La liturgia al tempo degli Apostoli? Incenso e solennità!
Sempre
attuale e potrebbe aiutare a far zittire i soliti che si riempono la
bocca con le solite solfe sul pauperismo liturgico. Si andassero a
studiare la storia della Chiesa dei primi cristiani, invece di sparare
cavolate! Altro che povertà e semplicità: nella liturgia era riservato
il meglio: lino prezioso, incenso, la porpora imperiale. Tutto a maggior
gloria del Re dei Re.
Roberto
da MiL del 28.06.2009
Lino
prezioso di colore porpora (il colore degl'imperatori); lamine
addirittura di vello d'oro; grani di incenso rari ... chi glielo spiega
questo, a tutti quei tristi liturgisti che hanno massacrato i riti della
Chiesa, spogliato gli altari, bruciato le pianete e i broccati
(imperativamente sostituiti da casule-gellabà in misto terital, con
pàmpini, spighe e pagnotte appiccicati sopra), e tutto questo sostenendo
che si doveva tornare all'essenzialità liturgica e alla povertà dei
tempi apostolici?
Sentito
il Papa? Visto che cosa han trovato in una tomba "mai aperta prima" in
19 secoli e mezzo, di uno dei primi seguaci di Gesù Cristo, apostolo per
giunta, morto appena trent'anni dopo di Lui e in epoca di sanguinose
persecuzioni?
E
allora, o pseudo-liturgisti malati di archeologismo: ci dite per favore
quando mai i cristiani hanno celebrato i loro riti nel modo squallido e
povero a cui ci avete voluto far "ritornare"?
http://blog.messainlatino.it/2015/06/la-liturgia-al-tempo-degli-apostoli.html
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