MERCOLEDI DELLE CENERI
Terminata l'omelia, il sacerdote benedice le ceneri:
Raccogliamoci, fratelli carissimi, in umile preghiera, davanti a Dio nostro Padre, perché faccia scendere su di noi la sua benedizione e accolga l'atto penitenziale che stiamo per compiere.
Raccogliamoci, fratelli carissimi, in umile preghiera, davanti a Dio nostro Padre, perché faccia scendere su di noi la sua benedizione e accolga l'atto penitenziale che stiamo per compiere.
Deum Patrem, fratres caríssimi, supplíciter deprecémur, ut hos cíneres, quos paeniténtiae causa capítibus nostris impónimus, ubertáte grátiae suae benedícere dignétur.
Tutti si raccolgono, per alcuni istanti, in preghiera silenziosa; e il sacerdote prosegue:
O Dio, che hai pietà di chi si pente e doni la tua pace a chi si converte, accogli con paterna bontà la preghiera del tuo popolo e benedici questi tuoi figli, che riceveranno l'austero simbolo delle ceneri, perché, attraverso l'itinerario spirituale della Quaresima, giungano completamente rinnovati a celebrare la Pasqua del tuo Figlio, il Cristo nostro Signore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Tutti si raccolgono, per alcuni istanti, in preghiera silenziosa; e il sacerdote prosegue:
O Dio, che hai pietà di chi si pente e doni la tua pace a chi si converte, accogli con paterna bontà la preghiera del tuo popolo e benedici
Deus, qui humiliatióne flécteris et satisfactióne placáris, aurem tuae pietátis précibus nostris inclína, et super fámulos tuos, horum cínerum aspersióne contáctos, grátiam tuae benedictiónis + effúnde propítius, ut, quadragesimálem observántiam prosequéntes, ad Fílii tui paschále mystérium celebrándum purificátis méntibus perveníre mereántur. Per Christum Dóminum nostrum. R. Amen.
Oppure:
O Dio, che non vuoi la morte ma la conversione dei peccatori, ascolta benigno la nostra preghiera: benedici queste ceneri, che stiamo per imporre al nostro capo, riconoscendo che il prezioso corpo tornerà in polvere; l'esercizio della penitenza quaresimale ci ottenga il perdono dei peccati e una vita rinnovata a immagine del Signore risorto. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
O Dio, che non vuoi la morte ma la conversione dei peccatori, ascolta benigno la nostra preghiera: benedici
Deus, qui non mortem sed conversiónem desíderas peccatórum, preces nostras cleménter exáudi, et hos cíneres, quos capítibus nostris impóni decérnimus benedícere + pro tua pietáte dignáre, ut qui nos cínerem esse et in púlverem reversúros cognóscimus quadragesimális exercitatiónis stúdio, peccatórum véniam et novitátem vitae, ad imáginem Fílii tui resurgéntis, cónsequi valeámus. Qui vivit et regnat in saecula saeculórum. R. Amen.
Il Sacerdote asperge con l’acqua benedetta le ceneri mentre fedeli processionalmente, si presentano al celebrante, il quale impone a ciascuno le ceneri, dicendo:
Convertitevi, e credete al Vangelo.
Convertitevi, e credete al Vangelo.
Paenitémini, et crédite Evangélio.
Oppure: Ricòrdati che sei polvere, e in polvere tornerai.
Oppure: Ricòrdati che sei polvere, e in polvere tornerai.
Meménto, homo, quia pulvis es, et in púlverem revertéris.
Si canta mentre queste antifone:
Antiphona 1 Immutémur hábitu, in cínere et cilício, ieiunémus, et plorémus ante Dóminum, quia multum miséricors est dimíttere peccáta nostra Deus noster.
Antiphona 2 Cf. Jl 2,17; Est 4,17 Inter vestíbulum et altáre plorábunt sacerdótes minístri Dómini, et dicent: Parce, Dómine, parce pópulo tuo, et ne claudas ora canéntium te, Dómine.
Antiphona 3 Ps 50,3 Dele, Dómine, iniquitátem meam.
Quae repeti potest post singulos versus psalmi 50 Miserére mei, Deus.
Responsorium Cf. Ps 78,9
R/. Emendémus in mélius, quae ignoránter peccávimus, ne súbito praeoccupáti die mortis quaerámus spátium paeniténtiae, et inveníre non possímus. *
Atténde, Dómine, et miserére, quia peccávimus tibi.
V/. Adiuva nos, Deus salutáris noster, et propter honórem nóminis tui, Dómine, líbera nos. *
Atténde, Dómine
FERIA QUARTA CINERUM
Il Celebrante, indossato il piviale violaceo, benedice le ceneri, prima della Messa, Si incomincia col cantare la seguente Antifona:
ANTIPHONA
Ps. 68, 17. Exáudi nos, Dómine, quóniam benígna est misericórdia tua: secúndum multitúdinem miseratiónum tuárum réspice nos, Dómine. Ps. ibid., 2. Salvum me fac, Deus: quóniam intravérunt aquæ usque ad ánimam meam. V. Glória Patri. Repetitur Exáudi nos.
Sal. 68, 17 - Esaudiscici, O Signore, per la tua benigna misericordia: nella tua infinita clemenza, volgiti a noi, o Signore. Sal. 68, 2 - Sálvami, o Dio: poiché le onde arrivano fino all’ànima mia. Glória al Padre… Sal. 68, 17 - Esaudiscici, O Signore…
Il celebrante sta al lato dell’epistola, e dice:
V. Dóminus vobíscum.
R. Et cum spíritu tuo.
I ORATIONE
Omnípotens sempitérne Deus, parce pæniténtibus, propitiáre supplicántibus: et míttere dignéris sanctum Angelum tuum de coelis, qui bene + dícat et sanctíficet hos cíneres, ut sint remédium salúbre ómnibus nomen sanctum tuum humilíter implorántibus, ac semetípsos pro consciéntia delictórum suórum accusántibus, ante conspéctum divínæ cleméntiæ tuæ facínora sua deplorántibus, vel sereníssimam pietátem tuam supplíciter obnixéque flagitántibus: et præsta per invocatiónem sanctíssimi nóminis tui; ut, quicúmque per eos aspérsi fúerint, pro redemptióne peccatórum suórum, córporis sanitátem et ánimæ tutélam percípiant. Per Christum, Dóminum nostrum. Amen.
Onnipotente sempiterno Iddio, perdona ai penitenti, sii propizio ai supplicanti: e dégnati di mandare dal cielo il tuo santo Angelo, che bene†dica, e santi†fichi queste ceneri, onde siano rimedio salutare a quanti Ti invocano umilmente, si confessano rei dei loro peccati, li deplorano innanzi alla tua divina clemenza e con vero dolore e làcrime implorano la tua serenissima pietà: e per l’invocazione del Tuo Santissimo Nome: fa che tutti quelli che saranno cosparsi di queste ceneri in remissione dei loro peccati, ricevano la sanità del corpo e la protezione dell’ànima. Per Cristo, nostro Signore. M. - Amen.
II ORATIONE
Deus, qui non mortem, sed pæniténtiam desíderas peccatórum: fragilitátem condiciónis humánæ benigníssime réspice; et hos cíneres, quos, causa proferéndæ humilitátis atque promeréndæ véniæ, capítibus nostris impóni decérnimus, bene + dícere pro tua pietáte dignáre: ut, qui nos cínerem esse, et ob pravitátis nostræ deméritum in púlverem reversúros cognóscimus; peccatórum ómnium véniam, et prǽmia pæniténtibus repromíssa, misericórditer cónsequi mereámur. Per Christum, Dóminum nostrum. Amen.
O Dio, che non desideri la morte dei peccatori, ma il loro pentimento: guarda benignamente alla fragilità della natura umana; e queste ceneri, che intendiamo imporre sul nostro capo per umiliarci e meritarci il perdono, Tu dégnati, nella tua pietà, di bene†dirle, affinché noi, riconoscendo di essere cenere e di dover ritornare polvere per colpa della nostra malvagità, meritiamo di ottenere misericordiosamente il perdono di tutti i peccati e il premio promesso ai penitenti. Per Cristo nostro Signore. Amen.
III ORATIONE
Deus, qui humiliatióne flécteris, et satisfactióne placáris: aurem tuæ pietátis inclína précibus nostris; et capítibus servórum tuórum, horum cínerum aspersióne contáctis, effúnde propítius grátiam tuæ benedictiónis: ut eos et spíritu compunctiónis répleas et, quæ juste postuláverint, efficáciter tríbuas; et concéssa perpétuo stabilíta et intácta manére decérnas. Per Christum, Dóminum nostrum. Amen.
Preghiamo. O Dio, che Ti lasci piegare dall’umiltà e placare dalla penitenza, porgi pietoso orecchio alle nostre preghiere, e sui tuoi servi, cosparsi di queste ceneri, effondi propizio la grazia della tua benedizione; riémpili dello spirito di compunzione, esaudisci efficacemente le giuste domande, e le grazie loro concesse réndile in perpetuo confermate e stabili. Per Cristo nostro Signore. Amen.
VI ORATIONE
Omnípotens sempitérne Deus, qui Ninivítis, in cínere et cilício pæniténtibus, indulgéntiæ tuæ remédia præstitísti: concéde propítius; ut sic eos imitémur hábitu, quaténus véniæ prosequámur obténtu. Per Dóminum.
Preghiamo. Onnipotente sempiterno Iddio, che ai Niniviti attestasti il loro pentimento con la cenere e col cilicio, e accordasti il rimedio del tuo perdono, concédici propizio di imitarne gli atti, così da meritare anche noi gli effetti del tuo perdono. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Il Celebrante benedice allora l’incenso, asperge tre volte le ceneri con l’acqua benedetta, dicendo l’Asperges me, e le incensa tre volte. Poi il sacerdote più anziano viene ad imporgli le ceneri; e, dopo averle ricevute, il Celebrante le impone al clero e ai fedeli, mentre si cantano le antifone e i responsori seguenti.
I ANTIPHONA
Joel. 2, 13. Immutémur habitu, in cínere et cilicio: jejunémus, et plorémus ante Dóminum: quia multum miséri cors est dimíttere peccáta nostra Deus noster. Ibid., 17. Inter vestíbulum et altáre plorábunt sacerdótes minístri Dómini, et dicent: Parce, Dómine, parce pópulo tuo: et ne claudas ora canéntium te, Dómine.
Gioele 2, 13 - Mutiamo d’abito col cilicio e con la cenere: digiuniamo e piangiamo dinanzi al Signore: poiché il nostro Dio è molto misericordioso nel rimettere i nostri peccati. Antifona Gioele 17 e Esther 13, 17 - Tra il vestibolo e l’altare, piangenti, i sacerdoti ministri del Signore dicano: Perdona, o Signore, perdona il tuo popolo: e non chiudere la bocca a quelli che Ti benedicono, o Signore.
RESPONSORIUM
Esther 13; Joel.2. Emendémus in mélius, quæ ignoránter peccávimus: ne, subito præoccupáti die mortis, quærámus spátium pæniténtiæ, et inveníre non póssimus. Atténde, Dómine, et miserére: quia peccávimus tibi, Ps. 78,9. Adjuva nos, Deus, salutáris noster: et propter honórem nóminis tui, Dómine, líbera nos. Atténde, Dómine, Glória Patri, et Fílio, et Spirítui Sancto. Atténde, Dómine.
Esther 13; Gioele 2 - Emendiamoci dai nostri peccati commessi per ignoranza: affinché, sorpresi improvvisamente dalla morte, non abbiamo a cercare tempo per fare penitenza senza trovarlo. * Ascóltaci, o Signore, e abbi pietà: perché abbiamo peccato contro di Te. Sal. 78, 9 - Aiutaci, o Dio, nostra salvezza: e a gloria del Tuo Nome, liberaci, o Signore. Ascóltaci, o Signore, e abbi pietà: perché abbiamo peccato contro di Te. Glória al Padre… * Ascóltaci, o Signore, e abbi pietà: perché abbiamo peccato contro di Te.
Imponendo le Ceneri, il Celebrante dice ad ognuno:
MEMENTO, HOMO, QUIA PULVIS ES
ET IN PULVEREM REVERTERIS.
Ricordati, o uomo, che sei polvere, e in polvere ritornerai.
Impone le Ceneri prima al Clero presente poi ai fedeli che si inginocchiano davanti all’altare. Completata l’imposizione delle Ceneri ritorna all’altare e dice:
V. Dóminus vobíscum.
R. Et cum spíritu tuo.
Concéde nobis, Dómine, præsídia milítiæ christiánæ sanctis inchoáre jejúniis: ut, contra spiritáles nequítias pugnatúri, continéntiæ muniámur auxíliis. Per Christum, Dóminum nostrum. Amen.
Preghiamo. Concédici, o Signore,di iniziare con santi digiuni i mezzi di difesa della milizia cristiana, affinché, dovendo lottare contro gli spiriti maligni, ci troviamo muniti dell’ausilio dell’astinenza. M. - Amen.
Segue la s. Messa
Nelle SS. Messe che vengono celebrate dopo la benedizione delle Ceneri, si omette il Salmo Iudica me con la sua antifona, e la confessione con l’assoluzione.
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