Il b. Giovanni Paolo II ai giovani
“Ma siete proprio sicuri che l’idea che vi fate di Cristo corrisponda pienamente
alla realtà della sua persona?
Il Vangelo, in verità, ci presenta un Cristo molto esigente.
In particolare, per quanto concerne la sfera sessuale,
è nota la ferma posizione da lui presa in difesa dell’indissolubilità del matrimonio
e la condanna pronunciata anche nei confronti del semplice adulterio del cuore.
Avendo questi precisi riferimenti evangelici,
è realistico immaginare un Cristo “permissivo” nel campo della vita matrimoniale,
in fatto di aborto, di rapporti sessuali prematrimoniali, extra-matrimoniali o omosessuali?
Certo, permissiva non è stata la comunità cristiana primitiva,
ammaestrata da coloro che avevano conosciuto personalmente il Cristo.
Basti qui rimandare ai numerosi passi delle lettere paoline
che toccano questa materia (cf. Rm 1, 26 ss; 1 Cor 6, 9; Gal 5, 19).
Le parole dell’apostolo non mancano certo di chiarezza e di rigore.
E sono parole ispirate dall’alto.
Esse restano normative per la Chiesa di ogni tempo.
Pertanto, se oggi la Chiesa dice delle cose che non piacciono,
è perché essa sente l’obbligo di farlo. Essa lo fa per dovere di lealtà.”
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