età media nove anni
di Costanza Miriano*
*giornalista e scrittrice
da “Il blog di Costanza Miriano“, 26/04/13
Cari ragazzi, come sapete nella nostra casa è vietato parlare male delle persone,
o almeno ci proviamo, a non farlo. Se qualcuno sbaglia sono affari
suoi, tra lui e Dio. A meno che non ci sia un compagno, che so, che si
sporge troppo dalla finestra, o che attraversa la strada con gli occhi
sull’iPod mentre passa un motorino. In quel caso, visto che rischia di
farsi male, potete dirgli qualcosa, direttamente a lui, e possibilmente
senza frantumarvi nessun osso.
C’è
un solo caso in cui del male degli altri bisogna proprio per forza
parlare, anche a costo di prendere un palo in testa, ed è quando rischia di andarci di mezzo qualcuno più debole, che non può difendersi da solo.
È proprio per questo motivo che il babbo e io ce la prendiamo tanto per i cosiddetti matrimoni omosessuali, che poi matrimoni è una parola che in questo caso non si può dire perché viene da munus e mater, cioè il dono che si fa alla madre, e tra due uomini o due donne non può comunque esserci una mamma.
Quindi di cosa facciano gli omosessuali nel privato non ci occupiamo proprio, non è una cosa che ci riguarda, e tra l’altro pensiamo che anche loro non la dovrebbero sbandierare troppo,
come facevano quei signori che avete visto a Parigi l’estate scorsa,
con le piume e i sederi di fuori. Tra l’altro, avete mai visto me e il
babbo andare in giro in mutande? Comunque, se loro lo vogliono fare noi
ci limiteremo a passare da un’altra parte, visto che non erano proprio
eleganti i signori con le banane gonfiabili e le signore senza
reggiseno. Capiamo anche che se sentono il bisogno di farsi vedere
vestiti in quel modo forse non sono tanto felici, e
quindi se ci capiterà di averne uno vicino, che ne so, al lavoro o in
vacanza, cercheremo, se lui o lei vuole, di farci amicizia.
Il problema che ci preoccupa tanto però è quello dei bambini e delle famiglie.
Noi crediamo che le leggi, come vietano alle persone di ammazzare,
rubare, ma anche di parcheggiare sulle strisce pedonali o mettere la
musica altissima alle tre di notte, cioè di fare quello che può
danneggiare gli altri, debbano impedire assolutamente di confondere la famiglia con tutti gli altri modi di stare insieme. Modi liberi e magari bellissimi, per chi vuole, ma diversi
dalla famiglia. La famiglia è il luogo in cui devono crescere i
bambini, e infatti in Italia sono stati chiusi gli orfanotrofi, e si
cerca di far vivere i bambini senza genitori in case famiglia, che non
saranno il massimo, ma è meglio di prima.
Un babbo e una mamma sono la condizione minima per i bambini
per crescere bene. Certo, ci sono anche tanti genitori che non sono
sempre bravi, infatti abbiamo detto minima: non basta che ci siano, devono anche impegnarsi un pochino per essere buoni genitori. Ma se non ci sono, per un bambino è impossibile
crescere in modo sano, equilibrato, felice. Vi immaginate se il babbo
non ci fosse più, e io mi fidanzassi con una signora? Non fate quelle
facce terrorizzate, sto dicendo per dire. O se invece di me ci fosse un
amico del babbo? (Siete meno terrorizzati? Già vi figurate pomeriggi
senza ripasso di grammatica e niente crisi isteriche per i fumetti
scaraventati a terra?)
Comunque, tanti dottori che studiano le teste delle persone dicono che è normale che la cosa vi sembri tanto strana, perché è giusto che voi vogliate un babbo maschio e una mamma femmina, anche se a scuola cercano di dirvi il contrario (va di moda, ma non vi preoccupate).
Vi diranno che non siete d’accordo perché andate in chiesa, ma noi pensiamo che sia solo buon senso. Sono le regole di funzionamento delle persone (è vero, le ha fatte Dio, ma funzionano comunque tutte allo stesso modo, non è questione di credere: se non credi nella benzina e metti la Fanta nel serbatoio la macchina si rompe). Noi non siamo contro nessuno,
ma come diciamo al compagno di non sporgersi dalla finestra siccome
siamo cristiani dobbiamo continuare a dire, quando ci è possibile, senza
offendere o attaccare nessuno, qual è il modo per non farsi male, nella
vita. Il progetto di Dio sul mondo è la famiglia, un meccanismo
faticoso ma affascinante, in cui si mettono insieme le differenze,
prima di tutto quelle tra maschi e femmine, e si cerca di funzionare
tutti al meglio. Questo è l’uomo a denominazione di origine controllata.
Poi ci sono gli ogm, ma i loro semi sono sterili (i semi delle piante
create in laboratorio vanno ricomprati ogni anno): allo stesso modo due
maschi e due femmine non possono riprodursi. Quando cercano di ottenere
dei bambini, non per dare una famiglia a dei bambini, ma perché li
desiderano loro, devono fare delle cose che fanno stare male tante
persone: le mamme che prestano la pancia, quelle che danno l’ovetto, i
babbi che danno il seme da mettere dentro, e soprattutto i bambini che
non sapranno mai da quale storia vengono, non sapranno che facce
avessero i nonni e che lavoro facessero i bisnonni, e poi avranno due
mamme, due babbi, insomma una gran confusione, dove a rimetterci sono i bambini.
A noi dispiace tanto se le persone dello stesso sesso che si vogliono bene non possono avere bambini, e rispettiamo e capiamo la loro tristezza, ma è la natura, e noi abbiamo il dovere di difendere quei bambini che non possono farlo da soli. Ci sarebbe da dire poi che lo stato dovrebbe aiutare
le famiglie, che sono moltissime moltissime di più (e forse per questo
non ci aiutano, è più difficile risolvere qualche problema alla
maggioranza), ma questo è un discorso che abbiamo fatto tante volte…
(intanto si sono già alzati tutti da tavola, e sto parlando da sola come
al solito).
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