lunedì 9 maggio 2016

Chiesa cattolica: no ai matrimoni concordatari

Norvegia, nozze gay. «Chiesa cattolica non celebrerà più matrimoni in rito civile»


unioni-gay-ansa«I politici potrebbero diventare aggressivi» verso la Chiesa cattolica e i suoi sacerdoti. A spiegarlo alla Cns è stato il vescovo di Oslo Bernt Ivar Eidsvig, confermando che i sacerdoti della Norvegia non celebreranno più i matrimoni in rito civile dopo l’obbligo imposto dalla chiesa di stato luterana di officiare le unioni fra persone dello stesso sesso. Il vescovo, religioso agostiniano nominato da papa Benedetto XVI nel 2005, ha sottolineato che «è evidente che dobbiamo distinguere fra i matrimoni celebrati nella nostra Chiesa e gli altri». Finora la distinzione era di tipo liturgico ma non riguardava il rito civile, celebrato in maniera identica dalle diverse confessioni. Lasciando intendere le forti pressioni dello Stato, il prelato ha aggiunto: «I politici potrebbero diventare aggressivi contro le chiese che resistono ad officiare queste cerimonie, quindi la migliore opzione è smettere di celebrare matrimoni in nome dello Stato».

IL CEDIMENTO LUTERANO. Eidsvig ha espresso il suo rammarico per il cedimento del sinodo luterano che ha ammesso le unioni fra persone dello stesso sesso. Perché se i cattolici sono intenzionati a «mantenere buone relazioni con la chiesa luterana, non capiamo la loro decisione e speriamo che ci ripensino». Finora, infatti, sebbene il cosiddetto “matrimonio per tutti” in Norvegia sia legale dal 2009, il sinodo luterano si era sempre opposto a celebrarlo, seguendo l’esempio delle chiese africane, asiatiche e sudamericane. Resta il fatto che i preti luterani contrari a tali unioni non saranno obbligati a benedirle.

LA VISITA PAPALE. Il vescovo, insieme ad altri tre leader protestanti, ha poi dichiarato al giornale Norway’s Vart Land che l’idea di un’unione diversa da quella naturale vìola «non solo la visione cristiana del matrimonio, ma anche quella storica e universale». E che la scelta di separare il rito civile da quello religioso servirà a proteggere i sacerdoti dalle «pressioni crescenti di consacrare le coppie dello stesso sesso». Eidsvig ha infine chiarito di dover attendere l’approvazione del Vaticano. E ricordando che il 31 ottobre papa Francesco visiterà la comunità luterana norvegese in occasione dei festeggiamenti del cinquecentesimo anno della riforma protestane, pur convinto che sia improbabile che la questione sia affrontata, ha confessato alla Cns di sperare che il Pontefice incontri anche la comunità cattolica.


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