domenica 1 luglio 2012

preziosissimo Sangue: Salvéte, Christi vúlnera,

1 LUGLIO
PREZIOSISSIMO SANGUE
DI N. S. Gesù Cristo 





Antifona d'ingresso Ap  5, 9-10
Ci hai riscattati, Signore, con il tuo Sangue
da ogni tribù, lingua, popolo e nazione
e ci hai costituiti un regno per il nostro Dio.

Colletta    O Padre, che nel Sangue prezioso del tuo unico Figlio hai redento tutti gli uomini, custodisci in noi l'opera della tua misericordia, perché celebrando questi santi misteri otteniamo sempre i frutti della nostra redenzione. Per il nostro Signore …

Prima lettura Dal libro dell'Esodo. Es  12, 21-27
Quando il Signore vedrà il sangue sull'architrave e sugli stipiti, passerà oltre la porta.
In quei giorni, Mosè convocò tutti gli anziani d'Israele e disse loro: « Andate a procurarvi un capo di bestiame minuto per ogni vostra famiglia e immolate la pasqua. Prenderete un fascio di issòpo, lo intingerete nel sangue che sarà nel catino e spruzzerete l'architrave e gli stipiti con il sangue del catino. Nessuno di voi uscirà dalla porta della sua casa fino al mattino.
   Il Signore passerà per colpire l'Egitto, vedrà il sangue sull'architra­ve e sugli stipiti: allora il Signore passerà oltre la porta e non per­metterà allo sterminatore di entrare nella vostra casa per colpire. Voi osserverete questo comando come un rito fissato per te e per i tuoi figli per sempre. Quando poi sarete entrati nel paese che il Signore vi darà, come ha promesso, osserverete questo rito. E se i vostri figli vi chiederanno: Che significa questo atto di culto? Voi direte loro: È il sacrificio della pasqua per il Signore, il quale è passato oltre le case degli Israeliti in Egitto, quando colpì l'Egitto e salvò le nostre case ». Il popolo si inginocchiò e si prostrò. Parola di Dio.


Salmo responsoriale Sal  102, 1-2. 3-4. 6-7. 8-9
Rit. Tu ci hai redenti, o Signore, con il tuo Sangue.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tanti suoi benefici. 

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue malattie;
salva dalla fossa la tua vita,
ti corona di grazia e di misericordia.   

Il Signore agisce con giustizia
e con diritto verso tutti gli oppressi.
Ha rivelato a Mosè le sue vie,
ai figli d'Israele le sue opere.  


Buono e pietoso è il Signore,
lento all'ira e grande nell'amore.
Come il cielo è alto sulla terra,
così è grande la sua misericordia su quanti lo temono.   

Seconda lettura Eb 9, 11-15
Cristo col proprio Sangue entrò una volta per sempre nel santuario, procurandoci così una redenzione eterna.
Dalla lettera agli Ebrei.
Cristo, venuto come sommo sacerdote di beni futuri, attraverso una tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano di uomo, cioè non appartenente a questa creazione, non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue entrò una volta per sempre nel santuario, procurandoci così una redenzione eterna.
   Infatti, se il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una giovenca che si sparge su quelli che sono contaminati, li santificano, purificandoli nella carne, quanto più il Sangue di Cristo, che con uno Spirito eterno offrì se stesso senza macchia a Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte, per servire il Dio vivente? Per questo egli è mediatore di una nuova alleanza, perché, essendo ormai intervenuta la sua morte per la redenzione delle colpe com­messe sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati rice­vano l'eredità eterna che è stata promessa. Parola di Dio.

Canto al Vangelo
 Alleluia, alleluia.
Tu sei degno, Signore, di prendere il libro e di aprire i sigilli,
perché sei stato immolato e ci hai riscattati per Dio con il tuo Sangue.  Alleluia.

Vangelo Mc  14, 12-16. 22-26
Questo è il mio corpo; questo è il mio sangue.
+ Dal vangelo secondo Marco.
Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i di­scepoli dissero a Gesù: « Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare la Pasqua? »,
Allora mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca di acqua; segui­telo e là dove entrerà dite al padrone di casa: il Maestro dice: Dov'è la mia stanza, perché io vi possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli? Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala con i tappeti, già pronta; là preparate per noi». I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
   Mentre mangiavano Gesù prese il pane e, pronunziata la benedi­zione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo».
   Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse: «Questo è il mio sangue, il sangue dell'Alleanza, versato per molti. In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio ». E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. Parola del Signore.
Sulle offerte
Accogli, Signore, i doni che ti presentiamo e fa' che, uniti a Cristo Gesù mediatore della nuova alleanza, rinnoviamo nel mistero l'effusione redentrice del suo Sangue. Per Cristo nostro Signore.


Prefazio
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
   Tu l'hai mandato in questo mondo,
perché, vittima della nuova Pasqua,
liberasse il genere umano dalla potenza delle tenebre
e, purificato da ogni colpa nel suo Sangue prezioso,
il gregge disperso riconducesse a salvezza.
   Quanti sono stati lavati nel Sangue dell'Agnello
lo seguiranno e saranno partecipi
senza fine della sua gloria.
   Per questo, uniti agli Angeli e agli Arcangeli
e a tutti i Santi del cielo,
cantiamo senza fine l'inno della tua lode.
Santo, Santo, Santo, ...



Antifona alla comunione
Il calice della benedizione che noi benediciamo
è comunione con il Sangue di Cristo;
e il pane che noi spezziamo
è comunione con il Corpo di Cristo. 1 Cor  10, 16

Dopo la comunione
Signore, che ci hai nutriti con il pane della vita e il calice della salvezza, fa' che il Sangue del nostro Salvatore, effuso in questo memoriale della sua passione, sia per noi sorgente perenne di vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

oppure:
Dio onnipotente, che ci hai nutriti con il cibo e la bevanda di salvezza, difendi da ogni male i tuoi fedeli, redenti dal Sangue prezioso del Cristo tuo Figlio, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 Hymnus
Salvéte, Christi vúlnera,
Imménsi amóris pígnora
Quibus perénnes rívuli
Manant rubéntis sánguinis.


Nitóre stellas víncitis
Rosas odóre et bálsama,
Prétio lapíllos Indicos,
Mellis favos dulcédine.


Per vos patet gratíssimum
Nostris asylum méntibus;
Non huc furor minántium
Umquam penétrat hóstium.


Quot Jesus in prætório
Flagélla nudus éxcipit!
Quot scissa pellis úndique
Stillat cruóris gúttulas!


Frontem venústam, proh dolor!
Coróna pungit spínea,
Clavi retúsa cúspide
Pedes manúsque pérforant.


Postquam sed ille trádidit
Amans volénsque spíritum,
Pectus ferítur láncea,
Geminúsque liquor éxsilit.


Ut plena sit redémptio,
Sub torculári stríngitur;
Suíque Jesus ímmemor,
Sibi nil resérvat sánguinis.


Veníte quotquot críminum
Funésta labes ínficit;
In hoc salútis bálneo
Qui se lavat, mundábitur.


Sequens Conclusio numquam mutátur.
Summi ad Paréntis déxteram
Sedénti habénda est grátia,
Qui nos redémit sánguine,
Sanctóque firmat Spíritu.  Amen.


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