Massacro dei cristiani nel mondo: effetto evidente di strategie
occulte
Se n'è accorto anche Galli Della Loggia, sul Corriere del 28
luglio, i massacri e la persecuzione che i cristiani subiscono nel mondo hanno
raggiunto dimensioni macroscopiche nel contesto di un'indifferenza complice,
un' indifferenza che uccide.
Dalla Nigeria all'Egitto, dall'Iraq al Pakistan, dall'India alla stessa Palestina - che per molti è solo il luogo di un conflitto estraneo, ma che fu, e sempre sarà, la Terra Santa da cui la Civiltà Cristiana prese le mosse e dove Israele non fa certo distinzioni di religione - muoiono cristiani, saltano in aria le chiese e cristiani vengono bruciati vivi al loro interno, come avveniva in Vandea o in Messico ad opera delle avanguardie di quel pensiero unico laico, parola, quest'ultima, che ha ormai assunto lo stesso significato di quello che prima si chiamava laicismo, che oggi caratterizza, sola"religione" dominante là dove un tempo regnava il cristianesimo, gran parte del mondo occidentale.
Dalla Nigeria all'Egitto, dall'Iraq al Pakistan, dall'India alla stessa Palestina - che per molti è solo il luogo di un conflitto estraneo, ma che fu, e sempre sarà, la Terra Santa da cui la Civiltà Cristiana prese le mosse e dove Israele non fa certo distinzioni di religione - muoiono cristiani, saltano in aria le chiese e cristiani vengono bruciati vivi al loro interno, come avveniva in Vandea o in Messico ad opera delle avanguardie di quel pensiero unico laico, parola, quest'ultima, che ha ormai assunto lo stesso significato di quello che prima si chiamava laicismo, che oggi caratterizza, sola"religione" dominante là dove un tempo regnava il cristianesimo, gran parte del mondo occidentale.
Pur con qualche tentativo di indorare la pillola e partendo da più lontano, il maggiore editorialista del Corsera individua alcuni aspetti della questione e rileva che è " massimamente il Cattolicesimo, ad esclusione cioè del Giudaismo e dell’Islam: il primo per ovvie ragioni storico-morali legate (ma ancora per quanto tempo?) alla Shoah, il secondo semplicemente per paura", ad essere considerato "non più accettabile", in primo luogo proprio in Europa.
Quello che Galli Della Loggia non può considerare, il nucleo centrale, il vero target che egli sfiora nella sua analisi, concentrandosi su alcuni effetti, ma che non colpisce se non in periferia, è la causa prima di ciò che sta accadendo.
Tanti sono infatti i sicari utili, e già ben predisposti, all'eliminazione di
una fede e di una cultura percepite come "non più accettabili" ( jihadisti e induisti, specialisti nell'eliminazione fisica, attivisti pro
gay, immigrazionisti e laicisti spocchiosi in servizio permanente effettivo -
esperti nell' omicidio rituale civile e nella deportazione culturale del
pensiero cattolico - gli stessi "cattolici adulti", spesso seduti su
altissimi scranni anche nella gerarchia della Chiesa, autentica quinta colonna
un tempo, oggi unica voce ammessa ad esprimersi nel nome e per conto di un
mondo che se parla viene deriso e sbeffeggiato) ma una sola è la forza che ha
già conquistato da tempo la scacchiera e la cui azione da tre secoli punta,
alternando caos e ordine, ad un solo obiettivo; colpito definitivamente il
quale, con un perfetto effetto domino, anche i pezzi più lontani cadrebbero
lasciando al loro posto un cumulo di rovine:
"Riconoscetela come tale praticamente una volta; e con tutte le armi, che ragione, coscienza e fede vi pongono in mano, schermitevi da sì fiero nemico" scriveva Leone XIII .
E' quella forza nemica, quella "Inimica Vis", acerrima nemica di Dio, della Chiesa, delle Patrie, della Civiltà, autentico "convitato di pietra" nel pur pregevole articolo della penna più prestigiosa del Corriere.
"Riconoscetela come tale praticamente una volta; e con tutte le armi, che ragione, coscienza e fede vi pongono in mano, schermitevi da sì fiero nemico" scriveva Leone XIII .
E' quella forza nemica, quella "Inimica Vis", acerrima nemica di Dio, della Chiesa, delle Patrie, della Civiltà, autentico "convitato di pietra" nel pur pregevole articolo della penna più prestigiosa del Corriere.
"Non basta tenersi contro di lei in sulle difese, ma bisogna
coraggiosamente uscire in campo ed affrontarla" , " … vi additiamo la
massoneria" , le massonerie.
Forze, oggi apparentemente trionfanti e sempre più potenti e ramificate nei
gangli della gestione dell'economia mondiale, della finanza e della politica
internazionali, che l'Italia del tanto vituperato Regime seppe individuare e
attaccare e contro cui Forza Nuova, conscia dell’ influenza che esercitano
nella politica e nell' economia nazionali ed internazionali, intende promuovere
il contrasto attraverso, come è scritto nei nostri programmi:
• La previsione di leggi che ne colpiscano severamente, con
sanzioni civili, penali ed amministrative, i tentativi di influenza
nell’attività economica e politica, fino allo scioglimento delle organizzazioni
stesse;
• L’obbligo/onere per chi assume funzioni pubbliche, anche
temporanee ed elettive, o per chi riceve incarichi dalla pubblica
amministrazione o stipula contratti con essa, di dichiarare - pena la decadenza
dalla carica, l' annullamento del contratto o la revoca dell’incarico, oltre a
durissime sanzioni penali - la propria appartenenza ad organizzazioni segrete;
• L’assunzione da parte dello Stato dell’impegno di denunciare,
attraverso opportune campagne informative, la pericolosità invasiva del sistema
culturale e di potere creato da tali sette ed organizzazioni, affinché sia
messa in luce la loro continuativa opera di smantellamento della Tradizione
religiosa e civile, nonché della sovranità popolare e nazionale;
• Il sostegno
pubblico rivolto alla consapevole diffusione e promozione dei tradizionali
valori cristiani che hanno contraddistinto nei secoli la nostra storia,
formando negli italiani un' alta visione dell'etica, connaturata alla nostra
stessa identità culturale.
Ogni analisi che manchi dell'individuazione della causa prima è, più o meno consapevolmente, un'analisi mutilata anche delle possibili soluzioni agli effetti problematici che pure riesce ad evidenziare.
Ogni analisi che manchi dell'individuazione della causa prima è, più o meno consapevolmente, un'analisi mutilata anche delle possibili soluzioni agli effetti problematici che pure riesce ad evidenziare.
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