giovedì 14 gennaio 2016

Si more cantando, si more sonando la Cetra, o Sampogna, morire bisogna.



Una breve video-presentazione per richiamare alla mente degli uomini di oggi il comune destino che li attende ineluttabile e imprevedibile: la Morte.


Dallo stato in cui la Morte ci troverà si deciderà la nostra sorte eterna: o la dannazione fra le fiamme dell'Inferno o la salvezza nella beatitudine del Paradiso.

Quale strada imboccare, sta a noi sceglierlo. 

Prepariamoci, dunque, ad affrontare la Morte amando con tutto il cuore N. S. Gesù Cristo, unico nostro rifugio nel Giorno dell'Ira che dissolverà il mondo come una favilla.

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Oh come t'inganni 
se pensi che gl'anni
non hann' da finire, 
bisogna morire.

È un sogno la vita 
che par sì gradita,
è breve gioire, 
bisogna morire.
Non val medicina,
non giova la China,
non si può guarire, 
bisogna morire.

Non vaglion sberate,
minarie, bravate
che caglia l'ardire,
bisogna morire.
Dottrina che giova, 
parola non trova
Che plachi l'ardire, 
bisogna morire.

Non si trova modo 
di scoglier 'sto nodo,
non val il fuggire, 
bisogna morire.
Commun'è statuto, 
non vale l'astuto
'sto colpo schermire,
bisogna morire.

La morte crudele
a tutti è infedele,
ogn'uno svergogna, 
morire bisogna.
È pur ò pazzia 
o gran frenesia,
par dirsi menzogna, 
morire bisogna.

Si more cantando, 
si more sonando
la Cetra, o Sampogna,
morire bisogna.
Si muore danzando, 
bevendo, mangiando;
con quella carogna 
morire bisogna.

I giovani, i putti 
e gl'huomini tutti
s'hann'a incenerire, 
bisogna morire.
I sani, gl'infermi, 
i bravi, gl'inermi
tutt'hann'a finire, 
bisogna morire.

E quando che meno
ti pensi, nel seno
ti vien a finire, 
bisogna morire.
Se tu non vi pensi
hai persi li sensi,
sei morto e puoi dire: 
bisogna morire.

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