domenica 27 ottobre 2013

Il vero secreto d'esser felice quaggiù

LA VIA DEL CIELO



Persuadiamoci che tra tutti i mezzi creati per condurre le anime al Cielo, non ve ne ha altro migliore che il semplice assenso a Dio e la semplice attenzione alla sua presenza.

1. Nella condotta, fare ciò che Dio vuole, come lo vuole, perchè lo vuole.
2. Nel conversare, gaiezza senza dissipazione, ritegno nelle parole, oblio di sè, 
poco della propria opinione, carità sempre.
3. Nelle colpe, umile e sincera confessione, dolore profondo senza abbattimento, 
ricorso a Dio, abbandono alla sua misericordia, fermo proposito rinnovellato.
4. Nell’ uso de' Sacramenti, serio apparecchio, distacco dai gusti sensibili, fede viva, 
fervore pratico, rendimento di grazie.
5. Con Dio, confidenza flgliale, studio amoroso dei suoi voleri, aspettativa tranquilla de suoi voleri, obbedienza pronta, generosa e senza riserva; seguire il passo della grazia, 
e andar lontano secondo essa ci mena.
6. Col prossimo, cordialità, prevenienza, tolleranza, compiacenza senza bassezza, deferenza senza lusinga, condiscendenza senza umano rispetto; 
vederlo in Gesù Cristo e Gesù Cristo in  lui.
7. Con se medesimo, giustizia esatta, abnegazione effettiva e sostenuta, 
pazienza a tutta prova. 
8. Pel corpo, cura modesta, rigore discreto, modestia, sobrietà in tutto.
9.  Per l’ imaginazione, tranquillità inalterabile ne' suoi esaltamenti, 
disprezzo ne' suoi fantasmi, diversione nelle sue importunità.
10. Per lo spirito, spogliarlo de' pregiudizi del mondo e riempirlo dei pensieri di fede.
11. Pel cuore, fedeltà a bandirne ogni sorta di turbamento, 
vigilanza su tutti i suoi moti, sacrificio di tutto ciò che vi si oppone al divino beneplacito.
12. Vita di fede, cioè conformità intera con Gesù Cristo nei pensieri, nei sentimenti, 
nel linguaggio, nelle opere, e dipendenza dal suo spirito continua ed in tutte le cose.

Il vero secreto d'esser felice quaggiù sta nel voler solamente ciò che Iddio voglia. Chi teme Dio, non deve sgomentarsi di niente, sarà fe­lice in vita e benedetto in morte. Per essere di Dio non occorre aver grandi talenti, basta aver cuore ed amare. Quando si lasci tutto per Iddio, si ritrova tutto in Dio; come la fiducia in Lui e la fortezza e l’appoggio del cristiano, così il cuore meglio custodito è quello che si confida in Dio. Un semplice atto d'adesione alla volontà di Dio ci unisce a Lui più intimamente che non molti atti delle più eccellenti virtù. Non si comincia a fare qualche cosa di grande per Dio se non in quanto si lascia a Lui far tutto. Facciamo ciò che possiamo, domandiamo ciò che non possiamo, e Dio ci aiuterà perchè lo possiamo.

Con approvazlone dell'Autorità Ecclesiastica

Roma, Ufficio del Messaggere del S. Cuore
Ottobre 1885


Tip. Artigianelli — Via Monserrato 149    



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