Card. Ranjit: “è arrivato il tempo della Riforma della Riforma” per la "liturgia di sempre"
Sul sito di New
Liturgical Movement è stato pubblicato il contenuto della lettera scritta dal
Card. Malcolm Ranjith – ex segretario della Congragazione del Culto Divino – ai
partecipanti di tale assemblea Una Vox. Rappresenta una forte ed importante
dichiarazione in difesa del Vetus Ordus e dell’urgente e opportuna Riforma
della Riforma.
L’autorevolezza del
prelato, inoltre, carica maggiormente di peso le chiare ed esplicite parole che
giungono in un periodo ormai pronto ad accoglierle e a farle fruttare, visto
ormai l’ammessa mala-interpretazione ed errata applicazione dei testi
conciliari (riconosciuta anche dal Cardinale nella sua lettera), e soprattutto
a seguito della “condanna” del pestilenziale “spirito del Concilio”,
riconosciuto ormai quale maggiore colpevole e responsabile dei problemi della
Chiesa e Riforma Liturgica (non voluta, così come realizzata, dai Padri
Conciliari).
LETTERA:
“Desidero esprimere
prima di tutto, la mia gratitudine a tutti voi per lo zelo e l’entusiasmo con
cui promuovere la causa del restauro della vere tradizioni liturgiche della
Chiesa.
Come sapete, è il
culto che esalta la fede e la sua realizzazione eroica nella vita. È il mezzo
con cui vengono sollevati gli esseri umani fino al livello del trascendente ed
eterna: il luogo di un incontro profondo tra Dio e l’uomo.
Per questo motivo,
la liturgia non potrà mai essere ciò che l’uomo crea. Perché se noi pratichiamo
un culto come lo vogliamo noi e fissiamo noi stessi le regole, allora corriamo
il rischio di ricreare vitello d’oro di Aaron.
Dovremmo insistere
sempre per intendere il culto divino come atto di partecipazione a ciò che Dio
stesso fa, altrimenti corriamo il rischio di impegnarsi in idolatria. Il
simbolismo liturgico ci aiuta a superare ciò che è umano verso ciò che è
divino. In questo, è mia ferma convinzione che il Vetus Ordo rappresenti in
larga misura e nel modo più appagante -mistico e trascendente- ad un incontro
con Dio nella liturgia.
Per questo ora è
arrivato il tempo per noi non solo di rinnovare, attraverso cambiamenti
radicali, il contenuto della liturgia nuova, ma anche per incoraggiare sempre
più un ritorno del Vetus Ordo, inteso come il modo per un vero rinnovamento
della Chiesa, che era ciò che il Padri Conciliari seduti nel Concilio Vaticano
II desideravano.
L’attenta lettura
della Costituzione conciliare sulla sacra Liturgia, Sacrosanctum Concilum,
dimostra che i cambiamenti introdotti alla Liturgia in seguito non sono mai stati
nelle menti dei Padri del Concilio.
Quindi è giunto il
momento per noi di essere coraggiosi e lavorare per una vera riforma della
riforma e anche un ritorno alla vera liturgia della Chiesa, che si era
sviluppata sulla sua bimillenaria storia in un flusso continuo. Auguro e prego
che ciò possa accadere.
Dio benedica i
vostri sforzi con successo.”
+ Cardinale Malcolm
Ranjith
Arcivescovo di
Colombo
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