venerdì 28 marzo 2014

cremare tutti

La massoneria vuole cremarci tutti. 

E gli ignoranti cadono nella propaganda - 


- di  Daniele Di Luciano - 


ne perenni cremer igne ...


Sempre più persone decidono di cremarsi. Perché? Se lo chiedessimo a loro ci risponderebbero che lo fanno per motivi ecologici, per far risparmiare la famiglia, per non creare problemi logistici ai cimiteri, ecc.. La verità, come al solito, è un’altra. Ogni tendenza della nostra società, globalizzata e indottrinata dai mezzi di propaganda di massa, è voluta dall’élite. E per “élite” intendo la massoneria. Qualcuno decide a priori cosa dovranno pensare domani milioni di persone. Ovviamente non possono essere espliciti: non potrebbero condizionare la gente se dicessero “dopo la morte, decidi di cremarti, te lo impone la massoneria e tu devi obbedire”. No, non funzionarebbe. Allora forniscono una serie di motivazioni per le quali la cremazione sarebbe meglio della sepoltura e poi utilizzano i mass media per propagandare queste motivazioni. E nel giro di poco tempo, ecco che tanti cominciano a ripetere le stesse motivazioni, magari credendo di esserci arrivati da soli, o addirittura di aver avuto un’idea alternativa. Per dimostrare che il fenomeno della cremazione è voluto dalla massoneria, citerò solamente siti massonoci e siti di società che forniscono questo importante servizio. Iniziamo con il sito massoneriapistoiese.com.

Cito l’articolo “Massoneria italiana e cremazione” che trovate qui. Dopo qualche secolo dall’instaurazione del Cristianesimo, la cremazione dei cadaveri fu abolita poiché considerata una istituzione pagana. Prima considerazione: la massoneria viene definita, dagli stessi massoni, la “Contro Chiesa”.

Il primo obiettivo della massoneria è la distruzione della Chiesa cattolica (poveri illusi). Alcuni lettori potrebbero pensare che la Chiesa cattolica sia essa stessa una specie di massoneria. A questi lettori rispondo scrivendo che saranno sempre di più le persone che la penseranno come loro … A buon intenditor … Andiamo avanti, sempre dal sito dei massoni di Pistoia: In età moderna si ricomincia a discutere di cremazione nella Francia rivoluzionaria, alla fine del 1700. [...] Così anche il paradigma cremazionista fu indissolubilmente legato ad un progetto massonico di modernizzazione della società per questioni non solo igieniche, ma anche morali, religiose ed economiche. [...] II 18 Giugno 1867 il Fratello [massone] Salvatore Morelli, presentò agli uffici della Camera dei Deputati una proposta di Legge per circoscrivere il culto cattolico nella Chiesa e sostituire ai Campisanti il sistema della Cremazione. [...] Per farlo conoscere Morelli lo stampò a sue spese, con una prefazione con cui [il fratello massone] Giuseppe Garibaldi lodava chi aveva osato, “con audacia senza pari, sfidare i pregiudizi dei secoli”. Affiliato alla Loggia “LA CISALPINA” di Milano, Gaetano Pini fu uno degli esponenti più attivi del nuovo movimento cremazionista. [...] Diede così vita all’istituzione della scuola per rachitici, e nel 1878 fondò la “REALE SOCIETÀ’ ITALIANA DI IGIENE” e la prima “Società per la Cremazione Italiana”, impegnandosi poi per far nascere molte altre società nel Nord della penisola, riuscendo a collegarle tra loro dopo averle raccolte in una “Lega Italiana delle Società di Cremazione”, tutte presiedute o coordinate da esponenti della Massoneria. Elaborò gran parte del materiale che a mezzo della Massoneria servi alla preparazione della legge Crispi del 1888, che permise alla pratica della Cremazione di entrare ufficialmente nel nostro Ordinamento. Il GOI (istituito nel 1861 nello stesso anno in cui nacque lo Stato Italiano), deliberò, il 26 Maggio del 1874, che i fratelli si sarebbero impegnati a promuovere presso i Municipi l’uso della cremazione. [...] A Pistoia la “Società per la Cremazione” fu costituita nel Febbraio del 1883 e l’impianto crematorio venne inaugurato nel 1901, grazie all’appoggio delle Logge Massoniche locali [...] Può bastare?

Ma la massoneria non vuole la cremazione sono per andare contro la Chiesa cattolica, la cremazione ha un significato simbolico ben preciso. E i fratelli di Pistoia ce lo spiegano alla fine dell’articolo:
Nella scelta cremazionista dei Massoni del secolo scorso si deve ricercare, oltre alle già accennate motivazioni scientifiche, tecniche ed igieniche, una più profonda concezione della morte della spiritualità iniziatica, che consiste nella consapevolezza nella potenzialità insita in alcuni uomini di potersi reintegrare nell’Essenza Prima. [...] Il significato mitico del Fuoco si perde nella notte dei tempi: nel linguaggio alchemico il Fuoco è un sostanza pura, eterna, indispensabile per il compimento della Grande Opera. [...] Attraverso il Fuoco l’uomo dovrebbe bruciare tutte le sue scorie e, divenuto pura scintilla, unirsi alla Fonte da cui si è separato. Capito? Il fuoco purificatore che aiuta l’uomo-divinità ad abbandonare la materia (il corpo) per tornare ad essere solo energia-tutto. La cremazione, quindi, come mezzo per compiere la gnosi, la grande opera…


Sarà un caso che il tempio crematorio si chiami tempio, come il tempio massonico? Ci risponde sempre lo stesso sito: Sono molti, in questo senso, gli edifici crematori del secolo scorso che ripropongono la simbologia del Tempio: a Milano in stile dorico-greco, il Tempio è sormontato da un Gallo in bronzo, che simboleggia l’annuncio della Luce del giorno, ma anche l’annunciatore esoterico della Luce Massonica; a Torino le urna cinerarie sono sormontate da una Piramide; a Roma, nel cinerario del Verano, vi è una complessa alternanza di simboli politici ed esoterici, dove campeggia l’edera, pianta funebre che rappresenta Dioniso, e che come lui simboleggia la morte rituale e la rinascita, la Luce e l’Oscurità, il calore e la freddezza. Se a qualcuno non bastasse questo corposo documento, aggiungo un altro paio di fonti.

Esiste il quadrimestrale della società pavese per la cremazione, che si chiama “il Ponte”. Il ponte è anche l’immagine che compare su tutte le banconote in Euro. Anche questo simbolo ha un significato ben preciso, simile a quello che esotericamente ha l’arcobaleno. Rappresenta il dialogo con la divinità, il passaggio tra il terreno e il celeste. E quando si tratta di massoneria, per “divinità” non si intende esattamente il Dio buono che i profani tendono ad immaginare … In ogni caso, in questo numero della rivista per la cremazione, da pagina 8 a pagina 11, c’è un articolo dal titolo “Medici, cremazionisti ma anche massoni” che inizia con una bella apologia della massoneria: Al di là dei pregiudizi, questa concomitanza di vedute medici-cremazionisti-massoni ha prodotto effetti di grande valore sociale. Del resto, malgrado alcune fughe verso il materialismo  irreligioso, la Massoneria moderna, che prese corpo negli ambienti del protestantesimo anglicano agli inizi del Settecento, ha sempre combattuto  fanatismi, superstizioni e pregiudizi, promuovendo messaggi di tolleranza e altruismo con l’aspirazione di migliorare l’uomo. Ma non finisce qui. In Italia la SoCrem (SOcietà CREMazioni) è una delle società più attive. Sul sito socremtorino.it, troviamo la “memoteca” in cui sono elencati i “personaggi illustri” che si sono fatti cremare. Dei testimonial postumi, insomma … bah. Comunque, tra questi personaggi, ci sono molti nomi di attivi cremazionisti cremati e, contemporaneamente, massoni (clicca sul nome per leggere la biografia): Amerigo Scolaro, Ariodante Fabretti, Vittorio Amedeo Mirano, Vincenzo Giovanni Scarpa, Giovanni Lerda, Francesco Muller, Francesco Martiny, Florio Foa … Ma il popolino tante cose non le sa e quindi, quando la massoneria attiva i mezzi di propaganda di massa, gli italiani abboccano. Ultimamente è uscito l’articolo su meteoweb.eu: “Rivoluzione epocale, addio ai cimiteri: dopo la morte ognuno di noi potrà diventare un albero con l’urna Bios di Martin Azua“. E tutti a condividere e a sognare la cremazione … L’autore dell’articolo conclude: Potremmo approfittarne per dare un senso ulteriore alla nostra vita all’insegna del rispetto ambientale. Ci auguriamo che quest’idea geniale diventi una rivoluzione epocale, riuscendo a dare una scossa alla nostra cultura troppo ferma su posizioni antiche e assolutamente superate dai tempi. Io invece mi auguro che la gente non aspetti la morte per dare un senso alla vita, e prego che le posizioni antiche, cattoliche e antimassoniche, prevalgano sempre sulle minchiate newage, gnostiche e sataniche. –


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Vi aggiungo un paio di video che mostrano cosa si fa realmente in un forno crematorio
GUARDATELI SOLO SE SIETE ABBASTANZA FORTI, NON SONO PER TUTTI.


Questo secondo video mostra come, se tutto va bene, vengono trattati i resti delle ossa del defunto: sminuzzati nel tritatutto, e ridotti in polvere, perchè il fuoco, signori, non basta. Ecco l'officina dei cadaveri!




1 commento:

  1. Raccapricciante! Non avevo mai visto una cremazione in diretta. Ho sempre guardato con molto sospetto a questa pratica: mi sembra che si violi la sacralità del corpo la cui anima ha già incontrato il Signore per avere il premio o la condanna.

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