giovedì 27 febbraio 2014

nolite peccare

Il salario del peccato è la morte

attraverso il castigo capisco la malizia del peccato, vedo  come Dio giudica il peccato



"Sapete che il 'peccato' nella Scrittura è un termine che è intraducibile in italiano. Bisognerebbe tradurlo con due parole: "delitto e castigo". Non c'è un peccato, infatti che non abbia il castigo. Quando pecchiamo, diciamocelo: "Adesso mi devo aspettare il castigo." Non è però Dio che mi castiga, sono io. Volendo fare un'immagine - ma di per sé non è esatto - diciamo che do in mano a Dio il flagello per castigarmi. Alcuni, poverini, dicono: ma è l'Antico Testamento che parla dei castighi, ma il Nuovo ... mai più". Dicono cosi tanti. Credo che uno dei più grandi castighi è venuto nel Nuovo Testamento. L'abbiamo ancora sotto gli occhi. Gesù Cristo ha predicato agli ebrei vero? ma gli ebrei non l'hanno accolto. Gesù allora cosa dice? "Di questo tempio non resterà pietra su pietra". E dopo che ha annunciato? Ha annunciato l'assedio di Gerusalemme, la distruzione di Gerusalemme, la dispersione del popolo. Hanno rinnegato Gesù Cristo? Vedete che gli ebrei sono ancora puniti davanti al mondo per il peccato del rinnegamento di Gesù Cristo? E questa è storia! Non c'è stato il castigo al tempo del profeta Geremia, non solo. Non c'è stato il castigo degli ebrei al tempo del profeta Elia, Non al tempo del profeta Isaia, no! Con Gesù Cristo! Il più grande castigo gli ebrei l'hanno avuto a punizione della loro ribellione contro Gesù Cristo. 

Ma dopo Gesù, quando parla dei singoli peccati che possiamo commettere ognuno di noi, non nomina mai un peccato senza metterci vicino il castigo. Quando dice: "Non occorre che tu uccida, no, non occorre che tu uccida per avere l'inferno dentro. No, l'odio, l'offesa, guarda che è già castigo." Non c'è un atto contro la legge di Dio ricordato da Gesù senza che Gesù vicino al peccato ci metta il castigo pronto, stabilito dalla Giustizia. 

E dunque attraverso il castigo vengo a capire la malizia del peccato, come Dio giudica il peccato. A Sodoma e Gomorra dice la Scrittura gli uomini erano corrotti, e Dio manda il fuoco. Li ha distrutti. Ha bruciato le città. Gli ebrei quando peccavano sempre il castigo. Sempre. Ogni passo della Sacra Scrittura, ogni peccato che gli ebrei facevano, ecco il castigo. Mormoravano nel deserto? Ecco che Dio ci manda i serpenti velenosi. Tanto per dare un'idea. Quello che capitò allora capita anche oggi. Infatti la Madonna a Fatima che è venuta a dirci? Dice: "Guardate che la guerra c'è a causa dei peccati. Se non vi convertite ne avrete una di più grande." Non vi convertite? Ah ... e il Papa non ha il coraggio di dire cosa è annunciato. Ecco che cosa devo dedurre io? Che il più gran male che possa fare su questa terra è il peccato, mettermi contro Dio, ribellarmi a Dio, disprezzare Dio. Non c'è male su questa terra che meriti il nome di male al di fuori del peccato. 

Ecco che il peccato in sé ha la malizia di uccidere un Dio. E Dio per riparare il peccato, poiché è un male quasi infinito, solo un Dio poteva ripararlo. E guardo il crocifisso: la testa coronata di spine, le piaghe, le mani trafitte dai chiodi, i piedi trafitti, il costato spaccato, il Figlio di Dio morto sulla croce, domando a Dio: ma perchè lo hai ridotto a queste condizioni? Cosa mi risponde Dio per bocca del profeta Isaia che lo aveva già visto 700 anni prima crocifisso? "L'ho colpito, l'ho percosso il Figlio mio a causa dei peccati del mio popolo." I nostri peccati - dice il profeta - sono sulle sue spalle. Ecco dunque ... il Vecchio Testamento? Ma il Nuovo! Quando pecchi - dice San Paolo - tu rimetti il Figlio di Dio sulla croce." 

(d. Attilio Negrisolo, figlio spirituale di S. Pio da Pietrelcina, agli esercizi spirituali)

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