mercoledì 18 novembre 2015

Chi sono gli attentatori a Parigi? La Peste, sicuramente …

L’Innominato postmoderno. Chi ha ucciso a Parigi? La Peste, sicuramente …


Un giovane sacerdote, non sconosciuto al pubblico cattolico e non – onde ne preserverò l’anonimato, come da sua richiesta -, mi invia una mail, certamente arguta, certamente esilarante, certamente aderente alla realtà dei fatti “senza nome” di questi giorni. Per domandarmi: “Chi ha sparato a Parigi?”, sicché in giro e nelle dichiarazioni ufficiali non si riesce a trovare il nome preciso del responsabile. Questo post-moderno Innominato… tanto da portare alla mente quell’altra cosa “che non esiste” che era la “Peste” manzoniana. Da leggere..


images (1)Don Innominato

Sabato 14 Novembre 2015
Gentile e graffiante Signor Mastino,
questa volta ho ceduto alla balorda tentazione di scriverle. Peto veniam.  Epperò, spesso leggo con piacere i suoi scritti e li critico aspramente, ma solo sull’uso di certi neologismi d’impatto che ogni tanto spuntano (vedi: parolacce), eppure sbuffo quando tarda a comparire l’articolo del dott. Antonio Mastino che quasi mi verrebbe di far parte dei neo-neoteroi.
Ebbene il dunque. Cerco spesso una risposta “ai segni dei tempi”, pur sapendo che “la conoscenza aumenta il dolore” come dice la sacra Scrittura, ora mi permetta di esporle una riflessione, chissà se vorrà rispondermi.
Un pensiero che ha fatto capolino in questo sabato del villaggio. Stamane per le strade della mia città venivo osservato colla coda dell’occhio dai molti giovani stranieri mussulmani in forze e che attendevano, seduti sugli usci delle case, chi sa quale Godot ma non certo il padrone della vigna che li prendesse a giornata. Li ho trovati tutti in sana e robusta costituzione fisica e spirituale; subito un paragone clinico mi è balenato: noi Cattolici invece rantoliamo e l’Europa stamane piange i morti parigini.
Gli attacchi terroristici di ieri sera a Parigi si sono svolti all’inequivocabile grido di guerra: “Allah akbar” testimoniato dai superstiti, e non dai conservatori cattivi e pieni di pregiudizi, così il Presidente Hollande, nel suo comunicato di ieri sera, ha condannato la violenza, ha affermato di movimentare ogni cosa per la guerra al terrorismo. “Il premier Renzi ha incontrato i vertici dell’antiterrorismo: «Colpendo la Francia hanno colpito l’umanità intera». (Ansa) «Questo è un attacco contro la libertà diretto contro tutti noi» ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel. (cito da La Stampa ), ma nessuno ha pronunciato i termini Islam, islamico, neppure un piccolissimo islamismo.
Insomma se dovessimo fare il paragone con il linguaggio medico di cui sopra, si parla di una epidemia diffusissima e mortale di cui si conosce perfettamente sintomi, diagnosi, decorso, prognosi, effetti, ma il nome non si dice, non registrata da nessuna parte.
Mi sono allora venute in mente alcune possibili soluzioni che facciano chiarezza su questa inspiegabile carenza dell’enciclopedia dalla quale i politici, i giornalisti, i pastori non hanno individuato lemma tecnico che potesse darne spiegazione.
Ho trovato illuminazione sotto il termine “Peste”. Ma un dotto intellettuale mi ha poi convinto che la Peste in realtà non esiste. “Dice adunque che, al primo parlar che si fece di peste, don Ferrante fu uno de’ più risoluti a negarla, e che sostenne costantemente fino all’ultimo, quell’opinione; non già con ischiamazzi, come il popolo; ma con ragionamenti, ai quali nessuno potrà dire almeno che mancasse la concatenazione. In rerum natura – diceva – non ci son che due generi di cose: sostanze e accidenti; e se io provo che il contagio non può esser né l’uno né l’altro, avrò provato che non esiste, che è una chimera. E son qui. La c’è pur troppo la vera cagione, – diceva; – e son costretti a riconoscerla anche quelli che sostengono poi quell’altra cosa in aria… La neghino un poco, se possono, quella fatale congiunzione di Saturno con Giove. (…) His fretus, vale a dire su questi bei fondamenti, non prese nessuna precauzione contro la peste; gli s’attaccò; andò a letto, a morire, come un eroe di Metastasio, prendendosela con le stelle”. (I promessi sposi, cap. XXXVII).
Poi ho mendicato chiarezza in un pecheninico dizionario di psicologia-psichiatria, il quale pontificava che trattasi di elementare “sdoppiamento di personalità”. “È semplice: Mr. Hyde è tornato e ha fatto strage”. La colpa, come affermano i normalisti, “è della società che costringe il criminale ad agire male, e il povero alienato ha una responsabilità assai limitata, diciamo limitata al solo gesto materiale. D’altra parte poi se il dott Jeckyll lo fa con sincerità di coscienza chi siamo noi per giudicarlo? Al massimo ci difenderemo, ma non troppo.
Un po’ sconsolato per non essere capace di addentrarmi nella cerusica materia, ho provato a seguire la pista degli intelligenti detectives (quella dei gialli di prima serata): anche loro ne sanno un sacco di medicina legale e secondo me sono sulla pista giusta: è stato Paperinik che pensava di uccidere Uomo ragno. Avrei voluto chiamare la redazione di qualche importante giornale che narra fatti quotidiani, poi ho pensato che se distruggo un mito del genere chi mi ascolterà più? Magari vado anche a finire nel novello registro degli Omofobi e Razzisti. Forse potrei parare il colpo suggerendo ai miei uditori la scelta tra le famose pillola rossa e pillola blu? Alcuni la prendono ogni mattina: dicono che sia meglio del Viagra! (Whoops! Peto veniam).
Allora ho chiesto ad un sacerdote piuttosto sveglio, ma quando stava per pronunciare la parola : “I***m” [islam] è avvenuto un prodigio, come a Zaccaria del Battista: si è ammutolito, tipo l’impronunciabile Woldemort di Harry Potter, quasi un pentagramma sacro, peggio di una delle sue parolacce signor Mastino: le giuro: quella parola non è riuscito a dirla!
Infine rubicondo per non averci pensato subito ho letto la nota di padre Lombardi: ho pensato almeno lui dirà qualcosa di lapalissiano e ho trovato: “Si tratta di un attacco alla pace di tutta l’umanità che richiede una reazione decisa e solidale da parte di tutti noi per contrastare il dilagare dell’odio omicida in tutte le sue forme” (…) “In Vaticano stiamo seguendo le terribili notizie da Parigi. Siamo sconvolti da questa nuova manifestazione di folle violenza terroristica e di odio che condanniamo nel modo più radicale insieme al Papa e a tutte le persone che amano la pace. Preghiamo per le vittime e i feriti e per l’intero popolo francese” (sala stampa vaticana). Non ho avuto soddisfazione nemmanco in questo caso.
Signor Mastino non riesco a trovare il nome di questa malattia che miete vittime prima spirituali e poi materiali. Ho quell’unico indizio: giovani stranieri islamici in ottima salute che mi spiano colla coda dell’occhio aspettando un segnale dal loro Godot.
Mi aiuti lei la prego, prima che sia stroppo tardi!

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