Fatima e la Russia
Un giorno, l’Immacolata regnerà sul Cremlino e dal Cremlino sul mondo intero
(san Massimiliano Maria Kolbe).
In viaggio tra il Giappone e la Polonia, negli anni ’30, padre Kolbe
attraversò l’Unione Sovietica sulla Transiberiana. Facendo tappa a
Mosca, avrebbe pronunciato queste parole profetiche sulla Piazza Rossa,
secondo le testimonianze raccolte dal servita Pierre Caillon (cf. La consécration de la Russie aux très Saints Cœurs de Jésus et de Marie,
Paris 1983, 16-17). L’ardente apostolo dell’Immacolata non poteva certo
conoscere il “Segreto” di Fatima, le cui prime due parti sarebbero
state rivelate da suor Lucia, per ordine del Vescovo di Leiria, soltanto
nel 1941. Questa predizione, perciò, può essere di aiuto per
comprendere come mai la Madonna abbia chiesto la consacrazione della
Russia al Suo Cuore Immacolato: proprio quell’immenso Paese,
evidentemente, ha un ruolo speciale nei disegni di Dio per gli ultimi
tempi.
Nell’apparizione del 13 luglio 1917 ai tre pastorelli (che ne ignoravano
finanche l’esistenza e sul momento credettero che il nome indicasse una
donna) la Vergine aveva legato all’adempimento delle Sue richieste la
promessa della pace e la conversione della Russia, che altrimenti
avrebbe sparso nel mondo i suoi errori. Com’è noto, la
rivoluzione bolscevica non era ancora avvenuta, anche se il socialismo
serpeggiava da decenni nel Paese, contagiando soprattutto intellettuali e
studenti. Non c’è bisogno di ricordare le tragiche conseguenze della
mancata risposta agli appelli di Fatima, ma forse non si sono colti fino
in fondo i profondi e devastanti effetti a lungo termine del secondo
conflitto mondiale e dei regimi comunisti. In società radicalmente
destrutturate dalla guerra più sanguinosa e distruttrice della storia, i
germi dell’ideologia marxista, malgrado la sua intrinseca perversità e
inconsistenza, hanno attecchito con una facilità sorprendente anche
senza essere imposti con la violenza, contaminando perfino il clero
cattolico ed esplodendo poi nella rivoluzione culturale e sociale del
1968.
Il principio secondo cui le idee prevalgono sulla realtà, che deve
essere perciò modificata in base ad esse, ha ormai attaccato anche ciò
che di più evidente e naturale ci sia, cioè l’identità dell’uomo e della
donna. Ciò che anche a un veterocomunista avrebbe fatto orrore è oggi
il cavallo di battaglia dei suoi figli e nipoti, quei sessantottini che
hanno occupato i gangli vitali del potere, incistandosi in modo
definitivo soprattutto nella magistratura, nelle università e
nell’informazione. La propaganda pestifera che da decenni diffondono a
tappeto, congiunta ai sistematici abusi di una giurisprudenza
“interpretativa”, ha gradualmente condotto le società occidentali ad
accettare l’inaccettabile, se non a caldeggiarlo. Gli stessi obiettivi, evidentemente, sono stati
perseguiti con studiata metodicità: la convergenza di intenti è ormai così scoperta che non si può
non pensare ad un’unica mente pianificatrice.
In questo quadro si comprende facilmente come mai, nella stessa Chiesa
Cattolica, il messaggio di Fatima, quando non si è potuto ignorarlo, sia
stato tanto osteggiato, la sua realizzazione sabotata, i suoi diffusori
ostracizzati. La prima a subire gli effetti di tale opposizione fu
proprio suor Lucia, che nel 1988 fu obbligata dalla Segreteria di Stato
vaticana a non rilasciare più dichiarazioni, non comparire più in
pubblico e non ricevere nessuno, se non i cardinali e chi fosse a ciò
autorizzato dalla Santa Sede. Nello stesso tempo le veniva ingiunto di
firmare delle lettere in cui affermava che la consacrazione del mondo al
Cuore Immacolato aveva soddisfatto alle richieste di Nostra Signora e
di non importunare più in futuro il Santo Padre a questo proposito.
È a tutti evidente, in realtà, che le condizioni poste dalla Madonna,
specificate nell’apparizione avvenuta a Tuy il 13 giugno 1929, non sono
state adempiute: la Russia non è mai stata nominata nei ripetuti atti
consacratorii (eccetto che nella Lettera apostolica Sacro vergente anno
di Pio XII, del 7 luglio 1952), né mai sono stati coinvolti tutti i
vescovi del mondo. Lo stesso Giovanni Paolo II, fu sempre
restio a nominare esplicitamente la Russia, nonostante i reiterati e
pressanti appelli di suor Lucia, del cardinal Wyszyński e di
numerosissime personalità, per non parlare della petizione americana che
raccolse milioni di firme. Egli stesso ammise implicitamente questa
inadempienza introducendo a braccio, nel testo della preghiera
pronunciata il 25 marzo 1984 sul sagrato di San Pietro, davanti alla
statua della Capelinha, le seguenti parole: «Illumina specialmente i popoli di cui Tu aspetti la nostra consacrazione e il nostro affidamento».
Nel 1931 Gesù apparve a suor Lucia per comunicarle
un enigmatico quanto inquietante messaggio: «Fa’ sapere ai miei
ministri, dato che seguono l’esempio del Re di Francia nel ritardare
l’esecuzione della mia richiesta, che lo seguiranno nella sciagura».
Queste parole indicano innanzitutto che le richieste della Madonna
rispecchiano il volere del Figlio, cosa che le rende ancora più
obbliganti. Esse vanno spiegate in riferimento alla volontà manifestata
dal Sacro Cuore a santa Margherita M. Alacoque che la Francia Gli
fosse consacrata. A questo scopo ella fece pervenire a Luigi XIV una
lettera datata 17 giugno 1689. Il rifiuto del re mostrò tutte le sue
conseguenze a un secolo esatto di distanza: il 17 giugno 1789 il Terzo
Stato, a Parigi, si costituiva in Assemblea Nazionale, dando così inizio
alla madre di tutte le rivoluzioni. Il re Luigi XVI, deposto e
imprigionato nel 1792, sarà ghigliottinato l’anno successivo. Per la
prima volta nella storia un popolo rigettava il legittimo ordine
costituito (che in quel caso aveva comunque bisogno di riforme) per
elaborarne uno a suo piacimento, mettendo così l’uomo al posto di Dio.
Dopo la diffusione capillare della massoneria su scala europea, resa
possibile dalle campagne napoleoniche, e le conseguenti rivoluzioni
“liberali”, la rivoluzione bolscevica non sarà altro che l’apice, quanto
mai sanguinoso, di questo processo sovversivo.
Oggi, superato il piano politico, economico e sociale, sono arrivati a
toccare l’ordine naturale. Che cosa ci aspetta, dunque? Non proviamo
certo gusto a recitar la parte dei “catastrofisti”, ma non possiamo fare
a meno di registrare la visione descritta da suor Lucia nel suo diario
il 3 gennaio 1944: «E sentii lo spirito inondato da un mistero di luce
che è Dio e in Lui vidi e udii – la punta della lancia come una fiamma
che si allunga fino a toccare l’asse terrestre e questa sussulta:
montagne, città, paesi e villaggi con i loro abitanti vengono sepolti.
Il mare, i fiumi e le nubi escono dagli argini, traboccano, inondano e
trascinano con sé in un vortice un numero incalcolabile di case e
persone: è la purificazione del mondo dal peccato in cui si è immerso.
L’odio e l’ambizione provocano la guerra distruttrice! Nel palpito
accelerato del cuore e nel mio spirito udii risuonare una voce soave che
diceva: “Nel tempo, una sola fede, un solo battesimo, una sola Chiesa,
santa, cattolica, apostolica. Nell’eternità, il Cielo!”» (Carmelo di
Coimbra, Un cammino sotto lo sguardo di Maria. Biografia di suor Lucia di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria, Roma 2014, 290-291). [vedi]
La visione può ben descrivere la collisione tra un grosso asteroide e il
nostro pianeta, con lo spostamento del suo asse e la conseguente
esondazione dei mari. Sembra che qualcosa del genere sia già avvenuto
nella preistoria: è l’ipotesi che meglio spiega il diluvio universale,
come pure la conformazione di certi crateri e, nelle regioni
settentrionali, una glaciazione quasi istantanea. Le visioni profetiche
sono tuttavia condizionate: sono cioè avvertimenti che devono scuoterci e
si realizzano solo se non vengono presi sul serio. Piuttosto che
avvenga qualcosa del genere, non sarà meglio un’invasione straniera, se
può servire a liberarci dal regime totalitario dei pervertiti che
governano l’Unione Europea, nonché da quello dei sodomiti che spadroneggiano pure nella Chiesa? A condizione che
sia l’Immacolata a regnare sul Cremlino, il Cremlino può anche
esercitare un benefico dominio sul mondo intero. Con questa intenzione,
dunque, iniziamo la pratica dei cinque sabati in vista della festa del
Cuore Immacolato di Maria, che nel calendario tradizionale cade il 22
agosto. Russia, adempi la missione che, mediante la Madre di Dio, il
Cielo ti ha assegnato!
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2017/04/don-elia-fatima-e-la-russia.html
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