domenica 22 settembre 2013

scelte normali????

“Da noi la comunione è per tutti!!!!!


Articolo  di Maria Teresa Martinengo tratto da “La Stampa” del 21 settembre 2013

«La confessione “regolare” è una mostruosità: ti viene chiesta la serie dei peccati, è il tipico controllo delle coscienze, mentre dovrebbe essere la festa con cui vado a riconciliarmi con Dio che mi accoglie e mi abbraccia». Padre Antonio Menegon dei Camilliani non ha dubbi.
«A un divorziato risposato, a una coppia di omosessuali io dico che non devono farsi problemi se la Chiesa li esclude: fuori dalla Chiesa c’è Dio che li accoglie. Gesù, davanti a una persona, cercava di immedesimarsi nella sua realtà. Anche se doveva andare contro le leggi del Padre male interpretate dagli uomini».
Per p. Antonio confessione e comunione non sono collegate. «Proprio chi è più emarginato ha bisogno della comunione, il momento della massima intimità in cui si apre il cuore a Dio. No, io non chiedo il passaporto a chi mi chiede la comunione.

Noi siamo ministri, cioè servi: non dobbiamo giudicare chi è degno e chi no, siamo strumenti arrugginiti in mano a un Dio paziente. Chi sono io per giudicare? Si sta scompaginando una mentalità clericale che niente ha a che fare con la fede». 
A Torino, nella chiesa di via s. Teresa, ogni domenica c’è il pienone: persone «rifiutate», ma anche famiglie, professionisti, scout in cerca di coerenza tra opere e Vangelo. E i Camilliani, vocazione di assistenza ai malati, sono stati autori di clamorosi gesti, quelli che dovrebbero diventare normali????

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