"senza spargimento di sangue
non c`è perdono dei peccati" (Ebrei 19:22)
Dalla lettera agli Ebrei.
Cristo, venuto come sommo sacerdote di beni futuri, attraverso una tenda
più grande e più perfetta, non costruita da mano di uomo, cioè non appartenente
a questa creazione, non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio
sangue entrò una volta per sempre nel santuario, procurandoci così una
redenzione eterna.
Infatti, se il sangue dei capri e
dei vitelli e la cenere di una giovenca che si sparge su quelli che sono contaminati, li santificano,
purificandoli nella carne, quanto più il Sangue di Cristo, che con uno Spirito
eterno offrì se stesso senza macchia a Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte, per servire il Dio vivente?
Per questo egli è mediatore di una nuova alleanza, perché, essendo ormai
intervenuta la sua morte per la redenzione delle colpe commesse sotto la prima
alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l'eredità eterna che è stata
promessa. Parola di Dio.
Prefazio
È veramente cosa
buona e giusta,
nostro dovere e
fonte di salvezza,
rendere grazie
sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre
santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro
Signore.
Tu l'hai mandato in questo mondo,
perché, vittima
della nuova Pasqua,
liberasse il genere
umano dalla potenza delle tenebre
e, purificato da
ogni colpa nel suo Sangue prezioso,
il gregge disperso
riconducesse a salvezza.
Quanti sono stati lavati nel Sangue
dell'Agnello
lo seguiranno e saranno
partecipi
senza fine della sua
gloria.
Per questo, uniti agli Angeli e agli
Arcangeli
e a tutti i Santi
del cielo,
cantiamo senza fine
l'inno della tua lode.
Santo, Santo, Santo, ...
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