martedì 25 dicembre 2012

natale

La sobrietà musicale della Notte di Natale in Vaticano

Papa Benedetto dà sempre l'esempio e continua a voler mettere in pratica, a partire da casa sua, le richieste musicali del Concilio Vaticano II. Ecco che il Gregoriano riprende il suo "posto d'onore" che gli spetta di diritto (come sancisce Sacrosanctum Concilium 116, "ceteris paribus") accanto alla grande polifonia classica, magari in alternanza - come ci mostra la Cappella Sistina..
Purtroppo cori e cappelle musicali spesso utilizzano le grandi celebrazioni dell'anno per imporre alle assemblee pezzi pur belli ma degni più dei teatri d'opera o dei concerti che della Chiesa; musica che di sacro ha poco e non basta il fatto di essere stata scritta un paio di secoli fa a rendere più "liturgica". Già San Pio X (Tra le sollecitudini) si era lamentato di certa musica in stile teatrale, la quale distrae e non aiuta certo a pregare. Questo diventa ancor più triste quando è l'ordinario della Messa ad essere utilizzato come mezzo di sfoggio (magari con trombe e timpani "che fanno più solenne"....) e viene sequestrato all'ascolto devoto dell'assemblea liturgica (per non parlare della partecipazione "attiva" nel canto).

Come esempio della sobrietà dei riti. in cui non c'è più posto per le intemperanze barocche o ottocentesche o peggio per la musica presa da film (si fa anche questo!), vi posto qualche video dalla messa Papale di questa notte, registrati dal solerte canale PapalMusic: l'Introito, il Gloria (alternato con la polifonia), l'offertorio (O admirabile commercium di Palestrina) e l'Agnus Dei (Cum Iubilo):


 




 


Testo preso da: Cantuale Antonianum http://www.cantualeantonianum.com/#ixzz2G53Kdj00
http://www.cantualeantonianum.com

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