Perché l'America ha scelto Trump e il Grande Fratello mediatico è nudo?
Chi ha perso ?
La dinastia dei Clinton
La dinastia dei Bush ( Bush sr ha votato Clinton, Bush jr scheda bianca)
I neocon
I promotori delle guerre in Iraq, Siria e Libia
Cioè, sin qui, il partito della guerra.
Poi:
Wall street
I grandi media
Ciccone e lady Gaga
Hollywood
I falsi sondaggisti ( che usano i sondaggi per indirizzare opinione pubblica)
Paesi come l Arabia Saudita e il Qatar, finanziatori della Clinton
L' Internazionale dell' aborto che muove migliaia di miliardi
L'entusiasmo iniziale suscitato dall'evento inatteso si sta trasformando in prudente realismo. Gli allineati al potere egemone hanno accusato il colpo. Sono ancora sotto choc. Ma credo che presto torneranno ad affilare le armi. E' notevole il successo di Trump che persino nell'ambito del suo partito repubblicano non aveva un consenso unanime. Il problema è che ha vinto grazie ad un elettorato in parte esasperato dalla situazione e sorprendentemente non del tutto condizionato dai media e dal mainstream e tuttavia per governare ha bisogno del sostegno politico e il suo programma (peraltro ignorato dai media che lo hanno piuttosto caricaturizzato mentre lui ci ha messo del suo) è pro vita e pro valori cristiani [vedi] che purtroppo non hanno un vasto consenso trasversalmente.
La dinastia dei Clinton
La dinastia dei Bush ( Bush sr ha votato Clinton, Bush jr scheda bianca)
I neocon
I promotori delle guerre in Iraq, Siria e Libia
Cioè, sin qui, il partito della guerra.
Poi:
Wall street
I grandi media
Ciccone e lady Gaga
Hollywood
I falsi sondaggisti ( che usano i sondaggi per indirizzare opinione pubblica)
Paesi come l Arabia Saudita e il Qatar, finanziatori della Clinton
L' Internazionale dell' aborto che muove migliaia di miliardi
L'entusiasmo iniziale suscitato dall'evento inatteso si sta trasformando in prudente realismo. Gli allineati al potere egemone hanno accusato il colpo. Sono ancora sotto choc. Ma credo che presto torneranno ad affilare le armi. E' notevole il successo di Trump che persino nell'ambito del suo partito repubblicano non aveva un consenso unanime. Il problema è che ha vinto grazie ad un elettorato in parte esasperato dalla situazione e sorprendentemente non del tutto condizionato dai media e dal mainstream e tuttavia per governare ha bisogno del sostegno politico e il suo programma (peraltro ignorato dai media che lo hanno piuttosto caricaturizzato mentre lui ci ha messo del suo) è pro vita e pro valori cristiani [vedi] che purtroppo non hanno un vasto consenso trasversalmente.
Il suo vice è
molto impegnato sui valori e sicuramente ce la metteranno tutta. Ma
realisticamente non credo avranno vita facile nel momento in cui il NOW
si ricompatta e riprende le sue nefaste influenze e strategie ormai
neppure del tutto occulte.
Le prime avvisaglie si sono avute assistendo ai primi dibattiti: poca
onestà intellettuale e molta ideologia perversa.
Ringraziamo Agostino Nobile per il testo che segue che ci offre un'analisi interessante dei prodromi.
Emotivamente concentrati su se stessi, egocentrici alla massima potenza,
nella maggior parte dei casi non si rendono conto degli effetti a volte
devastanti che i loro prodotti, le parole e i loro comportamenti
possono creare al pubblico, soprattutto ai giovani. Sanno, però, che la
trasgressione e la provocazione ripagano quasi sempre. Si, stiamo
parlando di quelle star dello spettacolo, che senza bussare entrano
nelle nostre case. L'unico metro adottato è quello di vendere e,
possibilmente, raggiungere il top delle classifiche o dell'ascolto. Sono
pronti a tutto pur di realizzare il successo, e di mantenerlo. Vivono,
mangiano, camminano, dormono solo per questo fine. Le star dello
spettacolo seguono devotamente il mainstream, ma sempre
estremizzandolo. Come spugne gigantesche assorbono tutto ciò che
permettere di consolidare il loro successo o di raggiungere il traguardo
nel più breve tempo possibile. Molti di loro non si pongono problemi
morali, pensano solo alla notorietà, vogliono fare soldi, essere amati e
corteggiati. Sono i principali diffusori di veleno sociale. Negli Stati
Uniti, come abbiamo visto, sostengono sempre la politica delle grandi
banche. Un'altra categoria, la più pericolosa, e per questo motivo
dovrebbe essere processata, è quella dei giornalisti che vendono
montagne di menzogne al solo fine di alterare il giudizio degli
elettori.
Sono questi personaggi che hanno supportato fino all'ultimo Hillary
Clinton, una donna che aveva promesso di legalizzare l'aborto fino al
nono mese e di perseguire legalmente quelle diocesi che si sarebbero
opposte al matrimonio gay e che continuano a leggere i passi della
Bibbia che condannano la sodomia.
Le email sottratte a lei e al suo
braccio destro e campaign Chairman John Podesta, confermano altri
crimini, come l'appoggio economico e militare a quell'Arabia Saudita
che ha deciso, per i propri interessi, di devastare la Sira, l'Iraq e lo
Yemen.
WikiLeak ha diffuso le email trafugate a George Soros, dove
risulta che la Clinton è al soldo del magnate che negli ultimi vent'anni
è riuscito a destabilizzare diversi paesi, come il colpo di stato in
Ucraina, con le sue ONG, tra tutte l’Open society Institute, che
ha rami in 27 paesi tra Asia ed Europa. Organizzazioni talmente corrotte
e politicizzate che Putin, come alcuni governi dei paesi del sudest
Asia gli hanno chiuso le porte. La furia incontrollata dei migranti è
guidata economicamente e politicamente (grazie all'inconsistenza dei
governi europei) dal miliardario Soros, il quale ha promesso che
investirà ancora altri 500 milioni di dollari per sostenere l'invasione
in Europa.
La vittoria del candidato repubblicano dev'essere considerata, come
afferma lo stesso Trump, la vittoria della democrazia contro il Sistema.
La Clinton è stata appoggiata economicamente da quell'establishment
capitalistico selvaggio che negli ultimi anni ha messo in ginocchio
l'economia mondiale. Un potere che ha potuto contare sui mezzi di
comunicazione statunitensi e di tutto il mondo per almeno il 99%.
Difatti, quasi tutti i giornalisti si sono schierati con la loro
creatura, il perfido burattino Hillary Clinton. Come abbiamo detto,
l'Arabia Saudita ha donato 20milioni di dollari per la sua campagna
presidenziale, la quale si è prodigata nella promozione dell'islam e dei
musulmani.
Il programma politico e socio-economico di Trump (vedi) è stato metodicamente censurato dalle TV di stato, mentre invece si sono limitate al gossip. Vergognoso.
Tutti i presidenti venuti dal business sono imprevedibili, e Trump è uno
di questi. Ma dal programma e dalle sue parole sappiamo – anche se non
sarà possibile realizzarlo completamente – che, al contrario della
Clinton, è contro l'aborto, rispetta la religione cristiana ed è deciso a
fermare i flussi migratori dei musulmani e di cacciare qualche milione
di illegali che tolgono il lavoro ai cittadini autoctoni. Ricordiamo che
negli Stati Uniti i senza lavoro si contano in milioni e il 33% delle
famiglie non arriva a fine mese. Dalle pagine del Wall Street Journal,
la direttrice dello Hudson Institute's Center for Religious Freedom,
Nina Shea, accusa Washington e ad Antonio Guterres, già direttore
dell'agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr), oggi segretario generale delle
Nazioni Unite, di aver penalizzato i rifugiati cristiani e yazidi nei
permessi di accoglienza negli USA. I dati del dipartimento di Stato
dimostrano che «dei 12.587 rifugiati siriani ammessi negli Usa lo scorso
anno fiscale, appena 68 erano cristiani, e solo 24 membri della
comunita' Yazidi", il resto sono tutti musulmani.
Onore al popolo americano, dunque, che non si piega, come gli europei,
ai programmi autodistruttivi che impongono i poteri forti. Evidentemente
non sono bastati i sondaggi falsificati dai media locali e
internazionali. Alla CNN, dopo aver diffuso per settimane punteggi dove
la Clinton si trovava avanti a Trump di 15 punti, in un solo giorno la
distanza erano scesi a 3 punti. E questo prima che il direttore dell'FBI
James Comey riaprisse il caso delle email della rappresentante
democratica. Tutto fa pensare che Trump sia stato sempre in testa ai
sondaggi, tanto che, per evitare il disastro, il modo di Hollywood,
Robert De Niro in testa, è sceso in piazza a sostenerla. Nella East
coast si sono dati da fare gli eroi del nichilismo, i ricchissimi e
depressi cantanti che hanno fatto milioni grazie a quei giovani che di
politica e società ne sanno quanto il mio gatto. Ovvero, le prede più
succose dell'establishment, che li stimola al suicidio mentale,
morale e non solo.
I soldi per le presidenziali clintoniane sono
arrivati, ovviamente, anche dalla clinica abortista Planned Parenthood,
quella che vende le membra dei bambini abortiti al migliore offerente,
dalla testa agli arti, nonché dalle potenti lobbies Lgbt, che stanno
impestando, grazie ai nostri governi, le nostre scuole di corsi
omosessualisti.
Bene, nonostante il quadro, diciamo, poco edificante, in questi giorni
si sono levate le voci dal mondo cattolico, compresi i preti, che
tifavano per Clinton o mettevano sullo stesso piano catastrofico i due
contendenti alla Casa Bianca. Pecorelle ingenue e ignoranti che seguono
ciecamente le tendenze più distruttive e disgustose della storia.
Agostino Nobile
Autore di: “Quello che i cattolici devono sapere – Almeno per evitare una fine ridicola” e “Anticristo Superstar”
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