La grafica estetica nei libri liturgici
Parlare
della grafica e dell'estetica nei libri liturgici è cosa ardua, in un
mondo come il nostro che non ha alcun tempo per cose del genere,
facilmente giudicate come "inutili". Se si ragiona in questo modo, è
ovvio!, divengono in un attimo "inutili" pure secoli di arte...
Dal
momento che sono convinto del contrario, amo indicare ai miei cortesi
lettori che un bel libro non è solo questione di estetica ma coinvolge
molte più cose, cuore compreso.
Propongo
due esempi tratti dalla liturgia cattolico-latina preconciliare (quella
successiva non m'interessa affatto, anche perché in più punti si
allontana sensibilmente dalle comuni radici cristiane). Un esempio è
stato preparato da me, dopo aver realizzato il font tipografico tratto
direttamente dal libro, e uno è facilmente reperibile nel web (compilato
con il comune font "Times").
Nel primo esempio la scelta tipografica ricalca esattamente l'originale, un Missale Romanum
edito negli anni '40 del XX sec., libro particolarmente elegante. La
chiarezza di lettura è elevatissima. Il carattere, pur non essendo
grassetto, non da adito ad alcuna difficoltà d'interpretazione. Tale
carattere, non esistendo affatto, mi ha obbligato alla sua
realizzazione. Il font ha caratteristiche che lo rendono utilissimo per
questo genere di lavori tra cui i segni grafici seguenti, introvabili
nei fonts comuni (la "f" fusa con la "i" o con un'altra "f" è tipica dei
testi umanistici a stampa):
Nel
secondo esempio, redatto da un giovane tedesco, è stato preferito il
carattere "Times". La pagina appare piatta, come "slavata". La lettura
non ha la facilità del primo esempio.
Una grafica estetica non è facile da trovare se si va in Europa orientale, area che non ha conosciuto la sensibilità umanistica verso il libro tipica dell'Europa occidentale. Nei paesi ortodossi normalmente ci si accontenta di libri con grafica sommaria. Una certa eccezione è rappresentata, in questi ultimi anni, dai libri editi dal monastero di Simonos-Petra ma, è necessario sottolinearlo, uno dei suoi principali responsabili, padre Makarios, è di origini ... francesi!
Una grafica estetica non è facile da trovare se si va in Europa orientale, area che non ha conosciuto la sensibilità umanistica verso il libro tipica dell'Europa occidentale. Nei paesi ortodossi normalmente ci si accontenta di libri con grafica sommaria. Una certa eccezione è rappresentata, in questi ultimi anni, dai libri editi dal monastero di Simonos-Petra ma, è necessario sottolinearlo, uno dei suoi principali responsabili, padre Makarios, è di origini ... francesi!
Auguro a chiunque voglia intraprendere la strada editoriale per dei libri di liturgia, o per semplici dispense, di non scegliere le vie più comode, ma quelle più classiche anche se chiedono molto più lavoro. Un libro liturgico, per il suo contenuto, dev'essere obbligatoriamente bello, non cosa di poca fatica e conto perché, oltre a dire molto di più sullo stesso contenuto, dirà qualcosa anche su chi lo ha realizzato.
http://traditioliturgica.blogspot.it/2017/02/la-grafica-estetica-nei-libri-liturgici.html
I libri liturgici odierni sono un abominio artistico. Giorni fa ho letto dal Libro della Genesi l'uccisione di Abele da parte di Caino, mi sono caduti gli occhi sulla pagina che raffigurava questa triste storia: due forme stilizzate, che sembravano due bare messe in piedi, una di colore nero ed una di colore bianco, che avrebbero dovuto rappresentare i due fratelli. Un obbrobrio!
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