giovedì 16 ottobre 2014

attori che cercano di sopravvivere a se stessi

Sinodo, Cacciari: “Chiesa è forte se resta inattuale, non è agenzia qualunque”

di Marco Guerra
“La forza della Chiesa è nel diffondere un messaggio inattuale che non appartiene ad un determinato periodo storico”. A pronunciare questo giudizio non è uno vescovo tradizionalista o un intellettuale conservatore ma il filoso e politico Massimo Cacciari che, sentito da IntelligoNews, ha espresso grande  apprezzamento per la capacità di confronto manifestata dalla Chiesa in occasione del Sinodo pur mettendo a fuoco i rischi legati al voler essere a tutti costi “al passo con i tempi”.
Cacciari, che immagine sta dando la Chiesa di se stessa con questo Sinodo?
“Certamente con questo Sinodo la Chiesa sta dando un’immagine di grande vivacità. Si possono avere  giudizi anche negativi sulle posizioni progressiste di Kasper, tuttavia va comunque preso atto del dibattito che riguarda non solo i fedeli ma la società in generale perché al centro del Sinodo sulla famiglia ci sono questioni che riguardano tutti da un punto di vista antropologico. La Chiesa sta affrontando tutto questo ad una certa ‘altezza’ e con grande serietà, malgrado le chiacchiere che arrivano sui media, e si dimostra consapevole della pregnanza di questi temi nella società odierna”.
Da dopo il ’68 la Chiesa è stata una delle ultime agenzie di senso, anche se il termine non è religioso. È ancora così o servono dei cambiamenti per mantenere questo ruolo?
“La Chiesa rimarrà  un’”agenzia di senso”, per usare il suo termine, fino a quando darà voce a delle finalità complessive dell’essere umano; è chiaro che non può ridursi a compromessi con le mode del momento, l’inattualità è proprio la forza della Chiesa. Insomma il discorso dell’indissolubilità del matrimonio può anche non piacere, o persino far sorridere ai tempi di oggi, ma la forza del messaggio della Chiesa è proprio il ‘non essere del tempo’. Scendere ad accomodamenti della dottrina per stare ai tempi significa far diventare la Chiesa una delle tante agenzie del mondo moderno”
sinodoSecondo Mario Adinolfi c’è la necessità di un Sinodo dei laici per discutere dei grandi temi della vita: nascere, amare e morire. Lei che ne pensa?
“E chi sarebbero questi laici chiamati a discutere? E a nome di chi? No, non sono d’accordo, i laici hanno le loro sedi per discutere e se ne hanno voglia si incontrano”.
Non crede che sia il caso di alzare il livello della discussione? In Italia i temi etici sono affrontati in modo superficiale nei siparietti dei comici da prima serata …
“No, ci sono anche intellettuali laici che affrontano e approfondiscono seriamente questi temi con libri, studi e convegni. È chiaro però che fa più eco il sinodo dei vescovi, anche perché i laici non sono investiti da nessuno e spesso assumono posizioni autoreferenziali, per questo troverei ridicolo un sinodo dei laici”.
Il confronto sui temi fondamentali della vita umana sembra ormai scomparso dalla politica. Secondo alcuni, la cena a villa Certosa tra Luxuria e Berlusconi ha mostrato le due vere facce della medaglia della cultura liberale post sessantottina …
“Ma quale risvolto culturale ci vuoi vedere nell’incontro tra Berlusconi e Luxuria?! Ma figuriamoci! Sono solo due uomini di spettacolo che cercano di sopravvivere a se stessi”.

http://www.intelligonews.it/sinodo-cacciari-bene-il-dibattito-ma-chiesa-e-forte-se-resta-inattuale-non-e-agenzia-qualunque/

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