Si prepara in silenzio un sinodo sull’Amazzonia. “Viri Probati” (ed ecologia) temi chiave. Il disegno di Hummes – di Marco Tosatti
Il cardinale Claudio Hummes, 82 anni, già prefetto della Congregazione per il Clero, sta lavorando intensamente a un suo progetto. Un Sinodo delle diocesi dell’Amazzonia, in cui si dovrebbe discutere di ecologia – naturalmente – ma anche e forse soprattutto di trasformare i diaconi permanenti in “viri probati”.
Una specie di amministratori laici dei sacramenti, in sostituzione dei preti. Ma c’è chi vede in questo progetto la punta del cuneo per modificare le regole che riguardano il celibato dei sacerdoti nel rito latino.
Hummes sostiene di parlare spesso e
volentieri a nome del Papa. Lo fa talvolta anche nelle riunioni della
Conferenza episcopale, a cui non potrebbe partecipare se non invitato,
come vescovo emerito. Tanto che di recente gli è stato fatto osservare
che i vescovi sono cattolici; hanno rispetto e obbedienza per il Papa;
ma se il Pontefice ha qualche cosa da comunicare loro preferirebbero che
lo facesse direttamente.
Un vescovo francescano, molto
“liberazionista” quello di Osasco, che l’ha invitato. Dai colloqui
sarebbe emerso, secondo quanto racconta uno dei partecipanti, che in
Amazzonia hanno già preparato tutto per fare un Sinodo sull’Amazzonia.
In Amazzonia il rapporto fra
popolazione, ampiezza del territorio e numero di preti è in grande
disequilibrio. Ma quando qualcuno, durante la conferenza di Hummes, ha
proposto di lanciare un appello a tutti gli ordini missionari, affinché
mandassero ciascuno due sacerdoti, Hummes ha detto che no, no , il Papa
non vuole questo, dopo il Concilio non devono più esistere missionari,
ogni popolo deve evangelizzarsi da solo; solo clero autoctono, preti e
vescovi anche senza formazione accademica.
E ha continuato dicendo che se prima era
un tabù parlare di preti sposati, ora se ne può parlare
tranquillamente, parlatene fra di voi. Il Papa gli avrebbe consigliato
di dire ai vescovi di ordinare un grande numero di diaconi permanenti.
L’obiettivo sarebbe quello di aprire la
strada all’ordinazione di laici, sposati, per supplire alla carenza di
sacerdoti. Qualche giorno fa ha avuto luogo una riunione dei vescovi
dell’Amazzonia, insieme a due teologi, consigliati da Hummes, per
preparare le tematiche del Sinodo. Hummes ha già visitato 22 delle 38
diocesi dell’Amazzonia nel suo lavoro di galvanizzazione; e afferma che
il Papa lo avrebbe esortato a visitare in fretta le rimanenti. Fra poco
dovrebbero partire le lettere di richiesta dell’autorizzazione allo
svolgimento del Sinodo.
L’idea di supplire con i diaconi
permanenti – trasformati in sacerdoti “laici” – alla scarsità di
vocazioni, che trova sostegno anche in Germania, è da tempo allo studio
da parte di Hummes. Quando era Prefetto del Clero ai vescovi tedeschi e
americani consigliava di far studiare i futuri diaconi agli stessi corsi
dei sacerdoti. Adesso, vista la scarsità di tempo sarebbe disposto ad
accettarli anche con una preparazione molto sommaria.
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