano». Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito. Parola di Dio.

Salmo Responsoriale  Dal Salmo 15
Sei tu, Signore, l'unico mio bene.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore,
senza di te non ho alcun bene».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio cuore mi istruisce.
Io pongo sempre innanzi a me il Signore,
sta alla mia destra, non posso vacillare.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena nella tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

 Alleluia, alleluia.
Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo,
                                    ma Cristo vive in me.  Alleluia.
 Dal vangelo secondo Giovanni Gv 15,9-17
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli; «Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. 
   Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri». Parola del Signore.

Sulle Offerte       Accogli, o Padre, le nostre offerte nel ricordo di san Giovanni della Croce, e fà che testimoniamo nella santità della vita la passione di Gesù che celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO ( Messale Ambrosiano)
   E’ veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo,
a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
   Tu hai dato a san Giovanni della Croce
la sorte di trovare quel regno,
che il Signore Gesù ha raffigurato
nel tesoro nascosto in un campo;
sùbito vendendo ogni suo bene,
egli lo acquistò con animo lieto.
   Simile allo scriba sapiente
compose le dottrine antiche con le nuove
e come il saggio e fedele servitore
nutrì col cibo della verità i figli della Chiesa.
   Uniti a questo tuo servo e nostro maestro,
di cui oggi celebriamo la memoria,
e a tutte le schiere degli angeli e dei santi,
esultando cantiamo la tua gloria: Santo, Santo, Santo, ...
Ant. alla Com. «Chi vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, 
                             prenda la sua croce e mi segua», dice il Signore. Mt 16,24

Dopo la Comunione   La comunione a questo sacrificio, o Padre, ci doni la sapienza della croce che ha illuminato il tuo sacerdote san Giovanni, perché aderiamo pienamente a Cristo e collaboriamo, nella Chiesa, alla redenzione del mondo. Per Cristo nostro …

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