5 DICEMBRE
BEATO NICOLO’ STENONE
Vescovo
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Ant. di ingresso Sei tu, mio Dio, che hai creato le mie viscere
e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Colletta O Dio , che al beato vescovo Nicolò hai dato di contemplare mirabilmente la tua sapienza nelle opere della creazione e di essere rapito d’ amore per la croce del tuo Figlio, fà che anche noi per sua intercessione, in questo nostro pellegrinaggio sulla terra, seguiamo sempre Cristo nostro unico pastore e meritiamo di vedere il tuo volto nel Cielo. Per il nostro Signore…
Prima lettura Dal libro del Siracide 17, 1 - 11
Il Signore creò l'uomo dalla terra e ad essa lo fa tornare di nuovo. Egli assegnò agli uomini giorni contati e un tempo fissato, diede loro il dominio di quanto è sulla terra. Secondo la sua natura li rivestì di forza, e a sua immagine li formò. Egli infuse in ogni essere vivente il timore dell'uomo, perché l'uomo dominasse sulle bestie e sugli uccelli. Discernimento, lingua, occhi, orecchi e cuore diede loro perché ragionassero. Li riempì di dottrina e d'intelligenza, e indicò loro anche il bene e il male. Pose lo sguardo nei loro cuori per mostrar loro la grandezza delle sue opere. Loderanno il suo santo nome per narrare la grandezza delle sue opere. Inoltre pose davanti a loro la scienza e diede loro in eredità la legge della vita. Stabilì con loro un'alleanza eterna e fece loro conoscere i suoi decreti. I loro occhi contemplarono la grandezza della sua gloria, i loro orecchi sentirono la magnificenza della sua voce. Parola di Dio.
Salmo responsoriale 139
Rit. Stupenda per me la tua saggezza, Signore.
Oppure: Ti lodo perché mi hai fatto come un prodigio.
Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri,
mi scruti quando cammino
e quando riposo.
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tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri,
mi scruti quando cammino
e quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie;
la mia parola non è ancora sulla lingua
e tu, Signore, gia la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
Stupenda per me la tua saggezza,
troppo alta, e io non la comprendo.
la mia parola non è ancora sulla lingua
e tu, Signore, gia la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
Stupenda per me la tua saggezza,
troppo alta, e io non la comprendo.
Sei tu che hai creato le mie viscere
e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo, perché mi hai fatto
come un prodigio;
sono stupende le tue opere,
tu mi conosci fino in fondo.
come un prodigio;
sono stupende le tue opere,
tu mi conosci fino in fondo.
Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
intessuto nelle profondità della terra.
Ancora informe
mi hanno visto i tuoi occhi
e tutto era scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano fissati,
quando ancora non ne esisteva uno.
quando venivo formato nel segreto,
intessuto nelle profondità della terra.
Ancora informe
mi hanno visto i tuoi occhi
e tutto era scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano fissati,
quando ancora non ne esisteva uno.
Quanto profondi per me i tuoi pensieri,
quanto grande il loro numero, o Dio;
se li conto sono più della sabbia,
se li credo finiti, con te sono ancora.
quanto grande il loro numero, o Dio;
se li conto sono più della sabbia,
se li credo finiti, con te sono ancora.
Alleluia, alleluia. Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia
e tutto il resto vi sarà dato in più. Alleluia.
+ Dal Vangelo secondo Matteo 6, 24 – 33.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona. Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Parola del Signore.
Sulle offerte Accetta, o Padre, l’ offerta di questo pane e di queso vino, nella memoria del beato Nicolò Stenone, come segno di ringraziamento per i tuoi benefici e rendili per noi sacramento di salvezza per il perdono dei peccati. Per Cristo…
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
lodarti e ringraziarti sempre, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Tu doni alla tua Chiesa la gioia
di celebrare la memoria del beato Nicola Stenone
con i suoi esempi la rafforzi,
con i suoi insegnamenti l'ammaestri,
con la sua intercessione la proteggi.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti agli angeli e ai santi,
con voce unanime,
cantiamo l'inno della tua lode: Santo, Santo, Santo, …
Ant. di Comunione Hai spezzato le mie catene, Signore,
a te offrirò sacrifici di lode e invocherò il nome del Signore.
Dopo la Comunione Per la comunione al corpo e sangue del tuo Figlio, ti preghiamo, o Padre, di infondere nel nostro spirito quella luce di sapienza che illuminò il vescovo Nicolò Stenone e la carità pastorale che illuminò il suo ministero. Per Cristo…
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