sabato 12 febbraio 2011

11 FEBBRAIO SAN BENEDETTO DI ANIANO

11 FEBBRAIO
SAN BENEDETTO DI ANIANO, abate


Martirologio Romano: A Kornelimünster in Germania, transito di san Benedetto, abate di Aniane, che propagò la regola di san Benedetto, affidò ai monaci le consuetudini da osservare e si adoperò molto per il rinnovamento della liturgia romana.

seconda lettura
Dall'opera «Monumenta fidei» di san Benedetto di Aniano, abate
La vera sapienza
Instancabilmente chiedi la sapienza e avrai una lunga vita. La misericordia e la verità non ti abban­doneranno, poiché «insieme con la sapienza ti ver­ranno tutti i beni» (Sap 7,11), cioè alla sua destra una lunga vita, alla sinistra le ricchezze e la gloria. Cercala con un'assidua lettura, meditando giorno e notte la legge di Dio, e quando l'avrai trovata sarai beato, secondo la Scrittura: «Beato l'uomo che tu istruisci, Signore, e che ammaestri nella tua legge» (Sal 93,12). Bussa con una vigile costanza e la porta dei cieli ti si aprirà. Poiché il Verbo di Dio è anche la sapienza divina, chi è così stolto da domandarsi se può essere giustificato senza la sapienza, dal cui ascolto si acquista la fede che purifica i cuori? «Il giusto vivrà per la sua fede» (Ab 2,4) e «La strada dei giusti è come la luce dell'alba, che aumenta lo splendore fino al meriggio» (Prv 4,18'). Non t'inganni il fascino fallace di chi ti adula, dicen­doti che il monaco non deve darsi allo studio della sapienza, mentre abbiamo letto che nella Chiesa, dopo gli Apostoli e i loro discepoli, erano certamen­te i monaci a risplendere per maggior sapienza, e sappiamo che neanche i monaci di oggi hanno degenerato. Non fu forse il santo monaco Ammonio il maestro inflessibile di Origene? Non fu il monaco Girolamo ricercatore della sapienza sino alla fine nella sua vita? E per tralasciare molti altri monaci, famosi per la loro insigne sapienza e di essa studiosi fino alla morte, papa Gregorio non fu monaco eccellente nella sapienza e vigilantissimo - secondo il suo nome - fino alla vigilia del suo transito? Veramente tutti costoro cercavano una vita quieta, per imparare nella calma la sapienza; riducevano la propria attività per trovarla, offrivano tutti i loro beni per possederla, secondo quanto dice lo Spirito della Sapienza: «Fermatevi e sappiate che io sono Dio» (Sal 45, 11); perché chiunque si ferma in quel­la quiete, dice con la Sapienza sempre sveglia: “io dormo, ma il mio cuore veglia” (Ct 5,2). Se dunque vuoi essere amato da Dio, ama la sapienza, poiché essa stessa dice: «Io amo coloro che mi amano, e quelli che mi cercano mi troveranno» (Prv 8,17). Ricerca Dio, per essere ricercato da lui; «cerca sem­pre il suo volto» (Sal 104,4) per essere consolato, e dopo averlo conosciuto sarai riconosciuto da lui, poiché «se qualcuno non lo riconosce, neppure lui è riconosciuto» (1 Cor 14,38), «chi invece lo co­nosce, è conosciuto da lui» (Gal 4, 9).

responsorio   (Sap 7,10.11; 8,2)
Amai la sapienza più della salute e della bel­lezza, preferii il suo possesso alla stessa luce;
* in­sieme con essa mi vennero tutti i beni.
Questa ho amato e ricercato fin dalla mia gio­vinezza,
mi sono innamorato della sua bellezza;
insieme con essa mi vennero tutti i beni.

orazione
O Dio, che rinnovasti la vita monastica con la dot­trina e gli esempi del santo abate Benedetto di Aniano, concedici, per sua intercessione, di con­servare uno stile di vita in tutto conforme all'inse­gnamento di Cristo, tuo Figlio, che vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i se­coli dei secoli.


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