sabato 23 aprile 2011

PROCESSIONE SOLENNE
NELLA BASILICA DEL S. SEPOLCRO
IN GERUSALEMME



Terminata la Messa della Risurrezione del Signore si svolge la processione accompagnata dal canto degli inni pasquali e da quattro pericopi del Vangelo ai quattro punti cardinali dell’ Anastasis. Dopo il primo giro, il Diacono canta la seguente pericope al lato settentrionale del santo Sepolcro.

Inno
1. Christus triumphum glóriae:
Monstràre cunctis vóluit
sed prima férunt gàudia,
qui plus ardébant céteris.

2. Quod Magdaléna nóverat,
Dum luce prima fèrvida
Hinc inde currit sàucia,
Amóre Christi lànguida.

3. Adstàre non timet cruci,
Sepùlcro inhaeret ànxia,
truces nec horret mìlites:
Pellit timórem càritas.

4. Christum quem vivum fórtiter
Diléxit, quaerit mórtuum
Unguènto ungéndum óptimo,
Quem unxit vivum pistico.

5. Hinc dulcia colloquia
Sui merétur Dòmini,
Dum hortulàni in hàbitu:
Me noli, dixit, tàngere.

6. Iesu, dulce refùgium,
Spes una poeniténtium:
Per Magdalénae méritum,
Peccati solve débitum. Amen.

+ Dal vangelo secondo Giovanni 20, 11-18.
Ho visto il Signore .
Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l' hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbuni!», che significa: Maestro! Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro». Maria di Magdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto. Parola del Signore.

INNO
Ad régias Agni dapes,
Stolis amìcti càndidis,
Post trànsitum maris Rubri
Christo canàmus Principi.

Divina cuius càritas
Sacrum propinat sànguinem,
Almìque membra córporis
Amor sacérdos immolat.

Sparsum cruórem póstibus
Vastàtor hórret Angelus;
Fugìtque divìsum mare,
Mergùntur hostes flùctibus.

Iam Pascha nostrum Chrìstus est,
Paschàlis idem vìctima,
Et pura puris méntibus
Sinceritàtis àzyma.

O vera caeli victima,
Subiécta cui sunt tàrtara,
Solùta mortis vincula
Recépta vitae praemia.

Victor subàctis ìnferis
Trophaea Christus éxplicat,
Caelóque apèrto, sùbditum
Regem tenebràrum trahit.

Ut sis perènne méntibus
Paschàle lesu gàudium,
A morte dira crìminum
Vitae renàtos lìbera.

Deo Patri sit glòria,
Et Fìlio, qui a mórtuis
Surréxit, ac Paràclito,
In sempitèrna saecula. Amen.

Terminato il secondo giro del s. Sepolcro
il Diacono canta la seguente pericope al lato meridionale.

+ Dal vangelo secondo Giovanni 20, 19-31.
Otto giorni dopo venne Gesù.
La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: « Pace a voi! ». Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi ».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Didimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!».
Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: « Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!». Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro. Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome. Parola del Signore.

INNO
Angelus dixit in monumento ( hoc):
Christus surrexit e mórtuis,
Verba Magistri non recordatis vos? Allelùia.

Petrus, Ioannes statim venerunt huc.
Non invenérunt defunctum,
Dóminus Iesus destruxit ténebras. Allelùia.

Maria petiit: "Corpus ubi est?"
Vocavit eam Dóminus:
"Maria" Inquit. Et illa: "Rabbonì". Allelùia.

Regina caeli laetàre fùlgida;
quem meruisti portare
Divìnus Fìlius in aeternum Rex. Alleluia.

Completato il terzo giro del s. Sepolcro, arrivati alla pietra dell’ unzione il Diacono canta la seguente pericope

+ Dal vangelo secondo Luca 24, 1 3-35.
Davvero il Signore è risorto ed è apparso.
Ed in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette glia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto. lenire discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. la i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi i state facendo fra voi durante il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Cleopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è avvenuto in questi giorni?». Domandò: «Che cosa?». Gli risposero: «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l’ hanno crocifisso. Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo.
Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l’ hanno visto ». Ed egli disse loro: «Stolti e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti ! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Ed ecco si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l'un l'altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?». E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone». Essi poi riferirono ciò che era accaduto, lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Parola del Signore.

INNO
Rit. Alleluia, Alleluia, Alleluia.
O filii et filiae, Rex caelestis,
Rex gloriae morte resurrexit hodie, alleluia.

Et mane prima sabbati, ad ostium monumenti
accesserunt Discipuli, alleluia.

Et Maria Magdalene, ei Jacobi, et Salome,
venerunt corpus ungere, alleluia.

In albis sedens Angelus praedixit mulieribus:
in Galilea est Dominus, alleluia.

Et Ioannes Apostolus cucurrit Petrus citius,
monumento venit prius, alleluia.

Dicipulis adstantibus, in medio stetit Christus, dicens:
pax vobis omnibus, alleluia.

Ut intellexit Didimus quia resurrexerat Jesus,
remansit fere dubius, alleluia.

Vide Thoma, vide latus, vide pedes,
vide manus noli esse incredulus, alleluia.

Quando Thomas Christi latus, pedes vidit atque manus,
dixit: tu es Deus meus, alleluia.

Beati qui non viderunt et firmiter crediderunt,
vitam aeternam habebunt, alleluia.

In hoc festo sacratissimo sit laus et iubilatio,
benedicamus Domino, alleluia.

Ex quibus nos humillimas,
devotas atque debitas Deo dicamus gratias, alleluia.

Davanti al santo Sepolcro il Diacono canta la seguente pericope.

+ Dal vangelo secondo Marco 16, 1-7.
Gesù Nazareno, il crocifisso, è risorto.
Passato il sabato, Maria di Magdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù. Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole. Esse dicevano tra loro: «Chi ci rotolerà via il masso dall'ingresso del sepolcro? ». Ma, guardando, videro che il masso era già stato rotolato via, benché fosse molto grande. Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È, risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto. Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto». Parola del Signore.

Et ecce terraemótus * factus est magnus:
Angelus enim Dòmini descéndit de caelo, allelùia.

Surréxit Dóminus de hoc Sepólcro, alleluia.
Qui prò nobis pepéndit in Ligno, allelùia.

Orèmus. Deus, qui hodìérna die per Unigénitum tuum aeternitàtis nobis àditum, devnfcta reseràsti: vota nostra, quae praeveniéndo àspiras, étiam adiuvando proséquere. Per Christum Dóminum nostrum. Amen.

Veneràbilis Pater, Dei et Apostólicae Sedis gratia, huius sanctae Ecclésiae Hierosolymitanae Episcopus, romàni Pontificis nòmine òmnibus hic praeséntibus vere paeniténtibus, conféssis ac sacra Communióne reféctis benedictiónem impertiri cum indulgèntia plenària. Rogate Deum prò beatissimo Papa nostro, prò Episcopo nostro et sancta Mater Ecclèsia, et in eius plena communióne, vitae sanctitàte, studéte ambulare.

Benedicat vos omnipotens Deus, hodiérna inierveniénte sollemnilàte paschàli, et ab omni miseràtus deféndat incursióne peccati. Amen.

Et qui ad aetérnam vitam in Unigèniti sui resurrectióne vos réparat, vos praémiis immortalitàtis adimpleat. Amen.

Et qui, explétis passiónis dominicae diébus, paschàlis festi gàudia celebràtis, ad ea festa, quae laetiis peraguntur aetérnis, ipso opitulànte, exsultàntibus ànimis veniàtis. Amen.

Per intercessiónem beatórum Apostolórum Petri et Pauli, benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus. Amen.

TE DEUM

Dòmine, exàudi orationem meam.
Et clamor meus ad te véniat.

Dóminus vobìscum.
Et cum spiritu tuo.

Orèmus Deus, cuius misericòrdia non est numerus, et bonitàtis infinitus est thesàurus: piìssimae Maiestati tuae prò collàtis donis gràtias àgimus, tuam semper cleméntiam exoràntes, ut qui peténtibus postulata concédis, eósdem non déserens, ad premia futura disponas. Per Christum… Amen .

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