mercoledì 25 maggio 2011

26 MAGGIO
SAN FILIPPO NERI, sacerdote



Nacque a Firenze nel 1515. Da giovane, avendo rinunciato alla considerevole eredità di uno zio paterno, si recò a Roma, dove si consacrò a Cristo. Incominciò a dedicarsi ai giovani, mentre coltivava una vita cristiana e istituì una confraternita per i malati poveri. Divenuto sacerdote nel 1551, per obbedienza al suo confessore, si dedicò completamene a procurare la salvezza delle anime. Fondò l'Oratorio, i cui si tenevano letture spirituali, canti e si esercitavano opere di carità e al cui servizio istituì la Congregazione dell’ Oratorio.
Risplendette per l'amore del prossimo, la semplicità evangelica e il lieto servizio a Dio. Amante dell'umiltà, aborrì sempre gli onori mondani. Conservò sempre intatta la sua verginità. Morì a Roma nel 1595 e fu annoverato tra i santi nel 1622 da Papa Gregorio XV.

I Vespri
INNO

Gesù, premio dei santi,
rallegra in questo giorno
la Chiesa che festeggia
il tuo servo Filippo.

Lo zelo degli apostoli,
la brama del martirio
albergano nel cuore
infiammato di Spirito.

Purezza verginale
adorna la sua vita,
di tutti lo fa servo
carità di pastore.

In povertà e letizia
annunzia il tuo Vangelo,
ai peccatori addita
la strada del perdono.

A te sia gloria, o Cristo,
col Padre e il Santo Spirito,
che nei santi riveli
la forza della grazia. Amen.

Ant. 1 Dall'alto ha mandato un fuoco nelle mie ossa e mi ha istruito (TP alleluia).
Ant. 2 Mentre Filippo pregava nelle catacombe, lo Spirito del Signore penetrò nel suo cuore (TP alleluia).
Ant. 3 Ho voluto fare la tua volontà, Signore, e la tua legge è nel mezzo del mio cuore. (TP alleluia).

LETTURA BREVE (Rom 5, 1-2.5) Giustificati per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo; per mezzo suo abbiamo anche ottenuto, mediante la fede, di accedere a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio. La speranza, poi, non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.

RESPONSORIO BREVE
Lo Spirito del Signore ha dilatato il suo cuore, * alleluia, alleluia.
Lo Spirito del Signore ha dilatato il suo cuore, alleluia, alleluia.
Amava il Signore con tutte le forze.
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.
Lo Spirito del Signore ha dilatato il suo cuore, alleluia, alleluia.

Ant. al Magn. La mia casa sarà chiamata casa di orazione, dice il Signore (TP alleluia).

INTERCESSIONI          Per l'intercessione di San Filippo, supplichiamo con cuore sincero il Signore, rallegrandoci in lui, da cui proviene ogni bene: Signore, ascolta la nostra preghiera.

Assisti il nostro vescovo N. in unione con il nostro papa N.
- infondi in loro il tuo Spirito di unità, di amore e di pace.

Benedetto sii tu Signore, che ci hai chiamati a far parte della tua famiglia,
- conservaci sempre membra vive della tua santa Chiesa.

Luce e salvezza di tutte le genti, custodisci coloro che hai inviato nel mondo come tuoi testimoni
- accendi in loro il fuoco del tuo Spirito.

Illumina e guida con il tuo Spirito i legislatori e i governanti,
- perché promuovano costantemente la giustizia e la pace.

Accogli nella tua pace i fedeli che si sono addormentati credendo e sperando in te,
- rendili partecipi della tua beatitudine insieme a Maria, a san Filippo e a tutti i santi.

Padre nostro

ORAZIONE
O Dio, che glorifichi i tuoi santi e li doni alla Chiesa come modelli di vita evangelica, infondi in noi il fuoco del tuo Spirito, che infiammò mirabilmente il cuore di San Filippo Neri. Per il nostro Signore.

Deus, qui fideles tibi servos sanctitátis glória sublimáre non desístis, concede propitius, ut illo nos igne Spíritus Sanctus inflámmet, quo beati Filippi cor mirabíliter penetrávit. Per Dominum.Invitatorio

Litaniae Sancti Philippi Nerii

Kyrie eleison.
Christe eleison.
Kyrie eleison.

Christe, audi nos.
Chiste, exaudi nos.


Pater de coelis Deus, miserere nobis.
Fili, Redemptor mundi,
Spiritus Sancte, Deus,
Sancta Trinitas, unus Deus,


Sancta Maria, ora pro nobis.
Sancta Dei Genitrix, ora pro nobis.
Sancta Virgo virg
inum, ora pro nobis.

Sancte Philippe, ora pro nobis.
Vas Spiritus Sancti, ora pro nobis.
Apostolus Romae, ora pro nobis.
Consiliarius Pontificis, ora pro nobis.
Vox fatidica, ora pro nobis.
Vir prisci temporis, ora pro nobis.
Sanctus amabilis, ora pro nobis.
Heros umbratilis, ora pro nobis.
Pater suavissimus, ora pro nobis.
Flos puritatis, ora pro nobis.
Martyr charitatis, ora pro nobis.
Cor flammigerum, ora pro nobis.
Discretor spirituum, ora pro nobis.
Gemma sacerdotum, ora pro nobis.
Vitae divinae speculum, ora pro nobis.
Specimen humilitatis, ora pro nobis.
Exemplar simplicitatis, ora pro nobis.
Lux sanctae laetitiae, ora pro nobis.
Imago pueritiae, ora pro nobis.
Forma senectutis, ora pro nobis.
Rector animarum, ora pro nobis.
Piscator fluctuantium, ora pro nobis.
Manuductor pupillorum, ora pro nobis.
Hospes Angelorum, ora pro nobis.

Qui castitatem adolescens coluisti, ora pro nobis.
Qui Romam divinitus petiisti, ora pro nobis.
Qui multos annos in catacumbis delituisti, ora pro nobis.
Qui ipsum Spiritum in cor recepisti, ora pro nobis.
Qui mirabiles ecstases sustinuisti, ora pro nobis.
Qui parvulis amanter serviisti, ora pro nobis.
Qui peregrinantium pedes lavasti, ora pro nobis.
Qui martyrium ardentissime sitiisti, ora pro nobis.
Qui Verbum Dei quotidianum distribuisti, ora pro nobis.
Qui tot corda ad Deum allexisti, ora pro nobis.
Qui sermones dulces cum Maria contulisti, ora pro nobis.
Qui emortuum ab inferis reduxisti, ora pro nobis.
Qui domos tuas in omni regione constituisti, ora pro nobis.


Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, parce nobis, Domine.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, exaudi nos, Domine.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, miserere nobis.

V. Ora pro nobis, Sancte Philippe.
R. Ut digni efficiamur promissionibus Christi.

Oremus. Deus, qui Beatum Philippum Confessorem tuum Sanctorum tuorum gloria sublimasti; concede propitius, ut cujus commemoratione laetamur, ejus virtutum proficiamus exemplo. Per Christum Dominum nostrum. R. Amen.

Illo nos igne Spiritus Sanctus inflammet (+) quo Sancti Philippi cor mirabiliter penetravit.

Invitatorio
Ant. Venite adoriamo il Re dei Re, che ci ha radunati nella Chiesa sua santa, alleluia.

Ufficio delle Letture
INNO

Chi vuol saper qual è la mia speranza
che mi fa star contento,
di cui la rimembranza
mi fa dolce ogni stento,
la mia speme e il mio amore
è Gesù Crocifisso, mio Signore.

Chi vuol saper la vita del cor mio
Ond'io sto vivo amando,
ch'io stimai tanto,
ch'io posi ogni cosa in bando,
la mia vita, il mio amore
è Gesù Crocifisso, mio Signore.

Chi vuol saper la mia bellezza amata
Che dentro il cuor m'ha preso,
e di fiamma beata
m'ha l'arso petto acceso?
La bellezza e il mio amore
è Gesù Crocifisso, mio Signore.

Ant. 1 Desideravo vivere i tuoi comandamenti, Signore: davanti a te i pensieri del mio cuore, alleluia.
Ant. 2 Quanto sono amabili le tue dimore, Signore: l'anima mia languisce e brama i tuoi atri!, alleluia.
Ant. 3 Coloro che abitano nella tua casa, Signore, ti loderanno nei secoli dei secoli, alleluia.

Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco (TP alleluia).
Abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita (TP alleluia).

PRIMA LETTURA
Dal libro del Siracide (51, 15-38)
Darò gloria a colui che mi dona la sapienza
"Io loderò sempre il tuo nome; canterò inni a te con riconoscenza". La mia supplica fu esaudita; tu mi salvasti infatti dalla rovina e mi strappasti da una cattiva situazione. Per questo ti ringrazierò e ti loderò, benedirò il nome del Signore.
Quando ero ancora giovane, prima di viaggiare, ricercai assiduamente la sapienza nella preghiera. Davanti al santuario pregando la domandavo, e sino alla fine la ricercherò. Dal suo fiorire, come uva vicino a maturare, il mio cuore si rallegrò.
Il mio piede si incamminò per la via retta: dalla giovinezza ho seguito le sue orme. Chinai un poco l'orecchio per riceverla; vi trovai un insegnamento abbondante. Con essa feci progresso; renderò gloria a chi mi ha concesso la sapienza. Sì, ho deciso di metterla in pratica; sono stato zelante nel bene, non resterò confuso. La mia anima si è allenata in essa; fui diligente nel praticare la legge. Ho steso le mani verso l'alto, ho deplorato che la si ignori.
A lei rivolsi il mio desiderio; e la trovai nella purezza. In essa acquistai senno fin da principio; per questo non la abbandonerò. Le mie viscere si commossero nel ricercarla; per questo ottenni il suo prezioso acquisto. Il Signore mi ha dato in ricompensa una lingua, con cui lo loderò.
Avvicinatevi, voi che siete senza istruzione, prendete dimora nella mia scuola. Fino a quando volete rimanerne privi, mentre la vostra anima ne è tanto assetata?
Ho aperto la bocca e ho parlato: "Acquistatela senza denaro. Sottoponete il collo al suo giogo, accogliete l'istruzione. Essa è vicina e si può trovare. Vedete con gli occhi che poco vi faticai, e vi trovai per me una grande pace. Acquistate anche l'istruzione con molto denaro; con essa otterrete molto oro. Si diletti l'anima vostra della misericordia del Signore; non vogliate vergognarvi di lodarlo. Compite la vostra opera prima del tempo ed egli a suo tempo vi ricompenserà".

RESPONSORIO (cfr. 1 Tm. 2,1; 4,13; 1 Pt. 2,12)
Vi raccomando, figli, rimanete saldi nella vostra vocazione; dedicatevi alla lettura e all'insegnamento.
* La vostra condotta tra le genti sia irreprensibile, alleluia.
Amate il decoro della casa di Dio.
La vostra condotta tra le genti sia irreprensibile, alleluia.

Oppure:
Ricolmo di Spirito San Filippo dispose il suo cuore a un cammino di perfezione
* Con tutto il cuore amava il Signore, alleluia.
Lo Spirito del Signore gli diede sapienza e abbondante prudenza, dilatando il suo cuore.
Con tutto il cuore amava il Signore, alleluia.

SECONDA LETTURA dalla Liturgia delle ore

Oppure:
Da "Il dialogo della gioia cristiana" del cardinale Agostino Valier, vescovo.
(Agostino Valier, Philippus seu De Christiana Laetitia, edizione e traduzione di A. Cistellini, Brescia 1975, pp.103-109)
La gioia vera e intima è dono di Dio
Il cardinale [Federico] Borromeo, rivolgendo il suo sguardo con grande giovialità al Padre [Filippo], disse: Dicci, Padre, brevemente e con chiarezza che cos'è la vera gioia?
Acconsento - rispose il Padre - a questa tua legittima richiesta, o figlio e ottimo cardinale.
La gioia vera e intima è un dono di Dio, effetto della buona coscienza, del disprezzo delle vanità esteriori, della contemplazione delle altissime verità. Si alimenta con la meditazione della morte, con la conversazione delle persone devote, con l'uso frequente dei santissimi sacramenti; si conserva con l'assidua vigilanza su di sé e sugli altri, con l'esercizio della beneficenza verso il prossimo, si accresce rivolgendo quotidiane preghiere a Dio, con il culto della santissima Croce e con la venerazione e l'intercessione dei santi.
Questa lodevole e quanto mai desiderabile qualità dell'anima, compagna delle virtù, non rifugge il dolore, è anzi la conclusione della tristezza che scaturisce dal pentimento dei peccati e dall'intima devozione. La materia di questa gioia è tutto quanto cade sotto i nostri occhi, la paterna Provvidenza con cui l'altissimo Signore Iddio regola il cielo e la terra, di cui si rallegra chiunque è saggio, chiunque non si rovina con le sue mani, chiunque, com'è doveroso, aderisce sempre al volere di Dio. Il fine di questa gioia è l'accrescimento di essa fino a che diventerà eterna, anzi gaudio senza fine nella patria celeste, perpetua dimora di tranquillità e di pace. È in contrasto con la gioia della quale parliamo ogni peccato; anzi chi è schiavo del peccato, non potendo servire a Dio, tanto meno può servirlo in letizia. Vi ripugna soprattutto l'ambizione; la ostacolano gli allettamenti della carne; ed è nemica della vera gioia la perniciosa seduzione del piacere. E ad essa soprattutto contraria la curiosità e l'intollerabile vanità di molti cortigiani, cui spesso vanno dietro come misere gregarie la detrazione e la maldicenza.
Si conserva poi questo preziosissimo dono di Dio, la gioia, con l'ambrosia del cielo, il santissimo sacramento dell'Eucarestia, con la lettura e l'ascolto della parola di Dio, col ricordare l'esempio lasciateci dai santi e dalle sante.
Questo è il fine del nostro Oratorio, di questa nostra ecclesiastica consuetudine, il fine, ripeto, della nostra conversazione, dei nostri sobri conviti nei quali mostriamo in quanta considerazione la frugalità è tenuta. La nostra parsimonia, la nostra moderazione nell'abito, la nostra fuga dal mondo, le nostre meditazioni e i frequenti sermoni sulla morte, più da desiderare che da fuggire, tutto porta proprio a questo: cioè al morire con la gioia dello spirito, a uscire contenti dal carcere quando il Signore vorrà; a pagare il tributo alla nostra natura di esuli figli di Èva, gementi in questa valle di lacrime, quando saremo chiamati, e andarcene alla patria celeste con animo tranquillo e contento. Voglio sperare, figlioli, che un giorno noi in gran numero ci rivedremo in quella beata Gerusalemme, circonfusi di somma allegrezza, godendo del consorzio della Trinità santissima, ringraziando di tutto cuore il Padre nostro celeste per essere giunti là, tratti in salvo dalle varie vicissitudini di questa vita, come nel porto della pace e della eterna tranquillità.

RESPONSORIO ( II Cor. 13,1; Rom. 15,13)
Fratelli, state lieti, tendete alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace. * E il Dio dell'amore e della pace sarà con voi (TP alleluia).
Il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nella fede.
E il Dio dell'amore e della pace sarà con voi (TP alleluia).

oppure:
Da una lettera di san Filippo Neri a una sua nipote monaca
(San Filippo Neri, Gli scritti e le massime, a cura di p. A. Cistellini, pp. 68-73 passim)
Tenere l'ubbidienza santa per vera oraziane
Ora state attenta, figliola, quante brutte pelle ha l'anima, che è necessaria col coltello de la disciplina santa risecarla al vivo da noi.
Onde giudicate se il lasciar se stessa basta farlo con un pensiero che di passaggio così ci vola una volta l'anno per la mente; o vero se ci vuol fuoco e ferro, ed esser severa contro se stessa, e a ogni ora andare con le forbici tagliando e col rasoio radendo quei fili sottili che spuntano da la nostra carne; perché se con diligenza non stiamo a lo specchio dell'orazione mentale osservando come sorgono, e li tolleriamo, e senza esamine di coscienza trapassiamo negligentemente innante, vengono a crescere per lungo e per largo, e diventano alberi vecchi, con le barbe e radici tanto profonde che non si possono più svellere; ma bisogna tagliarli, e poi zapparvi attorno e andar levando la terra, sinché s'arrivi al basso, nel fondo dove stava abbarbicato e abbracciato; che se nel principio, quando nasceva e appariva, si fosse spiantato, con due dita l'avreste svelto da la terra.
Non vorrei mettervi paura e farvi disperare dell'impresa; ma tutto ho voluto scoprirvi, per notificarvi che da voi sola non farete nulla, perche per vincere voi stessa ci bisogna una forza maggiore, che quella sola che potete metter voi. Ci vuole la virtù della grazia di Dio.
Poi innamoratevi dell'obbedienza santa, e questa vada innanzi a tutte le altre cose...
Siate amica dell'orazione, ma avvertite che orazione e comunione le desideriate quanto più si possano amare e desiderare, ma apparecchiata a lasciare l'una e l'altra per l'obbedienza, e tener l'obbedienza santa per vera orazione, per quella comunione che intende il Signore; perché l'orazione e la comunione non s'ha da fare e da desiderare per quell'affetto dolce e devozione che vi trovate dentro (che così cerchereste voi stessa e non Dio), ma s'ha da frequentare l'una e l'altra, per essere umile, obbediente, mansueta e paziente, e quando queste cose ritrovate in voi, allora correte il frutto dell'orazione e della comunione.
E soprattutto vivete in pace con tutte.
Dilettatevi de la vita comune, fuggite tutte le singolarità, attendete a la purità del cuore, perché lo Spirito Santo abita ne le menti candide e semplici, ed egli è il maestro dell'orazione, e ci fa stare in continua pace e allegrezza ch'è un pregusto de' paradiso; così come l'ira e le discordie perseverando con l'animo amaro, è un'arra dell'inferno.
Dio vi dia grazia che vi concentriate tanto nel suo divino amore, e che intriate tanto dentro per la piaga del costato, nel vivo fonte de la sapienza di Dio umanato, che v'anneghiate voi stessa e il proprio amore e non ritroviate mai più strada da poterne uscir fuora. E là dentro ricordatevi di me, e pregate per me misero e infelice peccatore.

RESPONSORIO
Ferito dall'amore languiva sempre ripetendo: * Chi mi separerà dalla carità? Alleluia.
Sono certo che né morte né vita mi potrà separare dalla carità di Dio,
poiché egli rimane in me e io in lui.
Chi mi separerà dalla carità? Alleluia.

Orazione come alle Lodi mattutine

Lodi mattutine
INNO

Venite a benedir, cieli, il Signore
Che l'uom dove risplende
il lucente splendore
Delle virtù stupende,
cinto di sue virtù splendide e belle,
innalza con onor sopra le stelle.

Ecco or che il servo suo Filippo eletto,
fatto dal mondo fuora,
perché tenea nel petto
ogni virtù e onora,
dove più luce il ciel, fatto è beato,
di stelle e gioie e gigli coronato.

Beato è il servo, che fedele ha il cuore
e vigilante aspetta il suo Signore,
o che all'ora seconda o che alla sesta
de la notte molesta
torni all'albergo il suo Signor in fretta:
beato è il servo che vigilando aspetta.

Benedite il Signor fochi stellati,
Benedite il Signor gioie lucenti,
Benedite il Signor popoli e genti,
che Filippo nel ciel, fatto ha beato,
di stelle e gioie e gigli coronato.

Ant. 1 Nel mio cuore s'è acceso come un fuoco ardente, e venni meno, non potendolo sopportare, alleluia.
Ant. 2 Ho corso per la via dei tuoi comandamenti, perché hai dilatato il mio cuore, alleluia.
Ant. 3 Lo Spirito Santo, venendo dal Cielo, penetrò nel suo cuore con un nuovo segno di santificazione, alleluia.

LETTURA BREVE (Ez. 36, 26-27) Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi.

RESPONSORIO BREVE
Oggi è migrato da questo mondo Filippo, gemma dei sacerdoti, * alleluia, alleluia.
Oggi è migrato da questo mondo Filippo, gemma dei sacerdoti, alleluia, alleluia.
Tanti miracoli brillano per mezzo di lui, che vive nel cielo.
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Oggi è migralo da questo mondo Filippo, gemma dei sacerdoti, alleluia, alleluia.

Ant. al Ben. In questo consiste l'amore di Dio, nell'osservare i suoi comandamenti;
e i suoi comandamenti non sono gravosi, alleluia.

INVOCAZIONI Fratelli carissimi, per l'intercessione del San Filippo Neri, esaltiamo Cristo Signore, e chiediamogli di servirlo in santità e giustizia per tutti i nostri giorni. Acclamiamo insieme: Tu solo sei santo Signore.

Hai trasformato i discepoli del tuo Figlio con il fuoco della Pentecoste
- manda ancora lo Spirito nella tua Chiesa, perché ti sia fedele.

Tu che, battezzato nel Giordano, ricevesti l'unzione dello Spirito Santo,
- donaci di essere guidati, oggi e sempre, dalla grazia dello Spirito.

Donaci un cuore generoso,
- perché diventiamo segno e testimonianza della tua bontà.

Dona al nostro Vescovo, ai Sacerdoti e i Diaconi
e a tutti i fedeli della nostra Diocesi lo Spirito di orazione e di lode,
- perché tutta la nostra vita sia un rendimento di grazie a te.

Tu che hai reso Maria attenta alla tua parola e l'hai fatta tua fedele ancella,
- per sua intercessione concedi a noi i frutti dello Spirito Santo.

Padre nostro...

ORAZIONE O Dio, che glorifichi i tuoi santi e li doni alla Chiesa come modelli di vita evangelica, infondi in noi il fuoco del tuo Spirito, che infiammò mirabilmente il cuore di San Filippo Neri. Per il nostro Signore.


ORA MEDIA 
Terza
Ant. Mi sono fatto servo di tutti, per guadagnarne il maggior numero a Cristo Signore, alleluia.

LETTURA RREVE (Fil. 3, 7-8) Quello che poteva essere per me un guadagno, l'ho considerato una perdita a motivo di Cristo. Anzi, tutto ormai io reputo una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero come spazzatura, al fine di guadagnare Cristo.

Nessuna creatura potè mai separarmi dall'amore di Dio, alleluia.
In Cristo Gesù nostro Signore, alleluia.

Sesta Ant. Dove i fratelli glorificano Dio in comunione tra loro, il Signore darà la benedizione, alleluia.

LETTURA BREVE Ef. 4, 1-3 Vi esorto io, il prigioniero del Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, con ogni umiltà mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore, cercando di conservare l'unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace.

Sorse come profeta di salvezza, simile al fuoco, alleluia.
E la sua parola bruciava come fiaccola, alleluia.

Nona Ant. Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro, dice il Signore, alleluia.

LETTURA BREVE (Is. 56, 7) Li condurrò sul mio monte santo e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera. I loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare, perché il mio tempio sarà chiamato casa di preghiera è per tutti i popoli.

Con gli occhi e con le mani sempre rivolti al cielo, alleluia.
Il Padre Filippo non si distoglieva mai dall'orazione, alleluia.

II Vespri INNO

Padre Filippo, Santo del sorriso,
cuore infuocato dall'amor di Dio,
noi supplichiamo che nella letizia
tu ci sia guida verso il Paradiso.

Spirito Santo t'arde dentro il cuore
da quando laico, nelle catacombe,
un globo ardente t'apparì in preghiera,
fuoco che svela l'intimo fervore.

Nell'Oratorio il tuo cuor conduce
quanti nel Cristo t'aman come Padre,
perché alla scuola della tua mitezza
siano nel mondo figli della luce.

Ora che siedi in cielo tra i beati,
a noi tuoi figli guarda con amore,
perché possiamo giungere alla gloria
a cui il Signore ci ha predestinati. Amen.

Ant. 1 II mio cuore e la mia carne hanno esultato nel Dio vivente.
Ant. 2 Vengono meno la mia carne e il mio cuore; ma la roccia del mio cuore è Dio, è Dio la mia sorte per sempre.
Ant. 3 Ardeva il mio cuore nel mio petto; nella mia meditazione è divampato il fuoco.

LETTURA BREVE (1 Ts. 3, 12a. 13; 5, 16-18) II Signore vi faccia crescere e abbondare nell'amore vicendevole e verso tutti, per rendere saldi e irreprensibili i vostri cuori nella santità, davanti a Dio Padre nostro, al momento della venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi.
State sempre lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.

RESPONSORIO BREVE
II suo ricordo non verrà meno. * Alleluia, alleluia.
Il suo ricordo non verrà meno, alleluia, alleluia.
II suo nome vivrà di generazione in generazione.
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Il suo ricordo non verrà meno, alleluia, alleluia.

Ant. al Magn. Venite, figli, ascoltatemi; v'insegnerò il timore del Signore, alleluia.

INTERCESSIONI Imploriamo Dio Padre, fonte di ogni santità, perché, per l'intercessione e l'esempio di san Filippo, ci conduca alla vita eterna e diciamo: Rendici santi, perché tu sei santo.

Conferma nella carità tutto l'ordine sacerdotale,
- raccogli i tuoi fedeli nell'unità dello Spirito, mediante il vincolo della pace.

O Dio, che hai in mano i cuori e le intelligenze di tutti gli uomini,
- illumina i governanti perché ispirino le intenzioni e le opere alla sapienza del Vangelo.

Fa' che le nostre famiglie vivano in serena adesione ai tuoi voleri e in santa armonia,
- per essere il riflesso della tua unità d'amore nel verbo e nello Spirito.

Il tuo Spirito orienti i nostri pensieri e le nostre parole,
- perché le nostre comunità rimangano sempre nel tuo amore e nella tua lode.

Accogli nella tua pace i fedeli che si sono addormentati credendo e sperando in te,
- rendili partecipi della tua beatitudine insieme a Maria, a san Filippo e a tutti i santi.

Padre nostro...

ORAZIONE
O Dio, che glorifichi i tuoi santi e li doni alla Chiesa come modelli di vita evangelica, infondi in noi il fuoco del tuo Spirito, che infiammò mirabilmente il cuore di San Filippo Neri. Per il nostro Signore.

Deus, qui fideles tibi servos sanctitátis glória sublimáre non desístis, concede propitius, ut illo nos igne Spíritus Sanctus inflámmet, quo beati Filippi cor mirabíliter penetrávit. Per Dominum.

Deus, qui fideles tibi servos sanctitátis glória sublimáre non desístis, concede propitius, ut illo nos igne Spíritus Sanctus inflámmet, quo beati Filippi cor mirabíliter penetrávit. Per Dominum.

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