martedì 7 febbraio 2012

8 FEBBRAIO
B. PIO IX, papa
(1792-1878)




Nono figlio del conte Girolamo e di Caterina Sollazzi, nacque il 13 maggio 1792 a Senigallia. Ordinato sacerdote nel 1819, il 24 aprile 1827 fu nominato arcivescovo di Spoleto a soli 35 anni e il 14 di­cembre 1840 ricevette la berretta cardinalizia. II 16 giugno 1846, al quarto scrutinio, con voti 36 su 50 cardinali presenti al Conclave, venne eletto sommo pontefice a soli 54 anni. Come vicario di Cri­sto, si trovò a guidare la Chiesa in un momento storico particolarmente controverso, mentre andavano compiendosi le vicende ri­sorgimentali dalle quali nascerà lo stato italiano. Personaggio di spicco nel panorama internazionale, con l'Allocuzione del 29 aprile 1848 contro la guerra all'Austria Pio IX vide iniziare il declino del proprio astro politico e incominciare la sua lunga Via Crucis. Il suo pontificato fu segnato da alcune grandi tappe: l'8 dicembre 1854 è il giorno della definizione del dogma della Immacolata Concezione, pietra miliare nel cammino della dottrina e devozio­ne mariana; l'I luglio 1861 venne pubblicato il primo numero dell'«Osservatore Romano», e l'8 dicembre 1864 fu la volta del­l'enciclica Quanta cura e del Sillabo, documento tra i più dibattuti e controversi dell'intero suo pontificato. L'8 dicembre 1869 aprì il Concilio Vaticano I, dal quale uscirono due costituzioni, la Dei Filius e la Pastor Aeternus, del 18 luglio 1870; sempre nell'ambito del Concilio venne definita l'infallibilità del magistero del pontefice romano nel caso di pronunciamenti ex cathedra. Il 20 settembre 1870 con la presa di Roma si chiuse un periodo della storia di Pio IX: Io stato pontificio era ormai giunto al tra­monto e, assistendo all'inesorabile fine di un'epoca fortemente se­gnata dal proprio agire in ambito civile ed ecclesiale, Giovanni Maria Mastai Ferretti scelse la chiusura volontaria in Vaticano. Morì il 7 febbraio 1878 dopo 32 anni di pontificato. È stato beatificato da papa Giovanni Paolo II il 3 settembre 2000.

SECONDA LETTURA 
Pietro mi ami tu?
Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo (Disc. 340,1-2)
Ricordandoci da quale sangue siamo stati redenti, con la sere­nità di questo pensiero entriamo nel porto della sicurezza; e nella grazia che ci è comune troviamo riposo dall'affaticarci in questo personale ufficio. Pertanto, se mi compiaccio di essere stato riscat­tato con voi più del fatto di essere a voi preposto, allora, secondo il comando del Signore, sarò più efficacemente vostro servo, per non essere ingrato quanto al prezzo per cui ho meritato di essere servo con voi. Sì, devo amare colui che mi ha redento, e conosco quello che ha detto a Pietro: Pietro, mi ami tu? Pasci le mie pecore. Questo una volta, questo una seconda volta, questo una terza volta. Veniva interpellato l'amore, veniva imposta la fatica: infatti dove è più amo­re, là è minor fatica. Cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato? Se dirò che rendo col pascere le sue pecore, anche a fare questo sono non io, ma la grazia di Dio che è con me. Come potrò avere il ruolo di chi rende, dal momento che sono prevenuto in ogni senso? Pur tuttavia poiché il nostro amore è disinteressato, in quan­to sono sue le pecorelle che pascoliamo, noi chiediamo la merce­de? Come avverrà questo? Come si realizza l'accordo fra "Amo senza mercede per essere pastore" e "richiedo la mercede perché sono pastore"? In nessun modo sarebbe possibile questo, in nes­sun modo ci sarebbe richiesta di mercede da parte di chi ama disinteressatamente, se la mercede non fosse colui che si ama. In­fatti, se pascere le sue pecore è quello che rendiamo per il fatto che ci ha redenti, che cosa rendiamo proprio perché ha fatto di noi dei pastori? Appunto per nostra malizia siamo cattivi pastori - e ciò sia lungi da noi -, ma l'essere buoni pastori - e questo ci viene da lui - ci è possibile soltanto per la sua grazia. Di conseguenza, fratelli miei, anche a voi, esortandovi prescri­viamo di non accogliere invano la grazia di Dio.

RESPONSORIO
Gesù disse a Simone: Io ti dico che tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa
* e le porte dell'inferno non prevarranno contro di essa.
Dio l'ha fondata in eterno.
e le porte dell'inferno non prevarranno contro di essa.

orazione    O Dio che hai dato al tuo servo il Beato Pio IX, papa, lo spirito di fortezza nelle avversità, e gli hai concesso di penetrare più intima­mente la fede intatta della Chiesa, donaci per sua intercessione di essere ripieni del medesimo spirito e di vivere con la sua stessa devozione. Per il nostro Signore.

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