Provaci ancora Lenny!
di Luca Fumagalli
Tempo
di bilanci per il giovane Lenny Belardo, l’americano divenuto papa con
il nome di Pio XIII. Al termine del settimo e dell’ottavo episodio di The Young Pope
i nodi di una trama complessa iniziano a venire al pettine. Scompaiono i
primi personaggi, feriti a morte come il canguro che viveva libero e
felice nei giardini vaticani, mentre Pio XIII rivela lati inediti della
propria personalità.
I
fatti si susseguono a un ritmo incalzante e tante, dunque, sono le
novità: il cardinale Voiello, anima perennemente in crisi, trova il suo
correlativo oggettivo nel Napoli che, in campionato, sta accumulando una
sconfitta dopo l’altra; Andrew Dussolier si ubriaca a una festa dopo
che per un suo rifiuto un giovane candidato al sacerdozio si è suicidato
a San Pietro; Suor Mary tenta di rincuorare l’amato Lenny ingaggiando
due figuranti per fingersi i genitori che lo avevano abbandonato quando
era piccolo; Esther e suo marito scompaiono improvvisamente, forse
atterriti dall’eccessivo affetto che il papa sta dimostrando nei
confronti del loro pargolo.
Nel
turbinio degli eventi, Pio XIII dismette la maschera dell’autocrate per
rivelare un animo inquieto, attraversato dagli stessi dubbi e dalle
stesse fragilità di ogni uomo. Una fede tormentata, perennemente alla
ricerca di una conferma dell’esistenza di Dio, si accompagna, questa
volta, ai primi dubbi sulla sua azione da pontefice. Le fila dei fedeli,
infatti, a seguito delle sue decisioni, si stanno assottigliando sempre
più. La strategia di puntare sul fascino di una fede difficile e
misteriosa – resa tale dal suo persistente rifiuto di mostrarsi in
pubblico – sembrano non sortire l’effetto sperato. A tutto questo si
somma la nostalgia crescente per una felicità che non c’è più, quella
assaporata quando era fanciullo, quando poteva godere del balsamico
profumo dei capelli della madre. La stanchezza è il nuovo mantra di un
uomo finora attivissimo.
Da
tutte queste considerazioni nasce l’idea di un viaggio pastorale in
Africa che, come prevedibile, riserva diverse sorprese. La sceneggiatura
agrodolce – condita da momenti esilaranti come quando il papa, che si
sta confessando da dieci minuti, si rende conto che il confessore
africano non capisce una parola della sua lingua – ha come esito il
trionfale discorso allo stadio, gremito per l’occasione. Lenny, che
rimane nascosto, parla al microfono di pace e di misericordia,
suscitando gli entusiasmi dell’uditorio.
In attesa degli ultimi due episodi che concluderanno la prima stagione di The Young Pope
sono ancora molti gli interrogativi da sciogliere. Se, sulle prime,
sembrava quasi che Pio XIII si stesse avviando sulla strada di un
ripensamento globale della propria azione pastorale, giungendo
addirittura all’ipotesi delle dimissioni, il finale dell’ottavo
episodio, con la terribile preghiera di morte recitata in una piazzola
dell’autostrada, rimette tutto in discussione.
Per
il finale di stagione c’è quindi da aspettarsi di tutto, ma se
Sorrentino rimarrà fedele alla sua poetica, confezionerà una conclusione
aperta, soggetta a diverse interpretazioni, fornendo al contempo un
aggancio per un’eventuale seconda stagione di cui già si vocifera.
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