"Coop non sono io",
don Ricciarelli ridà tessera
Si è presentato al box informazioni per
riconsegnare la tessera e farsi cancellare dall'elenco dei soci. Perché la Coop
sei tu ma solo fino ad un certo punto. Fino a quando la strategia comunicativa
di Coop non finisce per cozzare con il proprio pensiero. È così che la pensa
don Francesco Ricciarelli, parroco de La Serra e direttore dell'ufficio
comunicazioni sociali della diocesi di San Miniato, che questa mattina ha
scelto di dire addio per sempre a "mamma" Coop.
All'origine della
decisione, il recente manifesto pubblicitario realizzato da Coop a sostegno
delle unioni civili. Manifesto che vede protagoniste 6 mele divise in tre
coppie: quella al centro formata da una mela verde e una rossa, più due
laterali formate da mele dello stesso colore, a simboleggiare coppie gay e
coppie etero. Il tutto corredato dello slogan: "Qualunque sia la tua
famiglia la Coop sei tu". Una presa di posizione che non ha piaciuta a don
Ricciarelli, come dichiarato quest'oggi in un post sulla propria pagina
Facebook: "La Coop non sono io – ha scritto il parroco - Riconsegnata la
tessera socio. Mi chiedo cosa spinga un supermercato a prendere posizione su
questioni altamente divisive e perdere così una parte di clienti".
"Non sono andato a far polemica – spiega Ricciarelli –. Semplicemente mi sono presentato al box informazioni del punto vendita di San Miniato Basso e ho chiesto di essere cancellato dall'elenco dei soci. Trovo che certe prese di posizione siano del tutto fuori luogo da parte di un'impresa commerciale, oltrettutto su temi così delicati come quelli legati alla famiglia. E' una scelta imprenditoriale, però è chiaro che quando si fanno scelte ideologiche di un certo tipo si rischia di perdere una parte delle clientela. Poi, è chiaro, ci sarà chi non ci farà caso e preferirà continuare ad avere la tessera per beneficiare di sconti e promozione; dipende tutto dal valore che una persona dà alle proprie idee.".
"Non sono andato a far polemica – spiega Ricciarelli –. Semplicemente mi sono presentato al box informazioni del punto vendita di San Miniato Basso e ho chiesto di essere cancellato dall'elenco dei soci. Trovo che certe prese di posizione siano del tutto fuori luogo da parte di un'impresa commerciale, oltrettutto su temi così delicati come quelli legati alla famiglia. E' una scelta imprenditoriale, però è chiaro che quando si fanno scelte ideologiche di un certo tipo si rischia di perdere una parte delle clientela. Poi, è chiaro, ci sarà chi non ci farà caso e preferirà continuare ad avere la tessera per beneficiare di sconti e promozione; dipende tutto dal valore che una persona dà alle proprie idee.".
Dagli uffici di Unicoop Firenze spiegano di non voler replicare a don Ricciarelli, anche se la cooperativa si definisce "dispiaciuta", precisando però che lo spot è stato scelto da Coop a livello nazionale, al di là delle competenze di Unicoop Firenze. (g.p.)
http://www.ilcuoioindiretta.it/primo-piano/item/44176-manifesto-coop-a-sostegno-delle-unioni-civili-don-ricciarelli-riconsegna-la-tessera-la-coop-non-sono-io.html
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