martedì 13 marzo 2012

quaresima martedi III settimana

Il perdono vicendevole

e la correzione fraterna

da Enzo Gallo martedì 29 marzo 2011 
Confiteor: confessate gli uni agli altri i vostri peccati
e pregate gli uni per gli altri.

Perché lo riprendi? Perché ti dispiace che ha mancato contro di te? Non sia mai! Se lo farai per amor tuo, non farai nulla. Se invece lo farai per amore di lui, farai una cosa ottima. Considera quindi, a proposito delle stesse parole, per amore di chi tu debba farlo, se per amor tuo o di lui: Se ti ascolterà - dice la Scrittura - avrai fatto tornare tuo fratello a migliori sentimenti. Fallo dunque per amore di lui, affinché tu ottenga la sua conversione. Se, facendolo, tu lo recupererai, qualora tu non lo avessi fatto, si sarebbe perduto. Perché allora i più degli uomini disprezzano quei peccati e dicono: "Che cosa di grave ho commesso? Ho peccato contro un uomo!". Non dare poca importanza a ciò. Hai peccato contro un uomo.

Vuoi sapere perchè peccando contro un uomo, ti sei perduto? Se quello contro il quale hai peccato ti avrà rimproverato a quattr'occhi da solo, e tu lo avrai ascoltato, ti avrà fatto ravvedere. Che vuol dire: "ti avrà fatto ravvedere", se non che ti saresti perduto, se non ti avesse fatto ravvedere? Poiché, se non ti fossi perduto, in qual modo ti avrebbe riportato sulla buona strada? Nessuno dunque faccia poco conto quando pecca contro un suo fratello. L'Apostolo infatti dice in un passo: Orbene, peccando così contro uno dei vostri fratelli e urtando la loro coscienza malferma, peccate contro Cristo (1 Cor.8,12); questo perché tutti siamo diventati membra di Cristo.

In qual modo non pecchi contro Cristo dal momento che pecchi contro un membro di Cristo?
Nessuno dunque dica: "Non ho peccato contro Dio, ma solo contro un fratello, contro un uomo: è un peccato leggero o non è affatto un peccato". Forse tu dici: "È un peccato leggero" perché presto si guarisce. Hai peccato contro un tuo fratello? Ripara il torto e sarai guarito. Hai compiuto un'azione che procura la morte dell'anima: ma hai trovato presto il rimedio. Chi di noi potrà sperare il regno dei cieli, fratelli miei, dal momento che il Vangelo dice: Chi dirà a un suo fratello: Sei un cretino, sarà condannato al fuoco dell'inferno (Mt.5,22) ? È un'affermazione tremenda; ma vedi il rimedio nello stesso passo del Vangelo: Se stai recando la tua offerta all'altare e ti ricordi che un tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia lì la tua offerta davanti all'altare (Mt.5,23). Dio non va in collera perché tu differisci a porre sull'altare il tuo dono. Dio cerca te piuttosto che il tuo dono.

Martedi della III Settimana di Quaresima
Mt. 18,15-22 [La correzione fraterna]

S.AGOSTINO
Sermo 16 de Verbis Domini tom. 10, post initum [ rectius sermo 82 ]
Breviario Romano Letture dal Mattutino

Letture della Messa



Il profeta Eliseo moltiplica l'olio della vedova

Lezione (IV Reg. 4,1-7) Il profeta Eliseo e la vedova di Sarepta
La Chiesa, prima della venuta di Gesù, era povera umanità abbandonata a se stessa, priva di sostegno e di vita mentre Satana, creditore esoso, pretendeva di tenerne in schiavitù i figli. Oppressa dalla miseria spirituale non possedeva altro che un po’ di sapienza razionale e quelle virtù naturali esistenti anche presso i popoli pagani. Quando il Signore si appressò alla povera umanità, ordinò a chi ebbe fede in Lui di chiedere in prestito dei vasi vuoti, vasi di misericordia che potessero ricevere l’olio dello Spirito Santo, che ci unge per la lotta e per l’amore, che continuerà ad effondersi sul mondo fino a quando sarà compiuto il numero degli eletti.



Vangelo ( Mt. 18,15-22) Il perdono cristiano
Dal buon cuore di colui che supplica dipende la sentenza del Giudice. Il Signore che ascolta con misericordia e giustizia la preghiera degli uomini, si è fissato come regola di equità la nostra clemenza, in modo che Egli non userà il rigore della giustizia contro coloro che non saranno stati avidi di vendetta. (S. Leone Magno, sermo V de Quadragesima) 

Nessun commento:

Posta un commento