Popule meus, quid feci tibi? Aut in quo contristavi te? Responde mihi ! Quia eduxi te de terra Aegypti: parasti Crucem Salvatori tuo.
Quia eduxi te per desertum quadraginta annis, et manna cibavi te,
et introduxi in terram satis optimam: parasti Crucem Salvatori tuo.
Quid ultra debui facere tibi, et non feci? Ego quidem plantavi te vineam meam speciosissimam:
et tu facta es mihi nimis amara: aceto namque sitim meam potasti:
et lancea perforasti latus Salvatori tuo.
Ego propter te flagellavi Aegyptum cum primogenitis suis: et tu me flagellatum tradidisti.
Ego te eduxi de Aegypto, demerso Pharaone in Mare Rubrum:
et tu me tradidisti principibus sacerdotum.
Ego ante te aperui mare: et tu aperuisti lancea latus meum.
Ego ante te praeivi in columna nubis: et tu me duxisti ad praetorium Pilati.
Ego te pavi manna per desertum: et tu me cecidisti alapis et flagellis.
Ego te potavi aqua salutis de petra: et tu me potasti felle et aceto.
Ego propter te Chananaeorum reges percussi: et tu percussisti arundine caput meum.
Ego dedi tibi sceptrum regale: et tu dedisti capiti meo spineam coronam.
Ego te exaltavi magna virtute: et tu me suspendisti in patibulo Crucis.
Popolo mio, che ti ho fatto? In cosa ti ho contrariato? Rispondimi.
Ti ho liberato dall'Egitto e tu prepari la croce per il tuo Salvatore?
Ti ho condotto quarant'anni attraverso il deserto, ti ho cibato con la manna,
ti ho portato in una terra rigogliosa e tu prepari la croce per il tuo Salvatore?
Cos'altro dovrei fare che non ho fatto?Ho piantato per te la mia florida vigna
e tu ti sei comportato in modo così amaro: hai dato aceto per dissetar la mia sete
e hai aperto il fianco con una lancia al tuo Salvatore.
Io per te ho colpito l'Egitto attraverso i suoi primogeniti e tu mi ripaghi con il dolore.
Io ti ho liberato dall'Egitto, ho sommerso il faraone nel mar Rosso
e tu mi ripaghi con le sentenze dei sacerdoti.
Io davanti a te ho aperto il mare e tu hai aperto con la lancia il mio fianco.
Io ti ho condotto in paradiso e tu mi porti davanti alla corte di Pilato.
Io ti ho offerto la manna nel deserto e tu mi ferisci con spine e flagelli.
Io ti ho dissetato con l'acqua santa della pietra e tu mi disseti con fiele e aceto.
Io per te ho colpito i re di Canan e tu percuoti la mia testi con un bastone.
Io ti ho dato lo scettro regale e tu mi circondi il capo con una corona di spine.
Io ti ho elevato con la virtù e tu mi appendi al patibolo della croce.
Quia eduxi te per desertum quadraginta annis, et manna cibavi te,
et introduxi in terram satis optimam: parasti Crucem Salvatori tuo.
Quid ultra debui facere tibi, et non feci? Ego quidem plantavi te vineam meam speciosissimam:
et tu facta es mihi nimis amara: aceto namque sitim meam potasti:
et lancea perforasti latus Salvatori tuo.
Ego propter te flagellavi Aegyptum cum primogenitis suis: et tu me flagellatum tradidisti.
Ego te eduxi de Aegypto, demerso Pharaone in Mare Rubrum:
et tu me tradidisti principibus sacerdotum.
Ego ante te aperui mare: et tu aperuisti lancea latus meum.
Ego ante te praeivi in columna nubis: et tu me duxisti ad praetorium Pilati.
Ego te pavi manna per desertum: et tu me cecidisti alapis et flagellis.
Ego te potavi aqua salutis de petra: et tu me potasti felle et aceto.
Ego propter te Chananaeorum reges percussi: et tu percussisti arundine caput meum.
Ego dedi tibi sceptrum regale: et tu dedisti capiti meo spineam coronam.
Ego te exaltavi magna virtute: et tu me suspendisti in patibulo Crucis.
Popolo mio, che ti ho fatto? In cosa ti ho contrariato? Rispondimi.
Ti ho liberato dall'Egitto e tu prepari la croce per il tuo Salvatore?
Ti ho condotto quarant'anni attraverso il deserto, ti ho cibato con la manna,
ti ho portato in una terra rigogliosa e tu prepari la croce per il tuo Salvatore?
Cos'altro dovrei fare che non ho fatto?Ho piantato per te la mia florida vigna
e tu ti sei comportato in modo così amaro: hai dato aceto per dissetar la mia sete
e hai aperto il fianco con una lancia al tuo Salvatore.
Io per te ho colpito l'Egitto attraverso i suoi primogeniti e tu mi ripaghi con il dolore.
Io ti ho liberato dall'Egitto, ho sommerso il faraone nel mar Rosso
e tu mi ripaghi con le sentenze dei sacerdoti.
Io davanti a te ho aperto il mare e tu hai aperto con la lancia il mio fianco.
Io ti ho condotto in paradiso e tu mi porti davanti alla corte di Pilato.
Io ti ho offerto la manna nel deserto e tu mi ferisci con spine e flagelli.
Io ti ho dissetato con l'acqua santa della pietra e tu mi disseti con fiele e aceto.
Io per te ho colpito i re di Canan e tu percuoti la mia testi con un bastone.
Io ti ho dato lo scettro regale e tu mi circondi il capo con una corona di spine.
Io ti ho elevato con la virtù e tu mi appendi al patibolo della croce.
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